“Amazon alza i prezzi online e punisce i venditori con prodotti scontati”: le accuse della FTC
È guerra. La FTC, Federal Trade Commission, capitanata dalla commissaria federale per il commercio Lina Khan ha sfidato Amazon con una causa storica. Ha infatti accusato il colosso dell'e-commerce di utilizzare “strategie sleali” per mantenere un monopolio illegale. In 172 pagine viene spiegato come l'azienda di Jezz Bezos avrebbe sfruttato la sua posizione di potere per aumentare i prezzi per i consumatori e schiacciare potenziali concorrenti. "Amazon sta ora sfruttando il suo potere monopolistico per arricchirsi, aumentando i costi e peggiorando i servizi per le decine di milioni di famiglie americane che fanno acquisti sulla sua piattaforma e per le centinaia di migliaia di aziende che si affidano ad Amazon", ha spiegato Khan. “La causa di oggi cerca di chiedere conto ad Amazon di queste pratiche monopolistiche e di ripristinare la promessa perduta di una concorrenza libera ed equa”.
Il vicedirettore dell'Ufficio per la concorrenza della FTC, John Newman, ha poi aggiunto: "Amazon ha soffocato un'ampia fascia dell'economia online, usa il suo potere per aumentare i prezzi sugli acquirenti americani e imporre commissioni altissime a centinaia di migliaia di venditori online”.
Il monopolio di Amazon
"Una singola società, Amazon, ha preso il controllo su gran parte dell'economia della vendita al dettaglio online", si legge nella causa, depositata presso il tribunale distrettuale degli Stati Uniti per il distretto occidentale di Washington. “Sfrutta il suo monopolio per arricchirsi e danneggiare i suoi clienti: sia le decine di milioni di famiglie americane che acquistano regolarmente sull'ipermercato online di Amazon, sia le centinaia di migliaia di aziende che si affidano ad Amazon per raggiungerli”.
I procuratori generali di New York, Connecticut, Pennsylvania, Delaware, Main, Maryland, Massachusets e Michigan hanno firmato la denuncia. Amazon è accusata di utilizzare misure per disincentivare gli sconti e le offerte dei venditori che operano al di fuori della piattaforma. Avrebbe imposto agli esercenti di utilizzare i servizi di logistica gestiti da Amazon per poter accedere al servizio di consegna Prime e ostacolato la vendita dei prodotti su altre piattaforme a prezzi più bassi. Secondo l'Ftc questa strategia avrebbe costretto i venditori a pagare commissioni costose per vendere i loro prodotti sul sito, senza avere altra scelta "se non quella di fare affidamento su Amazon per rimanere in affari".
Un danno per i consumatori
Amazon utilizzerebbe una “sofisticata rete di sorveglianza di web crawler” per monitorare il web alla ricerca di prodotti venduti a prezzi inferiori rispetto a quelli presenti sulla piattaforma di e-commerce. I venditori a questo punto, per continuare a collaborare con Amazon, aumenterebbero i prezzi dei prodotti sugli altri siti, assicurarsi che non scendano al di sotto del costo indicato su Amazon. Secondo la causa molti semplicemente eviterebbero di offrire prodotti su altre piattaforme. Quei prezzi di vendita gonfiati, sostiene la FTC, finiscono per diventare un “prezzo minimo” ovunque . Quindi le tattiche utilizzate per intimidire i venditori di Amazon porterebbero in realtà a un aumento dei prezzi per i consumatori, non solo su Amazon, ma su tutto il web.
La FTC sostiene poi che le pratiche monopolistiche di Amazon abbiano peggiorato l'esperienza d'acquisto per il consumatore riempiendo i risultati di ricerca con fastidiose pubblicità e influenzando anche i risultati di ricerca per favorire i propri articoli interni a marchio.
La risposta di Amazon
"Le pratiche per cui ci accusa la FTC hanno contribuito a stimolare la concorrenza e l'innovazione nel settore della vendita al dettaglio e hanno prodotto una maggiore selezione, prezzi più bassi e velocità di consegna più elevate per i clienti Amazon e maggiori opportunità per le numerose aziende che vendono nel negozio Amazon", ha spiegato David Zapolsky, vicepresidente senior per le politiche pubbliche globali di Amazon. “Se la FTC riuscisse a farcela, il risultato sarebbe un minor numero di prodotti tra cui scegliere, prezzi più alti, consegne più lente per i consumatori e opzioni ridotte per le piccole imprese: l’opposto di ciò per cui la legge antitrust è progettata”.
Ha poi aggiunto:" La causa presentata oggi mette in chiaro che ciò su cui si concentra la Federal Trade Commission è assolutamente distante da quella che dovrebbe essere la sua missione, ossia tutelare i consumatori e la concorrenza".