Abbiamo chiesto all’intelligenza artificiale di immaginare il futuro della Terra, non è andata bene
Abbiamo quasi mandato in tilt l’intelligenza artificiale generativa mettendola di fronte a uno dei drammi dell’umanità: la siccità. D’altronde come può un software immaginare una cascata senza acqua? È un paradosso che non funziona, almeno non per l’IA che segue la ferrea logica delle macchine che respingono con forza le contraddizioni.
Dopo aver aperto Midjourney abbiamo chiesto all’intelligenza artificiale di immaginare le conseguenze della siccità: il Colosseo in mezzo al deserto, Firenze avvolta da una tempesta di sabbia, Venezia sommersa. Alcune sono probabili, altre meno, d’altronde l’IA ha attinto all’immaginario distopico che vede il mondo accartocciato sotto cenere e polvere. Ma, alla fine, il software, non si è allontanato così tanto dalle previsioni degli ultimi rapporti sul clima. I dati del bollettino sul clima pubblicato nel 2023 da Copernicus, il programma europeo per il monitoraggio dei cambiamenti climatici, mettono in numeri uno scenario preoccupante.
Il test con Midjourney
Abbiamo aperto Midjourney, per vedere come avrebbe prodotto le immagini post apocalittiche legate alle siccità. I primi tentativi non hanno funzionato. Quando per esempio abbiamo chiesto all'IA di rappresentare delle secche nelle cascate, o un ghiacciaio prosciugato, è andata in tilt perché non riusciva a sintetizzare due notizie in contrasto. La cascata è fatta d'acqua, se avessimo voluto “vederla” prosciugata avremmo dovuto inserire come prompt qualcosa del genere: “Canyon di terra, con strapiombo sulla sabbia”. Ma non volendo forzare le macchine siamo andati oltre.
Abbiamo chiesto all’IA di immaginare uno dei rischi reali del riscaldamento globale che ha già generato allerte: Venezia sommersa. Qui si è scatenata, alcune immagini sono risultate realistiche altre invece presentavano una basilica di San Marco con troppe cupole, una laguna popolata da sirene, e gondolieri in canotto con cappelli da ortodossi. Anche questo è il bello dell’intelligenza artificiale generativa. Come sempre non è stato un buona la prima, ma dopo alcune correzioni siamo riusciti a far produrre immagini realistiche. Almeno all’apparenza. Ora, è difficile che il Colosseo si trasformi in una rovina che affonda in dune di sabbia, almeno nel breve periodo.
I dati sulla siccità del 2023
Febbraio ha registrato una temperatura di 0,29 gradi. Ha fatto particolarmente caldo nel nord della Norvegia e della Svezia e nella regione delle Svalbard, e in generale l'ultimo inverno è stato il secondo più caldo mai registrato in Europa. Il primato rimane quello di dicembre 2019 e febbraio 2020.
Copernicus ha spiegato che “la maggior parte dell’Europa occidentale e meridionale ha registrato condizioni più secche rispetto alla media”, soprattutto in Spagna, Turchia, Grecia e Regno Unito e Italia. Non solo, l'umidità superficiale del suolo europeo è stata la seconda più bassa dell'ultimo mezzo secolo. I fiumi hanno sofferto la carenza di precipitazioni, si pensi alla situazione drammatica del Po, e il 63% dei corsi d'acqua ha avuto una portata inferiore rispetto alla media storica. La carenza d’acqua si è poi riversata anche sul rischio incendi, anche le condizioni di pericolo hanno superato la media nel 2022 e le emissioni dovute ai roghi hanno avuto un picco significativo a luglio.