Alcuni utenti non trovano più i testi delle canzoni su Spotify: “Forse li mettiamo a pagamento”
È successo qualcosa di strano su Spotify. Ad alcuni utenti negli ultimi giorni sono scomparsi i testi in app. Di solito scorrono sotto il brano in riproduzione, ma al loro posto questa volta è comparso un paywall. Sulla notifica c'era scritto: "Goditi i testi su Spotify Premium", e poi con un collegamento per registrarsi. Spotify ha detto alla testata The Verge che si tratta solo di un test. "In Spotify, conduciamo regolarmente una serie di prove, alcuni di queste finiscono per aprire la strada a una nostra esperienza utente più ampia, e altri servono solo per capire meglio le dinamiche sulla piattaforma", ha spiegato CJ Stanley, co-responsabile delle comunicazioni globali di Spotify. "Non abbiamo ulteriori notizie da condividere in questo momento". Ha poi aggiunto: "In linea con le nostre pratiche standard, stiamo attualmente testando questo prodotto con un numero limitato di utenti in un paio di mercati", non specifica però né quali mercati, né quanti utenti. Non è chiaro nemmeno quanto durerà il test di Spotify.
Come ogni società, anche Spotify, sta cercando soluzioni per monetizzare la piattaforma, i contenuti esclusivi a pagamento sono passati di moda, ora si punta a funzionalità specifiche che si possono utilizzare solo con l'abbonamento. E infatti il servizio di streaming permette a chi paga di ascoltare le musica offline, saltare la pubblicità, e selezionare i brani scongiurando una volta per tutte le playlist randomiche. La visualizzazione dei testi delle canzoni potrebbe rientrare nel paniere di privilegi offerti agli utenti paganti.
Spotify alza i prezzi degli abbonamenti
Non solo nuove funzionalità a pagamento, la piattaforma ha anche deciso di alzare i prezzi degli abbonamenti per far fronte alle spese. La conferma è arrivata a luglio con un post pubblicato sul sito ufficiale dell’azienda. Spotify è la piattaforma di streaming più utilizzata al mondo, ma sono solo 200 milioni gli abbonati al servizio Premium. L’aumento dei prezzi riguarda tutte le categorie di abbonamenti: Premium, Duo, Family (abbonamenti cumulativi che consentono di avere più profili), e Student, per gli studenti universitari.
Spotify per spiegare l'aumento dei prezzi ha pubblicato una nota: “Il mercato ha continuato a evolversi dal nostro lancio. Così, per poter continuare a innovare, stiamo modificando i nostri prezzi di abbonamento Premium in diversi mercati del mondo. Questi aggiornamenti ci permetteranno di continuare a creare valore per gli ascoltatori, per l'industria musicale e per i creator sulla nostra piattaforma. A partire da oggi, gli abbonati esistenti in questi mercati riceveranno una mail che spiega cosa cambia per il loro account”.
Il servizio AI DJ
Insieme all'aumento dell'abbonamento Spotify ha deciso anche di puntare sulle funzionalità a pagamento. L'ultima è stata la stazione radio personalizzata creata dall'intelligenza artificiale.Si chiama AI Dj, e “conosce voi e il vostro gusto musicale così bene che può scegliere cosa suonare per voi”. Non seleziona solo i brani, ma parla, commenta, racconta. L’intelligenza artificiale generativa di OpenAi è stata addestrata attingendo a registrazioni e testi di “esperti di musica, professionisti della cultura, curatori di dati [e] sceneggiatori”. E così una volta premuto il pulsante AI Dj potrà accedere alle playlist create appositamente per l'utente. Un po’ Spotify lo fa già, scorrendo sulla home infatti troviamo il “Discovery Week”, le “Create per te”, “I tuoi mix preferiti” e anche la rassegna degli artisti più ascoltati, ma l'IA permette un'esperienza ancora più personale e per questo il servizio di streaming l'ha resa a pagamento.