Bloccato ShotSpotter: cos’è la tecnologia fallimentare per rilevare i colpi di pistola
Negli ultimi anni, negli Stati Uniti, i servizi di polizia di sempre più città stanno adottando una tecnologia di localizzazione dei colpi di pistola piuttosto controversa. Si chiama "ShotSpotter" ed è prodotta da un'azienda della California, ma sulla sua efficacia ed affidabilità ci sono molti dubbi.
Secondo i sostenitori del servizio, questo consentirebbe alle forze dell'ordine di intervenire in caso di crimine in tempi molto più brevi di quelli che sarebbero necessari se dovessero aspettare le segnalazioni dei cittadini attraverso il 911. Eppure non tutti sono d'accordo: tra chi ritiene che il servizio non sia sempre in grado di riconoscere gli spari da altri rumori esplosivi e chi critica l'eccesso di controllo da parte della polizia, ShotSpotter non piace a molti. Basta vedere cosa sta accadendo in questi giorni a Chicago, dove la decisione del consiglio comunale di rinnovare l'accordo con l'azienda per soli altri sei mesi ha portato quest'ultima a rifiutare il breve rinnovo e a minacciare di disattivare il servizio già da venerdì 16 febbraio 2024.
Per molti la tecnologia è fallimentare
Sebbene la polizia di Chicago utilizzi il servizio di localizzazione da più di sei anni, nella città i dubbi e le critiche rispetto al suo impiego sono tanti, troppi, anche all'intero dello stesso municipio. Per i sostenitori, il servizio è un ottimo strumento per sventare crimini e salvare vite: uno dei consiglieri a favore di ShotSpotter, il presidente del Comitato per la Sicurezza Pubblica Brian Hopkins, ha riferito che grazie a questa tecnologia solo nel 2022 la polizia ha intercettato 44.000 segnalazioni ed "è impensabile che siano tutti dovuti a fuochi d'artificio o ad altri rumori simili a un'esplosione".
Tra le principali argomentazioni di chi chiede la disattivazione del servizio di rilevazione c'è infatti proprio quella secondo cui ShotSpotter non funzionerebbe poi così bene. In realtà ci sarebbero dei dati in grado di confermarlo: nel 2021 l'Ufficio dell'Ispettore Generale ha rilevato che meno di una segnalazione su dieci era davvero riconducibile allo sparo di un'arma da fuoco.
Le critiche dei cittadini
C'è poi tutta la questione etica. Tanti cittadini avvertono questo servizio come un abuso di potere da parte della polizia. A Chicago è nata una campagna cittadina, "Stop ShotSpotter", per chiederne la disattivazione. "Dobbiamo ripensare al concetto di sicurezza. Non possiamo basarla soltanto sul controllo della polizia", ha detto Nathan Palmer, una delle attiviste della campagna.
Ci sono inoltre diversi studi che sembrerebbero mostrare risultati tutto sommato poco rilevanti nella riduzione dei crimini. Nello specifico un articolo pubblicato nel 2021 sul Journal of Hurban Health ha stimato che a lungo termine l'applicazione di ShotSpotter non ridurrebbe in modo significativo né gli arresti né gli omicidi commessi con armi da fuoco.
Eppure, in un comunicato ufficiale, l'azienda produttrice del servizio di sorveglianza ha ribadito che "nel periodo in cui è stato utilizzato a Chicago, ShotSpotter ha aiutato la polizia a individuare centinaia di vittime di colpi di arma da fuoco non segnalate attraverso 911. Si tratta di vittime che molto probabilmente non avrebbero ricevuto aiuto se non fosse stato per ShotSpotter".