video suggerito
video suggerito
Intelligenza artificiale (IA)

Aperto il primo ristorante gestito solo dall’intelligenza artificiale: ma è già “indigesto” a molti

In California è stato inaugurato il primo ristorante completamente automatizzato al mondo: ogni fase è gestita da robot che utilizzano l’intelligenza artificiale (IA). Promette di essere il futuro della ristorazione, ma i più critici temono per la sicurezza dei dati e i diritti dei lavoratori.
11 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Si chiamano BurgerChef e Flipply e sono i cuochi del primo ristorante al mondo completamente automatizzato grazie all'uso dell'intelligenza artificiale. Di umano il personale in cucina non ha proprio nulla, nemmeno i nomi, eppure i fondatori di CaliExpress – questo è il nome del locale inaugurato a inizio aprile 2024 – garantiscono che dal sapore dei loro piatti nessuno lo potrebbe dire.

CaliExpress si trova in California ed è un fast food americano in piena regola: hamburger di carne, patatine, alette di pollo e anelli di cipolla fritti. Non manca nulla di quello che ci si aspetterebbe da un locale del genere, se non fosse che ogni piatto è preparato completamente da macchine robotiche, che attraverso sofisticati sistemi di IA hanno sostituito completamente il lavoro umano. Anzi, le aziende tech che hanno collaborato alla sua creazione promettono prezzi competitivi rispetto a quelli che si potrebbero trovare in qualsiasi altro ristorante "umano". Ma a quale prezzo e soprattutto a spese di chi?

Il primo ristorante automatizzato del mondo

Oltre ad hamburger e patatine, il vero ingrediente su cui punta questo innovativo locale è la tecnologia. Quando il cliente entra in CaliExpress effettua il suo ordine attraverso gli schermi automatici presenti. Qui puoi pagare direttamente solo mostrando il proprio volto. "Paga solo con un sorriso!" invita la macchina, come ha raccontato una giornalista del Guardian che ha testato personalmente il ristorante. Gli schermi per effettuare gli ordini sono infatti dotati di una tecnologia, offerta dall'azienda PopId, che permette di semplificare i pagamenti attraverso i dati biometrici. Ovviamente per poterne usufruire, bisogna iscriversi, cedendo quindi all'azienda i propri dati.

Patatine fritte da un braccio robotico

Poi, una volta inviato l'ordine, il cliente aspetta che i due robot della cucina lo preparino. Degli hamburger si occupa BurgerChef, una macchina che impasta e cuoce gli hamburger assicurando sempre cotture ottimali. Il vero protagonista dietro i fornelli è però Flippy, una stazione di frattura robotica che frigge qualsiasi cosa, mentre modelli di intelligenza artificiali che utilizzano l'apprendimento automatico permettono alla macchina di imparare e reagire in base agli input visivi.

I creatori di Flippy – l'azienda Miso Robotics – sono pronti a scommettere sulle sue enormi potenzialità nel futuro della ristorazione, anche e soprattutto a difesa della salute del personale, dato che l'area destinata alla frittura è una delle più pericolose all'interno delle cucine professionali. Su questo non c'è dubbio, eppure sembra quanto meno contraddittorio per una macchina che nasce per "rimpiazzare" il lavoro degli uomini, essere sponsorizzata come una risorsa per il loro benessere.

11 CONDIVISIONI
483 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views