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Abbiamo visto cosa c’è davvero nell’archivio sugli Ufo diffuso dal Pentagono

Il portale aaro.mil raccoglie tutte le segnalazioni sugli Uap, il nome che oggi si usa per Ufo, raccolte dai militari degli Stati Uniti. Tra i video che sono stati pubblicati solo uno è ancora avvolto da un velo di mistero. Ne abbiamo parlato con Giuseppe Stilo del Cicap.
Intervista a Giuseppe Stilo
Membro del Cicap, il Comitato italiano per il controllo delle affermazioni sulle pseudoscienze
A cura di Valerio Berra
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Ve lo diciamo subito: non è l’hangar di Men in Black. Nelle ultime settimane il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha aperto un portale in cui vengono raccolti e caricati i video degli avvistamenti degli Ufo registrati dai militari. Lo trovate all’indirizzo aaro.mil. Per scrupolo ricordiamo che ora la definizione di Ufo (Unidentified flying object) è stata sostituita da quella di Uap (Unidentified Aerial Phenomenon). Per capire cosa c’è davvero fra questi video abbiamo parlato con Giuseppe Stilo del Cicap, il Comitato italiano per il controllo delle affermazioni sulle pseudoscienze.

La premessa è che questo portale è solo una parte di un’attività molto più complessa dell'Anomaly Resolution Office (AARO), un ufficio guidato dal fisico Sean Kirkpatrick che si occupa di verificare la sicurezza dello spazio aereo degli Stati Uniti in base alle segnalazioni dei militari. Non è esattamente il club della caccia agli alieni.

Perché gli Stati Uniti hanno deciso di aprire questo portale?

“Questo portale riprende dopo tanti anni un’attività che i militari degli Stati Uniti avevano già fatto. Tra gli anni '50 e gli anni '60 era nota come progetto Blue Book. Allora si trattava di una raccolta di avvistamenti fatti da tutta la popolazione. Ai tempi del progetto Blue Book l’esercito aveva concluso che in mezzo a questa massa di avvistamenti non c’era nulla di importante”.

Negli ultimi mesi sembra che gli Stati Uniti abbiano un atteggiamento diverso verso gli Ufo.

“Oggi quello che è cambiato è l’atteggiamento verso chi fa queste segnalazioni. I militari americani vengono invitati a farsi avanti senza problemi e a raccontare se hanno visto cose strane. La caratteristica fondamentale di questo sito è che non è rivolto a tutta la popolazione. Non tutti possono inviare segnalazioni. È rivolto solo ai membri delle forze armate“.

Che materiali sono pubblicati dentro il portale?

“Al momento hanno inserito otto video. Non sono tutti delle novità assolute. Si tratta di video realizzati da aerei militari in volo. Tre sono già stati spiegati, è stato chiarito che gli oggetti ripresi erano aerei in lontananza e che alcuni effetti ottici erano legati solo a dei problemi di compressione del video. Alla fine c’è solo un video il cui contenuto resta ancora non identificato”.

AARO.MIL | Alcuni dei video pubblicati sul portale AARO
AARO.MIL | Alcuni dei video pubblicati sul portale AARO

Quale è stata la reazione dei complottisti?

“Questo è un sito molto serio di un progetto molto serio. Le frange più estremiste dell’ufologia lo stanno accusando già di tenere nascoste delle cose. E questo è uno schema tipico del cospirazionismo: puoi declassificare quanto vuoi ma ti accuseranno sempre di tenere nascosto del materiale”.

Negli Stati Uniti sembra che si stia parlando sempre più di alieni. Come mai?

“Si è creata una piccola lobby convintissima che la Terra è stata visitata dagli alieni. Hanno agganciato dei politici che credono in questa teoria e hanno chiamato a testimoniare David Grusch, un ex militare che ha raccontato cose incredibili. È come se in Italia due deputati organizzassero un congresso di negazionisti contro il Covid”.

Stiamo parlando delle deposizioni sulle tracce biologiche e sulle navi aliene trovare sulla Terra?

“David Grusch ha raccontato che il governo è in possesso di tracce biologiche. Ma queste sono teorie che vanno avanti da decenni. Ha tirato fuori anche una storia secondo cui il primo Ufo sarebbe arrivato in Italia nel 1933. Durante la Seconda Guerra Mondiale è stato recuperato dagli alleati e poi portato negli Stati Uniti. Sono solo sciocchezze che fanno cadere le braccia”.

È possibile che queste teorie del complotto entrino anche nella politica italiana?

“È difficile dire se questo genere di teorie del complotto arriveranno anche nella politica italiana. Ormai tutte le porte sono aperte, tutte le dighe si sono rotte. Oggi è improbabile, ma in futuro forse non mi stupirei sei nascesse una commissione di inchiesta sugli alieni anche in Italia”.

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