Anche Meta ha lanciato la sua intelligenza artificiale, si chiama Llama 2 ma provarla non è semplice
Scende il terzo campione in campo. Dopo ChatGPT di OpenAi e Bard di Google, anche Meta entra nella corsa alla gallina dalle uova d'oro di questo secolo: l'intelligenza artificiale. Il Ceo Mark Zuckerberg ha annunciato che sta collaborando con Microsoft per lanciare Llama 2, "il nuovo modello linguistico open source gratuito, per la ricerca e l'uso commerciale." In realtà quella tra Meta e l'IA è una vecchia storia non proprio felice. Nel 2013 ha fondato il gruppo Facebook AI Research (FAIR), la prima incursione di Meta nella sperimentazione sull'IA, che ha portato a inizio 2022 a lanciare il chatbot di Meta BlenderBot3.
È stato battezzato il robot più cattivo di sempre, dopo nemmeno un giorno di interazione con gli utenti su Twitter è diventato un teorico del complotto, e ha sputato frasi razziste, antisemite e negazioniste. E poi c'è stata Galactica, l'IA che scambiava il Colosseo per un centro commerciale degli anni '70. Meta AI ha rilasciato una versione demo il 15 novembre, insieme a un paper (in versione pre-print) che descriveva il progetto, il set di dati su cui è stato addestrato, e come utilizzarlo. Dopo due giorni Meta è stata costretta a ritirare la versione pubblica. E si arriva così a Llama 2.
Il nuovo modello linguistico funziona a grandi linee come tutti gli altri chatbot alimentati dall'intelligenza artificiale generativa, eppure Meta ha cercato di differenziarsi dai suoi rivali rivelando i dati e il codice che utilizza per costruire i sistemi e addestrare l'IA. "L'open source promuove l'innovazione perché consente a un numero maggiore di sviluppatori di lavorare con le nuove tecnologie. Inoltre, migliora la sicurezza perché quando i software sono aperti, più persone possono studiarli per identificare e risolvere potenziali problemi. In generale, credo che se l'ecosistema online fosse più aperto si otterrebbero maggiori progressi e questo è il motivo per cui stiamo rendendo Llama 2 open source", ha spiegato Zuckerberg. "Non vedo l'ora di vedere cosa costruirete!".
Come funziona Llama 2
"Meta ha una lunga esperienza di open sourcing rispetto alla nostra infrastruttura e al nostro lavoro sull'intelligenza artificiale: da PyTorch, il più importante framework per l'apprendimento automatico, a modelli come Segment Anything, ImageBind e Dino, fino all'infrastruttura di base nell’ambito dell'Open Compute Project. Questo ci ha aiutato a costruire prodotti migliori, favorendo il progresso del settore", ha detto Zuckerberg.
Come si accede a Llama 2
Si potrà accedere ai modelli di Llama 2 dal sito di Meta, Microsoft Azure e Windows, Amazon Web Services e Hugging Face. L'intelligenza artificiale di Meta punta sull'approccio collaborativo, Zuckerberg crede infatti che grazie al lavoro di squadra sarà più semplice identificare tutte quelle storture che stanno trasformando l'IA da risorsa a minaccia. Al momento non è ancora stata rilasciata al grande pubblico, ci si può solo iscrivere alla lista d'attesa di Meta.
Perché Meta collabora con Microsoft
Come ha annunciato Meta, Llama è figlia di una collaborazione con Microsoft, descritto dall'azienda come il "partner perfetto", anche se è uno dei principali finanziatori di OpenAI, il creatore di ChatGPT. E le acque diventano più torbide dato che Microsoft, dopo aver investito 10 miliardi nell'azienda di Sam Altman, ha anche integrato l'IA di OpenAI su Bing. Prima era un motore di ricerca nato dalle ceneri di Live Search nel 2009. Per capirci, a caratterizzarlo era l’immagine di sfondo che cambiava ogni giorno. Ora si è trasformato in un aiutante capace di rispondere a ogni esigenza, (non sempre in modo brillante).
Nonostante il legame già saldo con OpenAi, l'azienda ha deciso però di guardare anche a Meta, e infatti la nuova partnership è stata presentata martedì all'evento annuale di Microsoft per i clienti aziendali. Come ha spiegato nella presentazione "condividiamo l'impegno a democratizzare l'IA e i suoi vantaggi e siamo entusiasti che Meta stia adottando un approccio aperto". La partnership non nasce dal nulla, Meta infatti è già un cliente della piattaforma di cloud computing Azure di Microsoft.