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A causa di un bug di Ticketmaster i biglietti di Taylor Swift ora costano fino a 28.000 dollari

Il server è andato in down e a guadagnarci è stato il mercato del secondary ticket che ha gonfiato i prezzi dei biglietti del nuovo tour Eras.
A cura di Elisabetta Rosso
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Martedì 15 novembre Ticketmaster è crollato. Milioni di richieste per acquistare i biglietti del nuovo tour di Taylor Swift hanno mandato in tilt il sistema. Passato un giorno e sul web sono spuntati i siti di rivendita, i mostri neri del mercato della musica live che ora metto in palio biglietti a 42.000 dollari dollari australiani, con il cambio attuale equivalgono a circa 28.000 dollari americani.

I pass per i concerti dovevano essere assegnati solo a fan verificati, un escamotage di Ticketmaster per aggirare il secondary ticket. Il meccanismo non ha funzionato, il server si è bloccato e il piano è andato in fumo. E infatti su StubHub, il più grande sito di compravendita di biglietti online, sono stati messi in vendita i pass per il concerto in Florida che si terrà ad aprile 2023.

Il rincaro arriva su dei prezzi che già non erano esattamente alla portata di tutti. I biglietti di "Eras", il tour di 52 date che porterà il nuovo album Midnight da un capo all’altro degli Stati Uniti, costavano (senza rincari) tra i 49 e i 450 dollari, i pacchetti Vip partivano da 199 e toccavano un massimo di 899.

Cosa è successo a Ticketmaster

"Stiamo lavorando per risolvere il problema il prima possibile", ha postato il servizio clienti di Ticketmaster parlando di "una domanda storicamente senza precedenti di milioni di persone che cercavano di comprare biglietti per il tour di Taylor Swift del 2023″. Centinaia di migliaia di biglietti erano già stati venduti: "Se li avete siete a posto. Se siete in coda abbiate pazienza. Le code si muovono e stiamo lavorando per soddisfare i fan il più presto possibile", ha scritto Ticketmaster su Twitter.

I fan si sono riversati sui social, molti temono di non riuscire più a comprare i biglietti per il tour. Sui loro schermi, al momento dell'acquisto, infatti è apparso questo messaggio "Siamo spiacenti! Qualcosa è andato storto da parte nostra e dobbiamo ricominciare da capo. Le cose rotte sono una seccatura.” Quando il giorno dopo hanno provato a comprare i biglietti si sono trovati di fronte a cifre gonfiate a tre zeri, ed è scoppiata l’isteria di massa. Diversi fan hanno persino chiesto il giorno libero dal lavoro per poter acquistare i ticket.

Il problema del monopolio che torna a galla

La fusione nel 2010 tra Live Nation e Ticketmaster è stata ampiamente criticata. Il caso Swift è diventato il pretesto per mettere in luce ancora una volta il monopolio nell’industria dell’intrattenimento e diversi personaggi pubblici hanno voluto dire la loro. "Promemoria quotidiano che Ticketmaster è un monopolio", ha scrittola parlamentare di New York Alexandria Ocasio-Cortez in un Tweet. "La sua fusione con Live Nation non avrebbe mai dovuto essere approvata e hanno bisogno di essere controllati."

Anche il senatore Richard Blumenthal ha definito la vendita del tour di Swift "un perfetto esempio di come la fusione Live Nation/Ticketmaster danneggi i consumatori creando un quasi monopolio". Ha poi aggiunto: "Ho sollecitato a lungo il DOJ a indagare sullo stato della concorrenza nel settore dei biglietti. I consumatori meritano di meglio di questo comportamento da anti eroi."

Gli attivisti di "Break Up Ticketmaster" hanno accusato i giganti della vendita di biglietti online di aver abusato del loro potere di mercato. "Nonostante le promesse di una maggiore concorrenza e vantaggi per i consumatori, ora controllano il 70% del mercato dei biglietti primari e delle sedi di eventi dal vivo. Stanno aumentando i prezzi dei biglietti, addebitando tasse spazzatura e sfruttando artisti, locali indipendenti e fan. Il Dipartimento di Giustizia può annullare questa fusione e riportare la concorrenza nel settore".

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