Abbiamo scritto una storia di Halloween con l’intelligenza artificiale, il finale ci ha spiazzati
“Un uomo la notte di Halloween irrompe in una vecchia casa a causa di un temporale. All'interno sente strane voci ed è attratto da un camino con la luce verde, suoni ululanti provenienti da quel camino. All'interno vede figure intrappolate in posizioni innaturali e strani animali che vagavano per la casa. Si spaventa…”
Questo incipit non è stato scritto da un essere umano. Abbiamo deciso di far raccontare una storia di Halloween all'intelligenza artificiale. Il risultato è stato un testo abbastanza coerente, a tratti sbilenco, a suo modo incalzante, e con un finale insospettabile.
Tutto inizia con Copy.ai, un software che usa l’IA per generare testi. Premessa. L'intelligenza artificiale che abbiamo usato non è in grado di creare una storia dal nulla, ma ha bisogno di input. Per questo abbiamo lavorato a tappe, per lasciare spazio all’IA e scrivere una storia “a quattro mani”.
Come ha fatto l'intelligenza artificiale a scrivere una storia?
Abbiamo suddiviso il testo in cinque paragrafi. È stata come una staffetta tra i nostri input e le soluzioni generate dall’IA. Per iniziare sono state scelte parole chiave che riconducessero ad Halloween: “Casa stregata, fantasmi, camino”, Copy.ai ha cominciato a elaborarle proponendoci quattro versioni che usavano le parole inserite ricombinandole in maniera differente, per tematiche e per stile (tra le opzioni c’era anche la descrizione di un videogioco e le istruzioni d’uso di un prodotto per pulire la casa).
Rimanendo sempre fedeli al principio di non contraddizione, abbiamo deciso di dare spazio all’IA e metterla alla prova. Proprio per questo abbiamo usato gli input generati autonomamente come gancio per iniziare ogni paragrafo. Quindi se l'IA aggiungeva un dettaglio noi lo usavamo come input per la continuazione della storia.
Per ogni versione era poi possibile creare delle varianti. Abbiamo provato. L’IA ha mantenuto una struttura molto simile aggiungendo dettagli o descrizioni. Per esempio “i fantasmi malvagi che sputano fuoco dai loro occhi”. Noi ci eravamo limitati a scrivere “fantasmi”. Che l'IA abbia letto Melville o la Storia infinita? Non è da escludere.
Errori, storture e sorprese dell'intelligenza artificiale
È anche capitato che andasse completamente fuori tema. Per capirci, a un certo punto ha cambiato ambientazione e personaggi. L’uomo protagonista della storia è diventato una bambina, non dentro una casa stregata, ma intrappolata in un bosco. Come è possibile? Le informazioni “extra”, sono recuperate dai testi online che sono stati utilizzati per addestrare gli algoritmi del programma. Una sorta di magazzino dove attingere informazioni, spunti e collegamenti attraverso il meccanismo delle parole chiave. Quindi, anche se l’IA di per sé non è creativa, ha comunque un margine compositivo che le permette o di andare fuori strada o aggiungere dettagli alla narrazione.
Il nostro obiettivo era addomesticare l’IA, lasciandole uno spazio di sperimentazione. Dai vuoti sono emerse anche riflessioni mal scritte ma a loro modo complesse, e immagini evocative distanti dai nostri input di testo, per esempio i fantasmi che vedono cose dai loro specchi che sono in un'altra dimensione (noi non c'entriamo nulla, tutta farina del suo sacco). Abbiamo anche deciso di lasciare intatte quelle storture di testo, come ripetizioni, consecutio temporum sbilenche, punteggiature fuori tempo, che in qualche modo rappresentano bene la ricostruzione di un testo da parte di una macchina, una specie di semantica a sé. Uno stile dell’IA.
