Anche Xiaomi avrà un suo robot bipede, si chiama CyberOne
La società tecnologica cinese Xiaomi ha svelato un prototipo di robot bipede: CyberOne. È stato presentato la scorsa settimana attraverso una breve demo in cui si può vedere l'elegante robot intento a camminare sul palco. Molto poco rispetto ai prototipi in sviluppo presso le università e centri di ricerca, ma che rappresenta un importante tassello per capire cosa aspettarsi dalla robotica sviluppata da aziende non specializzate. In questo discorso rientra anche il robot bipede di Tesla, Optimus, che secondo le previsioni sarà presentato il 30 settembre 2022.
Tornando a CyberOne di Xiaomi, pesa 52 kg ed è alto 177 cm. È anche capace di raggiungere una velocità massima di 3,6 km/h – leggermente inferiore rispetto al passo medio di una persona, che è di 4 km/h – e viene fornito di guanti che gli permettono di compiere diversi movimenti con le mani. Per quanto riguarda la navigazione, CyberOne si basa su un sistema di visione artificiale in grado di rilevare la profondità a distanze fino a otto metri. Xiaomi afferma che il robot può anche "percepire" le emozioni umane ma non ha spiegato come. Probabilmente si riferisce a un sistema di intelligenza artificiale (IA) utile per analizzare e riconoscere le espressioni facciali. Su questo punto però vi è un po' di scetticismo, in quanto gli esperti di robotica affermano che le IA adibite al riconoscimento delle emozioni possono non basarsi su basi scientifiche, il che ha spinto per esempio Microsoft a rinunciare a produrle.
Tutto molto bello sulla carta, ma già dai video diffusi da Xiaomi CyberOne appare limitato. Intanto, se cade non è in grado di rialzarsi. Inoltre, se paragonato ai concorrenti bipedi della Boston Dynamics, appare molto meno performante, sia in termini di mobilità che di percezione ed elaborazione. L'unico aspetto davvero riuscito sembra il design, molto elegante. A questo punto sorge però spontanea una domanda: perché l'azienda cinese sta sviluppando un robot? In un comunicato stampa, Xiaomi descrive CyberOne come un "simbolo della dedizione di Xiaomi a incubare un ecosistema tecnologico" e afferma che il lavoro sul robot "darà vita a più scenari applicativi in altri campi". In altre parole, per James Vincent di The Verge, CyberOne è un esperimento di marketing, nonché uno strumento per sforzi più ampi di ricerca e sviluppo.
L'Optimus di Tesla ha invece ben altre ambizioni: sarà un robot maggiordomo, almeno secondo Elon Musk. L'anno scorso, l'uomo più ricco del mondo ha affermato che Optimus sarà in grado di eseguire comandi complessi come "per favore, vai in un negozio e portami i seguenti generi alimentari". L'obiettivo è quello di evitare alle persone di compiere azioni ripetitive, noiose e pericolose. Tuttavia, come accade spesso, le mire di Elon Musk travalicano le possibilità effettive: per adesso è impossibile ipotizzare a breve un lancio sul mercato di un robot per usi generici. Da questo punto di vista, per giornalisti specializzati come il già citato James Vincent o Evan Ackerman di IEEE Spectrum è più apprezzabile l'onestà di Xiaomi rispetto alla narrazione sensazionalistica di Musk.