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Apple rischia di pagare una multa da miliardi di euro: tutti i problemi dell’App Store secondo l’Ue

La Commissione europea ha spiegato che le restrizioni imposte da Apple impediscono agli sviluppatori di app di comunicare, promuovere offerte e concludere contratti attraverso il canale di distribuzione di loro scelta. Non solo, anche le tariffe che Apple addebita agli sviluppatori per l’acquisizione iniziale di nuovi clienti tramite l’App Store vanno oltre quanto strettamente necessario.
A cura di Elisabetta Rosso
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Da anni i colossi tech sfruttano la loro posizione dominante sul mercato per creare monopoli. Il risultato è un circuito chiuso che va ad alimentare i fondi delle aziende che soffocano la concorrenza. Nella lista dei Big che provano a soffocare i competitor c'è anche Apple. L'azienda infatti ora rischia di dover pagare miliardi di euro per aver violato il Digital Markets Act. Secondo la normativa europea sulla concorrenza entrata in vigore nel marzo di quest'anno, Apple "impedisce agli sviluppatori di indirizzare i consumatori verso modi alternativi di pagare o ottenere contenuti al di fuori dell’ecosistema dell'azienda stessa", ha spiegato la Commissione Europea.

Margrethe Vestager, vice presidente della Commissione europea ha aggiunto: "La guida è fondamentale per garantire che gli sviluppatori di app siano meno dipendenti dagli app store e che i consumatori siano consapevoli delle offerte migliori." Apple ha ora la possibilità di esaminare le accuse della Commissione e rispondere per iscritto. In caso di violazione della legge sui mercati digitali, Bruxelles può imporre sanzioni fino al 10% del fatturato totale.

Le accuse contro l'azienda

La Commissione ha spiegato che le restrizioni imposte da Apple "impediscono agli sviluppatori di app di comunicare, promuovere offerte e concludere contratti attraverso il canale di distribuzione di loro scelta”. Non solo, anche le tariffe che Apple addebita agli sviluppatori per l’acquisizione iniziale di nuovi clienti tramite l’App Store “vanno oltre quanto strettamente necessario”.

Secondo le nuove regole Apple deve permettere agli sviluppatori che distribuiscono app tramite l'App Store di informare gli utenti, gratuitamente, in merito alle "possibilità di acquisto alternative più economiche, indirizzarli verso tali offerte e consentire loro di effettuare acquisti", ha spiegato la Commissione.

La risposta di Apple

Il portavoce di Apple ha spiegato che l'azienda ha già "apportato una serie di modifiche per conformarsi al DMA". Ha poi aggiunto: "Siamo fiduciosi che il nostro piano sia conforme alla legge e che oltre il 99% degli sviluppatori pagherebbe ad Apple commissioni uguali o inferiori in base ai nuovi termini commerciali che abbiamo creato."

"Tutti gli sviluppatori che operano nell'UE sull'App Store hanno l'opportunità di utilizzare le funzionalità che abbiamo introdotto, inclusa la possibilità di indirizzare gli utenti dell'app al web per completare gli acquisti a un prezzo molto competitivo, come abbiamo fatto abitualmente, continueremo ad ascoltare e a impegnarci con la Commissione europea".

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