Basta app di incontri: perché l’amore ora si trova con Google Docs
Forse il problema sono le frasi a effetto e le emoticon per riassumere una passione, è così difficile rompere il ghiaccio che le stesse app di incontri propongono domande preimpostate dall'umorismo posticcio. È chiaro, al primo appuntamento l'imbarazzo fa parte del gioco, e la scoperta è la base del flirt. Eppure qualcosa non funziona. Per questo nascono alternative alle app di incontri, e anche un insospettabile Google Docs diventa il Galeotto del Ventunesimo secolo.
Connie Li, ingegnera di San Francisco, dopo una rottura l'anno scorso si è immersa nel selvaggio mondo delle app di dating, non è andata bene, e così ha deciso di provare qualcosa di diverso. È entrata su Google Docs e ha cominciato a scriver una lunga biografia, a metà tra un curriculum e un blog, l'ha intitolato "Documento-Appuntamento" e l'ha condiviso sui suoi social. "C'è qualcosa di un po' stupido nei ‘date-me docs' che mi ricorda i primi giorni di Internet", ha spiegato Li al New York Times. "Sono ancora sulle app, ma non le uso più, negli ultimi mesi non sono state in grado di avere dei match seri."
I "date-me docs" sono da un lato una nuova moda dall'altro hanno un retaggio del passato, assomigliano a quegli annunci sui giornali di fine ‘600 dove gentiluomini in cerca di moglie pubblicavano il patrimonio netto e le proprietà terriere, lo racconta benissimo Jane Austen in “L’abbazia di Northanger” e “Ragione e sentimento”. I documenti non hanno una struttura prestabilita ogni utente li costruisce in base alla sua personalità. Tutti di solito riportano età, sesso, orientamento sessuale, hobby e interessi. Molti decidono di mettere subito sul piatto pregi e difetti, altri fotografie, o brani musicali. Anche lo stile racconta le persone, c'è chi sceglie un design pulito per il suo Google Docs e chi invece pubblica curriculum colorati ed eccentrici.
Come usare Google Docs per gli appuntamenti
Li non è l'unica, anche se è difficile sapere esattamente quanti "date-me docs" esistano. Un database compilato da un creator includeva oltre 100 documenti di persone che hanno condiviso il loro profilo nelle seguenti città: Londra, Chicago, Toronto, Dayton, Denver, San Paolo, e Los Angeles. Tra questi c'è anche il documento di José Luis Ricón, lavora in una start-up biotecnologica nella Silicon Valley e ha raccontato al New York Times di aver provato a usare Google Docs dopo una serie di incontri infelici su un'app di dating. "C'è un grande vantaggio, anche se è la prima volta che vi incontrate, c'è già molto terreno condiviso", spiega Ricon.
Da un lato si rimane all'interno della propria cerchia di riferimento, dall'altro i curriculum approfonditi consentono di avere già una base di conoscenza sulla qualche impostare l'apputamento. Non solo, il documento Google approfondito permette anche di fare una selezione mirata delle persone. C'è anche l'altra faccia della medaglia, si riduce infatti la platea di possibili partner rispetto a un'app di incontri.
La crisi delle app di dating
Le dating app sono in difficoltà, gli utenti sono scesi rispetto all'anno scorso, come mostra un rapporto di Mongan Stanley. Non solo, nel 2022 il 46% delle persone hanno definito negative le esperienze sulle app. Le donne in prima linea hanno subito situazioni sgradevoli, due terzi hanno raccontato di aver rivenuto minacce fisiche, contatti indesiderati, e immagini o messaggi sessuali non richiesti.
Non per tutti
In Italia i "date-me docs" non sono ancora una moda, potrebbero diventarlo, anche se, come spiega Steve Krouse, 29 anni, "non sono per tutti". Anche lui l'anno scorso ha creato un database centralizzato. "Devi far parte di una strana cultura Internet per conoscerlo e farne parte, però per me è funziona meglio di un'app di incontri. Le persone sanno già un po' chi sei e se delle cose non vanno bene non mi contattano, per esempio io ho subito scritto che non amo ballare e viaggiare"