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Attenzione alla truffa del bonifico che “la banca sta processando”: un sms innesca il raggiro telefonico

Un messaggio sul telefonino avvisa dell’elaborazione di un bonifico mai richiesto e invita a contattare un numero di telefono per bloccarlo. Chi chiama cade però nella trappola: finti operatori bancari guidano la vittima a trasferire denaro sul conto dei truffatori.
A cura di Valeria Aiello
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È notizia delle ultime ore quella di una nuova versione della più nota truffa del finto bonifico, uno dei raggiri sempre più diffusi, che sfrutta la paura di movimenti bancari non autorizzati per ingannare le vittime. Tutto comincia con un messaggio sul telefonino, che avvisa l’utente di un “bonifico che la banca sta processando” ma che in realtà non è mai stato disposto.

La cifra del bonifico in questione può variare, anche se solitamente si aggira intorno ai mille euro, come accaduto a un 67enne di Marmirolo, in provincia di Mantova, che alla fine del 2024 ha ricevuto sul proprio cellulare una notifica relativa a un bonifico di 985 euro mai autorizzato. Il messaggio proseguiva indicando la possibilità di annullare l’operazione, chiamando un numero di telefono. L’uomo, spaventato, ha quindi composto il numero indicato, cadendo nella trappola dei truffatori.

La truffa del finto bonifico: il messaggio e l’inganno del giroconto

Dall’altra parte del telefono, pronta a rispondere, una voce rassicurante si spaccia per un operatore della banca: come raccontato dal pensionato, il tono rassicurante dell’operatore convince che l’unico modo per bloccare il presunto bonifico sia quella di effettuare un “giroconto istantaneo, con la scusa di evitare un’eventuale truffa.

In altre parole, la voce cortese e professionale fornisce indicazioni ben precise per effettuare un bonifico istantaneo verso “un conto di sicurezza, il cui titolare che ordina il pagamento (l’ordinante) dovrebbe essere la stessa persona che riceve il denaro (il beneficiario): tuttavia, nella realtà del raggiro, il bonifico non è altro che un trasferimento di denaro diretto verso il conto controllato dai truffatori. La buona fede nell’operazione e il timore di essere truffati si rivelano però la chiave della truffa che, al successivo controllo dell’estratto conto, si rivela tale.

Le indagini e la scoperta della banda

Nel caso del 67enne, la truffa del bonifico che “la banca sta processando” ha però avuto un seguito, partito dalla decisione dell’uomo di sporgere denuncia presso i Carabinieri di Marmirolo.

Le indagini delle forze dell’ordine, complesse e durate mesi, tra verifiche bancarie e telematiche, hanno portato all’identificazione della presunta banda criminale che aveva architettato la truffa, i cui componenti – cinque persone di età compresa tra i 19 e i 46 anni – sono stati denunciati alla Procura di Mantova per truffa aggravata in concorso e riciclaggio. Toccherà ora al Pubblico Ministero verificare la notizia di reato che, se fondata, porterà alla richiesta di rinvio a giudizio, cioè alla convocazione a processo dei presunti truffatori.

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