Nel finale abbiamo mollato le redini, è tutto merito dell’intelligenza artificiale. Abbiamo solo digitato “la morale è…”, nessun complemento oggetto, quello l’avrebbe scelto l’IA. Il risultato sono state tre chiusure piuttosto diverse. Una di queste (quella che ci ha conquistato) ha una cattivissima ironia inconsapevole.
La storia di Halloween per fare paura (titolo dell'IA)
“Un uomo la notte di Halloween irrompe in una vecchia casa a causa di un temporale. All'interno sente strane voci ed è attratto da un camino con la luce verde, suoni ululanti provenienti da quel camino. All'interno vede figure intrappolate in posizioni innaturali e strani animali che vagavano per la casa. Si spaventa.
A un certo punto sente la voce di una ragazza dal camino. “I Fantasmi Guardiani si risveglieranno e dovrai liberarti dalla loro presa prima che sia troppo tardi. Devi essere in grado di ballare il tip tap meglio degli elefanti rinchiusi in soffitta, raccontare la storia dell'orrore più spaventosa e poi entrare nel camino verde senza bruciarti per raggiungere tutte le anime intrappolate”, dice. La ragazza lo avverte che può esserci salvezza, ma deve superare tutte le sfide per liberare ogni anima intrappolata nella notte di Halloween nel corso dei secoli, se non riesce può essere intrappolato anche lui. “È sempre una buona notte quando riesci a sconfiggere gli spiriti maligni e riuscire a liberare tutte le anime intrappolate. Se solo tu fossi abbastanza fortunato da imbatterti in una chiave magica che sembra una bussola, sarebbe ancora meglio”.
L'uomo inizia a vagare per la casa nascondendosi dai fantasmi malvagi che sputano fuoco dai loro occhi. Vede apparire una luce che lo guida davanti a una porta, la apre e trova la bussola luminosa. L'uomo continua a camminare e trova delle magiche scarpe da tip tap per affrontare gli elefanti nel soffitto, poi la bussola lo guida verso una grande libreria su uno scaffale speciale con un oscuro libro di storie dell'orrore, le legge tutte e sceglie quella più spaventosa. Dopo tutte le sfide va davanti al camino sperando che la voce della ragazza ritorni.
Nel frattempo sente urla ululanti gridare non troppo lontane. “E ragazzo! Oh ragazzo! Abbiamo qualcosa di speciale in serbo per te! Pronto?! Ci sei?" Le voci diventano sempre più forti, sempre più vicine. “Ti sei trovato in un vecchio camino una stufa che non può essere spiegata dalla scienza”. Vuole scappare di fantasmi spaventosi.
Chiede aiuto e poi la ragazza del camino gli risponde: “Devi essere coraggioso perché se esci dalla stanza, anche se scappi, alcuni fantasmi rimarranno sempre con te.” I fantasmi malvagi sono sempre più vicini. “L'unico modo per non scottarsi è entrare senza aver paura”. L'uomo ce l'ha ma non sa cosa fare, quindi si toglie la giacca, la giacca. I fantasmi sono vicini: lo vedono attraverso i loro specchi in un'altra dimensione.
Sta per scoccare anche la mezzanotte. La ragazza dice "Oh no, ora saremo intrappolati per sempre" e gradualmente attenua la sua luce. L’uomo si butta nel fuoco per salvarla e in quel momento tutte le persone intrappolate escono dalle fiamme verdi e iniziano a combattere con i fantasmi fino all'alba. Riescono a cacciarli per sempre. Alla fine qualcuno si è fatto male ma stanno tutti bene.
La morale di questa storia è fare attenzione in questo periodo dell'anno in cui appaiono fantasmi, streghe e folletti e cercano di portarci via la nostra felicità. Non preoccuparti però, possiamo respingerli!
La morale di questa storia è tieni i tuoi amici vicini e i tuoi nemici più vicini!
La morale di questa storia è che tutti dovrebbero essere cattivi l'uno con l'altro."
Tutte le immagini sono state create con l'intelligenza artificiale Dall-E.