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Attacco hacker ai porti, i filorussi di NoName057 colpiscono ancora obiettivi italiani

Il collettivo filorusso NoName057(16) ha cercato di mettere in down siti web di istituzioni e aziende italiane. Il collettivo sta lanciando attacchi DDoS per il quarto giorno consecutivo, nel mirino banche, ministeri e industrie delle armi.
A cura di Elisabetta Rosso
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Non è ancora finita la guerrilla di NoName057(16). Per il quarto giorno consecutivo gli hacker filorussi hanno lanciato un attacco, questa volta nel mirino istituti finanziari, di giustizia  e trasporti. Le pagine di alcuni porti e aziende di trasporto pubblico locale stanno subendo rallentamenti, tra queste, il porto di Olbia e Golfo Aranci, quello di Genova, l'autorità portuale di Civitavecchia, il servizio di trasporti pubblici di Cagliari e quello di Bergamo.

Gli attacchi sono iniziati il 17 febbraio, gli hacker hanno spiegato che la campagna vuole essere una dura reazione alle parole del presidente Sergio Mattarella che il 5 febbraio, durante un discorso all'Università di Marsiglia, aveva paragonato la Russia al Terzo Reich. Anche questa volta si tratta di attacchi DSoS (Distributed Denial of Service), gli hacker moltiplicano gli accessi a un sito con l'obiettivo di intasare il server che lo ospita. I disservizi non durano a lungo e raramente causano danni significativi. Di solito rallentano il caricamento di una pagina o impediscono temporaneamente l'accesso a un sito. Non rubano mai dati, informazioni riservate, non intaccano infrastrutture strategiche, e non danneggiano le istituzioni.

L’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (Acn) ha subito intercettato il traffico anomalo, lanciato l'alert e intervenuta a supporto dei siti web colpiti. Dutante la campagna di attacchi sono stati presi di mira diverse agenzie e istituzioni italiane. Tra queste, il Ministero italiano delle Infrastrutture e dei Trasporti, il Ministero dello Sviluppo Economico, la Guardia di Finanza d'Italia, Intesa Sanpaolo, Medio Banca, Nexi, l’Aeroporto di Milano Malpensa e industrie delle armi come Fiocchi munizioni, Benelli, Franchi e Danieli. Il 18 febbraio i social del gruppo sono stati bloccati. Il collettivo ha infatti spiegato: "Amici, alle agenzie di intelligence occidentali non piace proprio il fatto che con i nostri attacchi informatici stiamo causando danni colossali al governo italiano, che sta sponsorizzando il terrorista Zelensky con i soldi dei contribuenti. Per questo motivo, il nostro canale in lingua russa è stato nuovamente rimosso dall'amministrazione di Telegram."

NoName057(16) si presenta come un gruppo di hacker che vuole difendere gli interessi della Russia, gli attacchi vanno avanti da anni. I primi sono iniziati nel 2022, l'obiettivo non è rubare dati, nè intaccare infrastrutture strategiche o danneggiano le istituzioni. Il più grande risultato che si può ottenere attraverso gli attacchi DDoS è rallentare i servizi e conquistare un trofeo da esibire sul proprio canale Telegram.

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