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Anche Disney+ cambia gli abbonamenti e blocca gli account condivisi: la data ufficiale

La speranza di Disney+ è quella di copiare il successo di Netflix per rimanere competitiva sul mercato, lancia così un nuovo piano standard con pubblicità al costo di 5,99 euro e dice basta ai profili in comune.
A cura di Elisabetta Rosso
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Cambia anche Disney+, d'altronde le piattaforme di streaming stanno cercando soluzioni per sopravvivere bene. Dal primo novembre l'azienda lancerà un nuovo piano di abbonamenti che segue un po' le orme di Netflix. Non solo, annuncia anche lo stop agli account condivisi che dovrebbe partire dal 2024. "Stiamo cercando modi per contrastare la condivisione degli account", ha dichiarato il Ceo Bob Iger, per questo il nuovo piano verrà aggiornato con "clausole aggiuntive sulle nostre politiche di condivisione".

Dopo il test negli Stati Uniti i nuovi abbonamenti arrivano anche in Italia, Francia, Regno Unito, Germania, Spagna, Svizzera, Norvegia, Svezia e Danimarca. Sarà infatti possibile iscriversi a un piano standard con pubblicità al costo di 5,99 euro (con definizione full HD e senza possibilità di scaricare i contenuti). Rimarranno però attivi l'abbonamento a 8,99 al mese (89,90 all’anno) e il servizio premium (con definizione fino a 4 K UHD e HDR) a 11,99 euro al mese (119,90 all’anno).

"L’introduzione del piano con pubblicità segna la prossima evoluzione di Disney+ in Italia, in quanto offriamo una scelta più ampia ai nostri clienti e ai nostri partner pubblicitari di livello mondiale", ha spiegato Jan Koeppen, presidente Emea di The Walt Disney Company. Ha poi aggiunto che il mercato della pubblicità per lo streaming sta migliorando: "Ovviamente stiamo cercando con la nostra strategia di prezzo di spostare più abbonati verso il livello supportato dalla pubblicità.” La speranza di Disney+ è quella di copiare il successo di Netflix per rimanere competitiva sul mercato.

La strategia delle piattaforme di streaming

Come dicevamo, la piattaforma ha deciso di interrompere gli account condivisi a partire dal 2024. L'obiettivo come è stato per Netflix è quello di monetizzare i profili abusivi. Il 2022 infatti è stato un anno difficile, da un lato il calo delle entrate, dall'altro è aumentata la concorrenza con le altre piattaforme. L’azienda ha riportato un calo consistente, e molti clienti hanno abbandonato il servizio sia nei mercati nazionali, sia internazionali. È passata da un profitto di 1,4 miliardi dell’anno precedente a una perdita netta di 460 milioni di dollari.

Il caso Netflix

Situazione simile anche per Netflix, che ora si aspetta di ottenere altri 4,5 milioni di abbonati, portando così il suo fatturato annuale a 7,78 miliardi di dollari. Nel 2021 era arrivata a 7,71 miliardi di dollari. Il suo nuovo piano di abbonamenti oltre allo stop delle password condivise prevede: un piano Standard con 2 accessi in contemporanea e contenuti in Full HD che costa 12,99 euro al mese, il piano Premium con 4 accessi in contemporanea e contenuti in 4K 17,99 euro al mese. Nel piano Standard si può aggiungere un solo membro extra, mentre con quello Premium due. Per tutti gli utenti, rimangono poi i piani base di Netflix. Con pubblicità costa 5,49 euro al mese mentre quello senza pubblicità costa 7,99 euro al mese

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