Aumentano le segnalazioni degli Ufo: il Pentagono sta esaminando più di 500 avvistamenti
In questo momento l'intelligence americana sta sfogliando centinaia di dossier che parlano di Ufo. In un anno le segnalazioni di oggetti in volo non identificati sono triplicate, per questo il governo statunitense ha istituito l’All-domain Anomaly Resolution Office, un ufficio ad hoc per analizzare ogni avvistamento vicino a installazioni e navi militari.
A maggio 2022 la commissione alla Camera del dipartimento della Difesa Usa ha tenuto un’audizione al Congresso sull’avvistamento (per la prima volta in mezzo secolo) di veicoli aerei non identificati sul suolo americano. In totale sono stati 510 gli avvistamenti, in realtà, però, non sono aumentati gli Ufo, ma le persone che scelgono di segnalarli.
Gli avvistamenti Ufo
Uno studio ha dimostrato che 200 delle segnalazioni fatte erano irrilevanti. Palloncini, droni, uccelli, eventi meteorologici o sacchetti di plastica in volo, scambiati per qualcos’altro.
Le restanti 310 invece rimangono un mistero. Gli esperti non sono riusciti a dare una spiegazione. Ora sono al centro delle analisi del Pentagono, dei servizi Usa e della Nasa. Secondo il rapporto la maggior parte delle segnalazioni sono state fatte dai piloti della Marina e dell'Aeronautica.
Analisi approfondite
Secondo un rapporto presentato al Congresso dall'Ufficio del direttore dell'intelligence nazionale, che ha collaborato con il Pentagono per cercare di determinare la natura degli oggetti, alcuni fenomeni "sembrano aver dimostrato caratteristiche di volo o capacità prestazionali insolite e richiedono ulteriori analisi”.
Non ci sono prove che gli oggetti in volo appartengano a visitatori extraterrestri, eppure il Congresso ha votato una disposizione nel disegno di legge sulla politica di difesa, per avviare un’indagine storica approfondita.
Il rapporto del 2021
Nel 2021, l'Ufficio del direttore dell'intelligence ha pubblicato un rapporto preliminare su 144 avvistamenti, la maggior parte provenienti da aviatori della marina statunitense. Nel documento si legge: "Sembravano rimanere fermi con il vento in alto, muoversi controvento, manovrare bruscamente o muoversi a velocità considerevole, senza mezzi di propulsione distinguibili".
Sempre più segnalazioni
Dopo la pubblicazione del rapporto, l'ufficio del Pentagono ha ricevuto altre 247 segnalazioni di fenomeni aerei non identificati, o UAP, unidentified anomalous phenomena, il nome che oggi viene usato al posto di Ufo. “Gli eventi UAP continuano a verificarsi in spazi aerei ristretti o sensibili, evidenziando possibili preoccupazioni per la sicurezza del volo o per l'attività di raccolta degli avversari", afferma il nuovo rapporto. Gli investigatori continueranno a esaminare le prove del "possibile coinvolgimento di un governo straniero", sottolineando la preoccupazione che alcuni degli avvistamenti siano probabilmente droni che potrebbero monitorare attrezzature e personale militare statunitense”.
Perché sono aumentati gli avvistamenti
Dallo scorso anno, gli investigatori hanno catalogato 510 segnalazioni. Molti rapporti "mancano di dati abbastanza dettagliati" per dire in modo definitivo ciò che il personale ha visto. Gli investigatori hanno anche spiegato che "un numero selezionato di incidenti UAP" può essere spiegato da "irregolarità o variazioni del sensore, come errori dell'operatore o dell'apparecchiatura". In realtà le segnalazioni sono aumentate perché è diminuito lo stigma nei confronti delle persone che avvisano le autorità. Molti militari e piloti, infatti, prima non dichiaravano di aver visto oggetti strani in volo perché temevano di perdere credibilità tra i loro pari.
Il mito legato agli alieni per anni ha frenato le segnalazioni. Ora, invece, è il governo stesso a incentivare la pratica, anche per questo le segnalazioni sono triplicate. Il timore è che gli oggetti non identificati in volo, appartengano ad avversari statunitensi come la Cina e la Russia. “Prendiamo molto seriamente le segnalazioni di incursioni nel nostro spazio che sia terra, mare o aria ed esaminiamo ognuna di esse”, ha assicurato il portavoce del dipartimento della Difesa, Pat Ryder.