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Al nuovo videogioco sul Quidditch di Harry Potter manca un ingrediente fondamentale: la magia

A differenza di Hogwarts Legacy, il nuovo gioco dell’universo Portkey, Harry Potter: Campioni di Quidditch, è stato accolto in maniera tiepida. Nonostante alcune chicche dedicate alla community di fan, il gioco infatti non riesce a convincere.
A cura di Lorena Rao
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Harry Potter: Campioni di Quidditch è realtà, ma siamo lontani dal clamore che ha accolto Hogwarts Legacy. In effetti, parliamo di un gioco dalla portata decisamente minore, esclusivamente dedicato allo sport delle scope volanti. Le ambizioni più basse sono evidenti dallo stile grafico, decisamente più cartoonesco e colorato rispetto a quello dell'open world campione d'incassi. Ma guardando più alla sostanza, il titolo pubblicato da Warner Bros. Games prova ad offrire un'esperienza con un buon grado di sfida, in cui è necessario padroneggiare i diversi ruoli da atleta di Quidditch.

Le regole di Harry Potter: Campioni di Quidditch

Premessa: per giocare a Harry Potter: Campioni di Quidditch è necessario essere sempre connessi a internet, nonostante sia disponibile la modalità a giocatore singolo contro l'intelligenza artificiale. Questo spiega perché prima di avviare la partita bisogna effettuare l'accesso a un account Warner Bros. Games. Dopo questo passaggio, il gioco non perde tempo ad entrare nel vivo. La prima tappa è il campo sportivo improvvisato presso la Tana dei Weasly. Lì, la piccola della famiglia, Ginny, spiegherà le regole base dello sport preferito dai maghi di Hogwarts. In termini di gameplay, questo si traduce in vari tutorial attraverso cui testare i singoli ruoli che è possibile giocare durante una partita. Cacciatore, Battitore, Portiere e Cercatore: queste le tipologie di atleti, ciascuna catterizzata da comandi specifici. Partendo dal più immediato, il Portiere ha il compito di proteggere i tre anelli dai tiri dei Cacciatori.

Questi corrispondono agli attaccanti del calcio, dato che devono segnare lanciando la palla, la pluffa, dentro uno dei tra anelli. Non è un compito facile, poiché possono essere ostacolati dagli altri Cacciatori o dai Battitori nemici, i difensori del Quidditch. Armati di mazza, possono lanciare dei bolidi contro gli avversari, portandoli addirittura al ko per 15 secondi. Il discorso vale anche per il Portiere. Infine, il Cercatore, il ruolo più difficile sulla carta, dato che deve riuscire ad acciuffare il boccino d'oro, una piccola sfera dorata capace di volare a una velocità quasi impercettibile all'occhio umano. In termini di gioco, bisogna seguire la scia di anelli lasciata dal boccino fino a riempire l'apposita barra prima dell'avversario. In caso di successo, sono 30 punti. Per vincere una partita occorre arrivare 100 o avere il punteggio più alto al termine del timer.

HARRY POTTER: CAMPIONI DI QUIDDITCH | Il Battitore è il ruolo più insidioso, perché può portare al ko chiunque con i suoi bolidi.
HARRY POTTER: CAMPIONI DI QUIDDITCH | Il Battitore è il ruolo più insidioso, perché può portare al ko chiunque con i suoi bolidi.

I fan e le fan di Harry Potter noteranno una discrepanza, dato che nei film e nei romanzi viene spiegato che quando si ottiene il boccino d'oro si ottengono 150 punti e la partita finisce. Non è l'unica differenza: nell'universo partorito da J.K. Rowling le squadre sono composte da sette giocatori, mentre in Campioni di Quidditch da sei. Scelte dovute a ragioni di giocabilità: da una parte c'è la volontà da parte dello studio di sviluppo di non influenzare troppo l'andamento delle partite tramite il boccino d'oro, dall'altra la volontà di variare il gameplay tramite la possibilità di alternare due ruoli in ogni incontro. In effetti un conto è giocare solo da Portiere, attendendo l'arrivo dei tiri avversari, un altro è farlo come Battitore, con cui scandagliare il campo per danneggiare in modo influente la squadra avversaria. Sicuramente il ruolo meno riuscito è quello del Cercatore, davvero monotono rispetto agli altri. In ogni caso, quando si passa da un giocatore all'altro, il resto viene comandato dall'intelligenza artificiale nel caso di partite in single player, da altri utenti se in multiplayer. In entrambi casi il risultato è un senso di forte dinamicità.

