video suggerito
video suggerito

Alla fine i telefoni ci possono ascoltare davvero: il caso della funzione Active Listening

Un pitch deck trapelato ha rivelato che Cox Media Group ha proposto ai suoi clienti un nuovo programma per ascoltare e targettizzare gli utenti. CMG attualmente sta collaborando con importanti piattaforme tecnologiche tra cui Google, Amazon e Facebook.
A cura di Elisabetta Rosso
11 CONDIVISIONI
Immagine

I telefoni ci ascoltano? Ce lo siamo chiesti tante volte. Quando abbiamo raccontato alla nostra amica del viaggio in Vietnam che vogliamo fare e trovato qualche minuto dopo una pubblicità su voli scontati per Hanoi. Oppure quando finalmente ci siamo decisi ad acquistare una nuova chitarra e su TikTok sono comparsi video sugli ultimi modelli della Fender. Al di là delle sospette coincidenze il timore è reale per un motivo semplicissimo. Sapere cosa vogliamo è il sogno proibito di qualsiasi azienda che vuole venderci qualsiasi cosa.

La notizia quindi che il conglomerato mediatico Cox Media Group (CMG) stia proponendo alle aziende tech un nuovo strumento pubblicitario chiamato "Active Listening" ("Ascolto Attivo") ci inquieta ma non ci sorprende. Il programma funziona grazie a dispositivi intelligenti in grado di "catturare dati in tempo reale ascoltando le nostre conversazioni". Gli inserzionisti possono poi "associare questi dati vocali con dati comportamentali per indirizzare i consumatori sul mercato".

L'esistenza di questo programma è stata rivelata in realtà a fine 2023. Ora i ricercatori di 404 Media hanno scoperto ulteriori dettagli tramite un pitch deck trapelato. Sembra infatti che CMG attualmente stia collaborando con importanti piattaforme tecnologiche, tra cui Google, Amazon e Facebook. Nel documento viene anche citata l'intelligenza artificiale per raccogliere dati sul comportamento dei consumatori "che lasciano una traccia di dati online", lo strumento può "raccogliere e analizzare questi comportamenti da oltre 470 fonti", si legge nel documento.

Non è chiaro come CMG acquisisca i dati. L'azienda però per promuovere il servizio ha dichiarato: "Con Active Listening, CMG può ora usare i dati vocali per indirizzare la tua pubblicità alle persone ESATTAMENTE che stai cercando". In un post del blog pubblicato il 28 novembre 2023, che è stato cancellato, CMG Local Solutions spiegava che la sua tecnologia "Active Listening" può captare le conversazioni per fornire agli inserzionisti locali un elenco settimanale di consumatori che sono alla ricerca di un determinato prodotto o servizio.

"Immagina un mondo in cui puoi leggere nella mente. Uno in cui sai quando qualcuno nella tua zona è preoccupato per la muffa nel suo armadio, dove hai accesso a un elenco di contatti che non sono soddisfatti del loro attuale appaltatore o sai chi sta lottando per scegliere il ristorante raffinato perfetto da proporre al suo futuro fidanzato esigente", ha aggiunto CMG Local Solutions nel post del blog. "Questo è un mondo in cui nessun mormorio pre-acquisto rimane inascoltato e i sussurri dei consumatori diventano uno strumento per te per indirizzare, ritargettizzare e conquistare il tuo mercato locale".

Secondo CMG è possibile personalizzare una campagna "per ascoltare qualsiasi parola chiave/obiettivo rilevante per la tua attività". Il risultato, ha affermato l'azienda, è "efficienza e tempismo pubblicitario portate a un nuovo livello". Nel pitch deck vengono citate diverse aziende che collaborano con Cox Media Group. Il team di 404 Media le ha contattate per chiedere informazioni. Google ha dichiarato di aver eliminato CMG dal suo programma di partner pubblicitari. "Tutti gli inserzionisti devono rispettare tutte le leggi e le normative applicabili, nonché le nostre norme di Google Ads, e quando identifichiamo annunci o inserzionisti che violano queste norme, adottiamo le misure appropriate". Meta, invece, ha dichiarato di star esaminando il programma per vedere se viola i suoi termini di servizio. Amazon ha spiegato a 404 che il suo ramo Ads "non ha mai lavorato con CMG su questo programma e non ha intenzione di farlo".

Torniamo alla domanda iniziale: ma quindi, i nostri telefoni ci ascoltano? Secondo Fernando Suárez, presidente del Council of Colleges in Engineering Informatics, organizzazione non-profit spagnola, ci sono due tipi di applicazioni che potrebbero essere in ascolto. "Innanzitutto, ci sono gli assistenti vocali come Siri e Alexa, che sono programmati per essere sempre attenti ai nostri comandi vocali. In secondo luogo, le applicazioni che scarichiamo potrebbero anche avere la capacità di ascoltare, a seconda delle autorizzazioni che concediamo loro", ha spiegato a El Pais.

È necessario quindi sapere quali autorizzazioni concediamo ai nostri dispositivi, e a qualsiasi applicazione di terze parti che installiamo. Le autorizzazioni infatti potrebbero includere l'accesso illimitato o parziale ai nostri microfoni o alle nostre telecamere. Anche se non si è prestata attenzione si può sempre controllare e modificare queste autorizzazioni nelle impostazioni sulla privacy dei nostri dispositivi. "È fondamentale rivedere e, se necessario, revocare le autorizzazioni concesse alle applicazioni che non necessitano di tale accesso", consiglia Suárez.

11 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views