Abbiamo visto il film di Heidi fatto dall’intelligenza artificiale: è inquietante
Ci sono le creature ibride e mostruose alla Hieronymus Bosch, i volti plastici che appaiono nei video di Aphex Twin, le sproporzioni di Yue Minjun e il contrasto infanzia-horror dei disegni di John Tenniel (ha illustrato il primo Alice nel Paese delle Meraviglie). Se non fosse un grande flop dell'intelligenza artificiale, il trailer di Heidi potrebbe essere scambiato per uno strano video di arte contemporanea: fa paura. Sotto la sigla scorrono immagini surreali. Mucche enormi gonfiate come palloncini a elio, sale cinematografiche buie con animali che fissano lo schermo, e il nonno di Heidi che allunga in modo irrealistico le sue labbra e bacia cani e pecore dai volti semi umani. A un certo punto sbuca anche una folla inferocita con i forconi in mano, e Heidi che corre in un prato verde mentre il suo volto si deforma in una maschera orrenda.
Il trailer generato con l'intelligenza artificiale è stato pubblicato da Patrick "Karpi" Karpiczenko, comico, autore e produttore cinematografico svizzero. Sopra al video ha scritto: "Ho chiesto a una IA di creare un trailer per un film su HEIDI e ora non dormirò mai più in vita mia". Non è la prima volta che i software sputano fuori qualcosa di inquietante. Ora, l'intelligenza artificiale non è una macchina che fabbrica incubi, e non ha un'estetica horror di riferimento. Genera immagini che ci turbano per un motivo semplicissimo: non ragiona come noi.
Se non riceve indicazioni molto dettagliate comincia a pescare dall'archivio di addestramento riferimenti che spesso accostati restituiscono un senso di inquietudine. Diciamo che va a tentativi partendo da una base. Prendiamo come riferimento proprio il video di Heidi. I topos del cartone animato ci sono tutti: la bambina, i prati, le mucche, il nonno, le montagne e le pecore. Eppure non basta, perché l'IA nel tentativo di assemblarli in un trailer sfocia in accostamenti surreali. Per noi un uomo che limona una mucca è strano. Per l'intelligenza artificiale sono solo due dati messi a sistema.
Oltre all'inquietudine di senso c'è l'estetica disturbante. Sin dall'inizio l'intelligenza artificiale ha avuto la tendenza a generare espressioni plastiche, esagerate. Visi simili a maschere greche con la pelle tiratissima che svuota i volti. Ora, nelle immagini statiche è migliorata, nei video, come dimostra il trailer di Heidi arranca ancora. E così la bocca di Heidi diventa un cratere che erode le guance e i suoi occhi incavati sprofondano nel cranio.
L'intelligenza artificiale ha ancora bisogno dell'uomo
C'è anche l'altro lato di questa centrifuga inquietante di immagini. Il trailer dimostra infatti che l'intelligenza artificiale ha ancora bisogno di tempo per funzionare bene senza la supervisione umana. A partire dalle scritte, il grande punto debole dell'IA. E infatti appare a inizio video il titolo, dovrebbe essere Heidi e invece appare HcrlIc e alla fine invece di The End, appare The Thd. Non solo, come dicevamo l'intelligenza artificiale ha un suo linguaggio. Quando interagiamo con i software non possiamo semplicemente elencare una lista di oggetti, altrimenti genera elementi scomposti, bisogna conoscere il gergo fotografico e tecnico. Saper creare i prompt giusti potrebbe diventare una nuova disciplina da integrare per un regista, per esempio, che vuole sfruttare l'IA come aiutante.
I commenti degli utenti
Il trailer intitolato "Heidi is cursed" è stato generato con l'app AI "Gen-2" di Runway Research, come ha spiegato Karpiczenko. Sotto il video gli utenti hanno commentato scrivendo: "È come quando ti addormenti davanti alla TV e i tuoi sogni seguono quello che c'è in onda". C'è anche chi riformula la storia a partire dalle immagini. "Tutto era tranquillo nel villaggio alpino di Dörfli, fino all'arrivo di una giovane ragazza, gli abitanti scoprono poco dopo il suo oscuro segreto: Heidi è posseduta da un demone! Vagando per le montagne cantando il suo canto di sirena, infetta prima gli animali e poi gli abitanti del villaggio, provocando un'esplosione demoniaca di proporzioni epiche! Non perderti HEIDI!".
Diversi utenti hanno anche apprezzato l'approccio metatestuale del video: "Quello che trovo stranamente affascinante è il modo in cui l'IA ha inventato quel meta-concetto di animali in un cinema che guardano il trailer. In realtà è un po' inquietante". In realtà l'IA le mucche con i volti semi umani sedute di fronte allo schermo non sono frutto di un retropensiero artificiale per ribaltare i ruoli alla fine del video, si tratta di un semplice errore del software.