Alla fine lo Spid non verrà cancellato (per ora), si deciderà a giugno
Dopo voci, ricostruzioni, smentite e passi indietro, alla fine le 34.221.960 identità digitali erogate in Italia da quando è stato introdotto lo Spid sono salve. Almeno per adesso. Nelle scorse ore il Sottosegretario con delega all’Innovazione tecnologica Alessio Butti ha incontrato i rappresentanti dei gestori di identità digitale. Sono due gli elementi importanti che emergono dalla nota pubblicata dopo l’incontro.
Il primo è quello del rinnovo: “Butti ha sottolineato l’intenzione di definire un rinnovo pluriennale del servizio”. Il secondo è quello sul sostegno economico a chi si occupa della gestione di Spid: “C’è la disponibilità a individuare un sostegno che, dopo anni di richieste inascoltate da parte dei precedenti governi, possa garantire la sostenibilità economica dello Spid”. Uno dei problemi dei gestori, come hanno spiegato a Fanpage.it, era che a ogni identità digitale erogata i gestori cominciavano a perdere fondi.
Sarà ancora Spid o avremo una nuova identità digitale?
Quello che è rimasto sospeso è proprio cosa succederà alla tecnologia dello Spid. Al momento infatti i gestori delle identità digitali, riuniti per la maggio parte sotto AssoCertificatori, e il Sottosegretario Alessio Butti hanno spiegato che cominceranno un percorso per capire come si evolverà l’identità digitale.
Butti infatti ha parlato spesso di un’identità digitale unica, che coinvolga anche le tecnologie della Carta di Identità Elettronica, come chiarito anche nella nota pubblicata dopo l’incontro: “Butti ha sottolineato la necessità di razionalizzare il sistema di identità digitale in Italia per assicurare una progressiva evoluzione in linea con il quadro europeo di riferimento”.