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Attacco hacker all’Italia, un collettivo filorusso sta provando a bloccare siti strategici (senza riuscirci)

L’attacco è di tipo Ddos (Distributed Denial of Service): i portali nel mirino degli hacker vengono bombardati da fniti accessi per impedire ai veri utenti di entrare. Al momento l’azione degli hacker non sembra aver provocato danni strategici.
A cura di Valerio Berra
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I primi segnali sono cominciati alle 9.40 della mattina di oggi, 22 febbraio. Sulla chat Telegram del gruppo hacker filorusso NoName057(16) compare un messaggio in caratteri cirillici: “Italia fornirà all'Ucraina il sesto pacchetto di assistenza militare, che comprenderà tre tipi di sistemi di difesa aerea. Oggi continueremo il nostro affascinante viaggio attraverso l'Italia russofoba”. Da qui è cominciato l’attacco. L’attacco sembra una risposta al viaggio di Giorgia Meloni a Kiev: “Come ha affermato il premier italiano Giorgia Meloni durante una conferenza stampa a Kiev, stiamo parlando dei sistemi anticarro SAMP-T, Skyguard e Spike”.

Gli hacker filorussi hanno provato prima a bloccare il sito dei carabinieri, poi quello di una banca, poi quello del Ministero dell’Esteri, quello di A2A Energia, quello del Ministero della Difesa e altri. Attacchi sparsi, tutti con la stessa strategia. Si tratta di attacchi Ddos (Distributed Denial of Service). I server che ospitano un sito vengono bombardati da accessi artificiali, così che i veri utenti non sono più in grado di raggiungerli. È una tattica vecchissima, poco più di una forma di vandalismo digitale. Si scelgono obiettivi noti, magari per qualche ora si riesce anche a tenerli in down ma poi tutto torna alla normalità.

TELEGRAM | Screenshot della chat dove viene annunciato l'attacco DDos
TELEGRAM | Screenshot della chat dove viene annunciato l'attacco DDos

L’esito degli attacchi di NoName057(16)

Fanpage.it è entrata nelle chat di NoName057(16) e ha verificato gli obiettivi annunciati per gli attacchi. In molti casi si è trattato di un’interruzione temporanea dei portali pubblici di questi enti, da quello che possiamo vedere non sembra quindi che ci siano danni strategici alle istituzioni interessate. Alcuni funzionano perfettamente, per altri invece c’è bisogno di più tempo per entrare. Solo il Ministero degli Esteri è discontinuo. A volte funziona, altre volte risulta irraggiungibile.

Il collettivo NoName057(16)

Il gruppo di hacker filorussi NoName057(16) si muove su un canale pubblico di Telegram da 28.625 iscritti. La scelta di annunciare qui tutti gli attacchi è strategica, visto che non si tratta di hacker che agiscono nell'ombra per rubare informazioni militari ma di hacktivisti che ciclicamente si impegnano a lanciare azioni dimostrative contro obiettivi politici. Non solo direttamente legati con il Cremlino, o almeno. Non è stato accertato alcune legame. Questa non è la prima volta che NoName057(16) attacca l'Italia, era successo anche a metà dicembre. Stesso schema: attacchi Ddos che non hanno lasciato nessuna scia.

A questo articolo ha collaborato Elisabetta Rosso

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