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Anche il Parlamento Europeo blocca TikTok: “Problemi di sicurezza informatica”

Con una nota rivolta a tutti gli 8.000 dipendenti del Parlamento Ue, la presidente Roberta Metsola e il segretario generale Alessandro Chiocchetti hanno chiesto di cancellare l’app entro il 20 marzo.
A cura di Valerio Berra
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La Casa Bianca, le agenzia federali degli Stati Uniti, il Canada, la Commissione Europea e ora il Parlamento Europeo. Forse alla fine arriverà anche l’Italia, almeno stando alle parole del ministro della Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo. Nella serata di ieri, 28 febbraio, la presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola e il segretario generale Alessandro Chiocchetti hanno inviato una nota a tutti i dipendenti del Parlamento, circa 8.000 persone, per chiedere loro di eliminare l’applicazione nata in Cina da qualsiasi dispositivo entro il 20 marzo.

La notizia era stata annunciata dall’agenzia di stampa Ansa e poi confermata anche dall’edizione europea di Politico. Oltre al divieto per i dipendenti è stato “fortemente raccomandato” agli eurodeputati e a tutti gli assistenti di rimuovere TikTok dai loro dispositivi. Il problema è sempre lo stesso: c’è il sospetto che TikTok possa condividere dati degli account con “terzi”, una formula che è meglio leggere con “Pechino”: “Sono state sollevate preoccupazioni per la sicurezza informatica di TikTok, in particolare per quanto riguarda la protezione dei dati e la raccolta di dati da parte di terzi”.

Contrario il Partito Popolare Europeo (Ppe). Il suo portavoce Pedro López ha spiegato che il gruppo non cancellerà il suo account ufficiale: “Non cancelleremo il nostro account su TikTok. Penso che sia assurdo abbandonare il social network più in crescita in Europa, anche se i cinesi lo usano per spiare”, scrive Politico.

TikTok: “I dati degli utenti europei non sono conservati in Cina”

In questi giorni TikTok si sta muovendo sulla difensiva. Un ban del genere è un danno reputazionale e rischia di compromettere il futuro di una piattaforma che invece si stava inserendo molto bene nel mercato occidentale. Per ora la posizione di TikTok, ribadita nei giorni scorsi dal Responsabile Relazioni Istituzionali Giacomo Lev Mannheimer, rimane la stessa:

“I dati degli utenti italiani, così come quelli europei, non sono conservati in Cina ma negli Stati Uniti e Singapore e presto all'interno dell'Unione Europea nel data center irlandese. Così come dichiarato pubblicamente più volte, il Governo cinese non ha mai chiesto l'accesso ai dati dei nostri utenti  e laddove dovesse non li condivideremmo”.

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