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A rischio la produzione di iPhone in Cina: le restrizioni anti-Covid rallentano l’assemblaggio

Le nuove limitazioni, racchiuse nel programma governativo “Zero Covid”, hanno messo in enorme difficoltà il più grande stabilimento di assemblaggio di iPhone del mondo, sito nell’area della città di Zhengzhou.
A cura di Lorena Rao
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La Cina continua ad essere in difficoltà a causa del Covid-19. Giovedì scorso il governo ha dichiarato 29.411 nuovi casi, concentrati principalmente nella zona di Shangai. Al di là della salute dei cittadini, a risentirne è anche l'assemblaggio e la produzione di prodotti tecnologi, in particolare modo di iPhone. Le nuove limitazioni attuate per contenere la diffusione del virus, racchiuse nel programma governativo "Zero Covid", hanno messo in enorme difficoltà il più grande stabilimento di assemblaggio di iPhone del mondo, sito nell'area della città di Zhengzhou, nella provincia di Henan.
Lo stabilimento in questione è della Foxconn, azienda taiwanese molto importante per la produzione dei colossi della Silicon Valley, come Apple. Da giorni, il personale dello stabilimento è sottoposto a tamponi molecolari, come afferma il South China Morning Post.

Già a marzo scorso, Foxconn ha dovuto sospendere per quattordici giorni la produzione di dispositivi Apple, Samsung, Hauwei, SZ DJI e Tencent presso lo stabilimento di Shenzen. "L'operatività di Foxconn a Shenzhen, in Cina, è stata sospesa dal 14 marzo in poi in conformità con la nuova politica COVID-19 del governo locale" affermava l'azienda il mese scorso. Quello di Shenzen è il secondo centro cinese di produzione per Foxconn dopo Zhengzhou che, oltre a essere il più grande al mondo per gli iPhone, ospita al suo interno i laboratori dove vengono sviluppati i prototipi dei dispositivi.

Al momento, la produzione a Shenzen è stata ripristinata dopo due settimane di stop, tuttavia la situazione vigente a Zhengzhou rischia comunque di compromettere la filiera produttiva cinese. Né Foxconn né Apple hanno commentato la restrizioni volute dal governo cinese per tutelare i suoi cittadini, ma è facile presupporre delle complicanze: già il mese scorso si ipotizzava un rinvio delle spedizioni del nuovo Mac Studio, il computer di Apple pensato per i creativi e per gli studi di produzione, il cui lancio è previsto nel 2022.

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