Abbiamo volato tra i grattacieli di New York con Spider-Man 2: la grafica è uno spettacolo
Gli ultimi mesi sono stati particolarmente generosi per le uscite videoludiche. Questa volta tocca a Marvel’s Spider-Man 2, esclusiva di punta di PlayStation 5 per il 2023. Un titolo che condensa l’esperienza maturata col primo Marvel’s Spider-Man del 2018 e con il successivo spin-off del 2020 Miles Morales. Non a caso, in questo nuovo capitolo, protagonista non è un solo Uomo Ragno, bensì due. Ora Peter e Miles devono unire le forze per scoprire cosa si cela dietro l’arrivo improvviso – e violento – dei Cacciatori. Un incipit che apre a una serie di risvolti particolarmente interessanti.
Non esiste Spider-Man senza New York City
Teatro di queste vicende è ovviamente New York. Del resto, è impossibile parlare dell’Uomo Ragno senza mettere in mezzo la città che non dorme mai, qui riprodotta con ulteriore cura e fedeltà rispetto agli altri due capitoli. Rapine, furti di veicoli, incendi dolosi, ma anche party nei rooftop e partite di basket tra i campetti di quartiere. In Marvel’s Spider-Man 2, la Grande Mela sprigiona tutto il suo fascino, con tutte le contraddizioni che la rendono celebre.
Noi assistiamo a tutta questa vitalità dall’alto, dondolando e planando tramite le ragnatele tra i grattacieli, le avenue e le street. Il sistema di oscillazione perfezionato di Marvel’s Spider-Man 2 permette un’esplorazione della metropoli più fluida, agile, piacevole, resa tale anche dai trigger del DualSense e da un nuovo gadget: le ali di ragnatela. Grazie ad esse, possiamo planare e sfruttare le correnti d’aria, così da macinare metri e metri di distanza in pochi secondi, il tutto con paesaggi e scorci mozzafiato da immortalare tramite photo mode. Il risultato è un senso di libertà davvero potente, a tal punto che spesso viene voglia di rinunciare al viaggio rapido per godere appieno di una città pulsante di vita.
Marvel’s Spider-Man 2: nella vita di Peter Parker e Miles Morales
La caotica frenesia di New York si ripercuote anche sulla vita di Peter e Miles. Giocando nei loro panni, comprendiamo la difficoltà di dividersi tra quotidianità ed eccezionalità. Lo capiamo soprattutto quando dobbiamo rinunciare a stare accanto a una persona cara in difficoltà per salvare degli sconosciuti da un incidente cittadino. Che supereroi saremmo altrimenti?
La scrittura di Insomniac Games riesce a restituire l’immagine irriverente e solare di Spidey, ma senza rinunciare alla sua parte più umana. Proprio come accade nei fumetti o nei film, non a caso il gioco contiene numerose citazioni dell’universo mediale dell’Uomo Ragno. Poiché però qui parliamo di un videogioco, il discorso si estende anche ai personaggi secondari. Tramite Peter e Miles andremo a conoscere, ritrovare e interagire con un ricco corollario di personaggi, che servirà a far emergere l’umanità dei protagonisti prima elogiata, sia nei confronti di affetti e familiari, sia nei confronti delle persone aiutate tra le strade di New York. Tutto questo serve a dare corpo al racconto videoludico, a renderlo verosimile e corale, nonostante il punto di vista preferenziale di Peter Parker e Miles Morales.
Anche nelle attività secondarie abbiamo trovato una varietà di situazioni diverse. Dalla lotta contro il crimine in diverse forme, passando per la ricerca di collezionabili nascosti da puzzle ambientali, fino ad arrivare alle investigazioni di misteri: sono tante le cose da fare in Marvel’s Spider-Man 2, tuttavia non ne veniamo sopraffatti. Questo perché il più delle volte richiedono poco tempo per essere completate, oltre a dare ricompense sostanziose in termini di esperienza e oggetti creazione. Di conseguenza è facile salire di livello durante il gioco, il che ci permette di spendere i punti ottenuti nei tre inediti alberi delle abilità (Peter – Miles – entrambi), e percepire quindi in maniera concreta la crescita progressiva dei protagonisti, cosa che influisce positivamente anche sul gameplay. Una progressione veloce e immediata, che in un certo senso va ad arginare quella sensazione di ripetitività che si ha dopo un po' di ore negli scontri contro i nemici.
Per concludere, Marvel’s Spider-Man 2 è un gioco che funziona, diverte ed emoziona. Riesce a mixare diverse situazioni e sensazioni per una ventina d’ore in modo davvero apprezzabile, per un'avventura leggera ma al contempo coinvolgente. Dopo Final Fantasy XVI, PlayStation 5 è dunque pronta ad accogliere una nuova esclusiva che, sia chiaro, non fa urlare al miracolo dato che si limita a migliorare quanto di buono c'è nei due capitoli precedenti pur mantenendone alcuni difetti, ma raggiunge comunque i suoi obiettivi, in primis quello di risvegliare il supereroe sopito che c'è in ognuno di noi.