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Guerra in Ucraina

Alla fine Elon Musk non toglierà internet all’Ucraina (ma chiederà donazioni per la rete Starlink)

Nei giorni scorsi l’imprenditore aveva messo in dubbio il suo sostegno a Kiev, un passo indietro per cui era stato criticato da diversi fronti.
A cura di Valerio Berra
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Alla fine Elon Musk è tornato sulle sue posizioni. O quasi. La scorsa settimana il fondatore di SpaceX aveva annunciato che la fornitura di internet all’Ucraina attraverso la rete satellitare Starlink non sarebbe più stata garantita. Secondo Musk il costo era diventato troppo alto e senza aiuti da parte del Pentagono sarebbe stato impensabile continuare a portare avanti il servizio.

Il 15 ottobre Musk ha cambiato rotta, una posizione annunciata (come al solito) su Twitter: “Al diavolo… Anche se Starlink sta ancora perdendo soldi e altre società stanno ottenendo miliardi di dollari dei contribuenti, continueremo a finanziare gratuitamente il governo ucraino”. Prima di prendere questa decisione si sono consumate, sempre su Twitter, crisi e ricomposizioni diplomatiche con il governo ucraino.

Musk era stato travolto dalle polemiche per aver messo in dubbio il sostegno all'Ucraina. Per difendere l’imprenditore è intervenuto anche il vicepremier ucraino Mykhailo Fedorov, che era arrivato a scrivere: “Sicuramente @elonmusk è tra i principali donatori privati al mondo a sostegno dell’Ucraina. Starlink è un elemento essenziale della nostra infrastruttura critica”.

L’apertura alle donazioni di Starlink

La conferma delle operazioni per continuare a finanziare l’Ucraina non è l’unico elemento che è cambiato nella strategia di Starlink. Nelle ultime ore Musk ha ripubblicato un tweet di Ham Serunjogi, Ceo e cofondatore di Chipper, una piattaforma per inviare e ricevere denaro dall’Africa. Nel tweet Serunjogi spiega di aver installato Starlink e di aver trovato una buona connessione. I dati parlano di 102 Mpbs in download.

Serunjogi spiega anche che sarebbe disposto a fare delle donazioni a Starlink per sostenere scuole e ospedali in Uganda. Prima Musk ha risposto alla richiesta dell’imprenditore con un semplice “Ok”, poi ha spiegato che da adesso l’azienda lavorerà per lanciare un sistema di donazioni in grado di sostenere questo tipo di progetti.

Una scelta che non aiuta a ridurre le ambizioni di Musk. Il suo ultimo commento su Twitter riguardo alle donazione è stato un sobrio “Deus X Machina”. (I satelliti Starlink sono prodotti e lanciati dalla sua SpaceX).

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