Harry Potter: Campioni di Quidditch, tra omaggi e dubbi

I membri delle squadre possono essere creati da zero e personalizzabili esteticamente, grazie anche ad oggetti sbloccabili tramite monete e chiavi speciali. Queste si ottengono vincendo le partite o superando le sfide giornaliere proposte. Come detto in occasione dell'annuncio, il titolo di Unbroken Studios non ricorre alle microtransazioni, cioè gli acquisti di potenziamenti per il gioco tramite valuta reale. Di conseguenza, se si vogliono ottenere le scope più perfomanti, i personaggi noti di Harry Potter o i cappelli più bizzarri, bisogna farcela con le proprie forze. In generale le possibilità di creazione e personalizzazione non sono così numerose, soprattutto se paragonate a quelle presenti in Hogwarts Legacy.

C'è comunque la possibilità di scegliere il pronome, tra maschile, femminile e neutro, con il quale far chiamare i membri della propria squadra dai cronisti. Tra loro c'è Lee Jordan, il noto Grifondoro apparso nei film e nei romanzi. In generale ci sono tante chicche che strizzano l'occhio ai fan e alle fan di Harry Potter, tra la possibilità di giocare ai tornei più noti, come la Coppa Tremaghi, con personaggi del calibro di Hermione Granger, Cedric Diggory e lo stesso Potter. Del resto, l'ambientazione è contemporanea, a differenza del XIX secolo scelto da Hogwarts Legacy.

HARRY POTTER: CAMPIONI DI QUIDDITCH | Tra i copricapi da sbloccare c'è pure la maschera di Hagrid, una citazione al gioco di Harry Potter uscito nel 2001 per la prima PlayStation
HARRY POTTER: CAMPIONI DI QUIDDITCH | Tra i copricapi da sbloccare c'è pure la maschera di Hagrid, una citazione al gioco di Harry Potter uscito nel 2001 per la prima PlayStation

C'è insomma una certa profondità in Harry Potter: Campioni di Quidditch, tuttavia, guardando alla sostanza effettiva, l'esperienza in sé non riesce a lasciare il segno. I comandi non sono semplici, specie nell'immediato, e richiedono una certo allenamento prima di prendere padronanza. Inoltre, le tante cose da tenere sotto controllo durante i match, a seconda del ruolo che si interpreta, sono indicate da numerosi segnalini che spesso rendono caotica la situazione. Infine, nonostante i quattro tornei disponibili e la presenza di un modalità campagna a giocatore singolo e di una modalità multiplayer, bisogna capire come Warner Bros. Games intende supportare il titolo sul lungo periodo. Il rischio altrimenti è l'abbandono della community di gioco dopo un mese dal lancio. A tutto questo si aggiunge uno stile grafico sì colorato ma poco dettagliato e caratterizzante.

Per concludere, quindi, Harry Potter: Campioni di Quidditch è un gioco che lascia dietro di sé una serie di dubbi, che possono sfumare solo se si è enormi fan del franchise e si ha voglia di un'esperienza spensierata. Il gioco è disponibile per PlayStation 4 e PlayStation 5 (anche tramite abbonamento PlayStation Plus), Xbox One, Xbox Series X|S e PC. L’edizione fisica Deluxe uscirà l’8 novembre 2024. Per la versione di Nintendo Switch bisogna attendere il periodo natalizio.

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