Migliori umidificatori del 2025: classifica e guida all’acquisto
La nostra top 3:
Un umidificatore è un dispositivo che serve a migliorare la qualità dell'aria degli ambienti chiusi, come i nostri appartamenti, e a riequilibrare la percentuale di umidità che dovrebbe esserci in casa. L'utilizzo di sistemi di condizionamento, soprattutto in inverno, riducono la percentuale di umidità presente nell'aria rendendo gli ambienti secchi e poco salubri. Gli umidificatori garantiscono il giusto tasso di umidità evitando così che un'aria troppo secca causi raffreddori e problematiche di natura respiratoria. In questa guida vedremo a cosa serve un umidificatore, come funziona e come scegliere il modello migliore per le proprie esigenze tra i tanti umidificatori in commercio.
1. Philips HU2716/10
Il migliore a evaporazione
Consigliato a chi cerca un umidificatore: potente; facile da gestire; efficiente
Durata massima d'erogazione: 9 ore
Metratura ambienti: 32 metri quadri
Pro: la tecnologia nanocloud aiuta a eliminare la quasi totalità dei batteri presenti nell'aria, garantendo prestazioni migliori di un normale umidificatore
Contro: rispetto agli altri umidificatori, ha un prezzo più alto, giustificato dalla tecnologia che lo compone
Un umidificatore a evaporazione ha un funzionamento molto semplice: dispone di una ventola che attrae l'aria, la spinge verso un filtro a nido d'ape e rimanda indietro un'aria più pulita, privata sia di batteri e smog che di vapore acqueo. Il top di gamma di questa tipologia è il Philips HU2716/10, un modello realizzato con tecnologia nanocloud e in grado di rimuovere quasi tutti i batteri nell'aria. Il serbatoio può contenere fino a 2 litri d'acqua e tra le funzioni principali c'è il timer, che assicura lo spegnimento automatico del dispositivo dopo 1, 4 o 8 ore.
Altre soluzioni consigliate di umidificatori a evaporazione:
2. ARDES AR820
Il migliore a caldo
Consigliato a chi cerca un umidificatore: leggero; con spegnimento automatico; portatile
Durata massima d'erogazione: 8 ore
Metratura ambienti: 60 metri quadri
Pro: essendo facile da trasportare, può essere trasportato ovunque, anche in ufficio
Contro: si tratta di un dispositivo semplice, su cui nessun ha esposto lamentele
Un umidificatore a caldo ha un funzionamento elementare: gli elettrodi immersi nella tanica del serbatoio vengono scaldati al passaggio dell'elettricità, l'acqua bolle e il vapore acqueo che si crea si disperde nell'aria. L'Ardes AR820 è uno tra i modelli più semplici in vendita; è economico, leggero e facile da trasportare. A dispetto delle dimensioni, è un dispositivo di media potenza, che agisce in maniera efficace su ambienti medio-grandi. Lavora con una potenza di 400 watt e un serbatoio da 2 litri.
Altre soluzioni consigliate di umidificatori a caldo:
3. Cecotec 05282
Il migliore a ultrasuoni
Consigliato a chi cerca un umidificatore: di design; programmabile; con piedini antiscivolo
Durata massima d'erogazione: 10 ore
Metratura ambienti: 15 metri quadri
Pro: ha anche funzione di aromaterapia, gestibile con sette diversi colori, ed è molto silenzioso
Contro: sebbene sia in plastica e non in metallo, è di buona fattura e resistente
Gli umidificatori a ultrasuoni sono certamente quelli più tecnologici e funzionali in vendita al momento. Il dispositivo emette degli ultrasuoni verso la superficie dell'acqua, che viene nebulizzata. Tra gli umidificatori di questo tipo, uno dei migliori è il Cecotec 05282. Si tratta di un dispositivo con effetto legno molto elegante. Molto versatile, può essere utilizzato anche per l'aromaterapia, scegliendo tra sette colori diversi e aumentandone e diminuendole l'intensità all'occorrenza.
Altre soluzioni consigliate di umidificatori a ultrasuoni:
A cosa serve e come funziona un umidificatore
Abbiamo già detto che un umidificatore risulta utile quando abbiamo bisogno di migliorare i livelli di umidità in un determinato ambiente, che sia la propria abitazione o anche l'ufficio. Il tasso di umidità interno dovrebbe essere tra il 40% e il 60%, molto dipende dalla grandezza dell'ambiente e dalla sua temperatura interna. In particolare, l'umidificatore può essere un buon acquisto per chi ha in casa dei bambini che risentono maggiormente di un clima troppo secco.
Il funzionamento di un umidificatore è molto semplice. Basta introdurre l'acqua, in aggiunta a qualche goccia di olio essenziale se si preferisce, all'interno del serbatoio del dispositivo e scegliere le impostazioni preferite. Da quel momento, l'umidificatore farà tutto da solo, garantendovi una stanza con aria sana e salutare.
In base al tipo di dispositivo che si acquisterà, potremmo avere un umidificatore che nebulizza tramite ebollizione, quindi a caldo, tramite ultrasuoni o vaporizzazione, quindi a freddo. Ognuna di queste tipologie di funzionamento ha vantaggi e svantaggi da valutare in base alle proprie esigenze.
Come scegliere un buon umidificatore
Per acquistare un buon umidificatore è importante valutare una serie di fattore e relativi pro e contro. La scelta più importante riguarda soprattutto la tipologia di funzionamento ma non vanno sottovalutate la grandezza del serbatoio e la presenza di funzionalità aggiuntive come il timer, lo spegnimento automatico e il numero di erogatori.
Tipi di umidificatori
In commercio esistono tre tipologie di umidificatori: ad evaporazione, ad ultrasuoni e umidificatori ad ebollizione.
Gli umidificatori ad evaporazione funzionano tramite una ventola che risucchia l'aria dall'ambiente circostante e la filtra. Creano un vapore freddo ed hanno dei consumi quasi inesistenti ma, in genere, hanno dimensioni più importanti e necessitano di una regolare manutenzione dei filtri.
Gli umidificatori a ultrasuoni, come gli umidificatori ad evaporazione, funzionano a freddo e sono sicuramente la tipologia più diffusa. Il vapore acqueo viene prodotto tramite un dispositivo che, attraverso onde sonore ad alta frequenza, nebulizza l'aria trasformandola in particelle piccolissime. Questa tipologia di umidificatori ha notevoli vantaggi: il vapore acqueo prodotto risulta a temperatura ambiente, quindi è possibile posizionarlo anche nella camera dei bambini senza il rischio che possano scottarsi. Il vapore freddo crea meno condensa e, di conseguenza, i residui calcarei che si depositeranno sui mobili saranno notevolmente inferiori. Anche i consumi sono abbastanza contenuti. L'unico svantaggio può essere rappresentato proprio dagli ultrasuoni che potrebbero disturbare il sonno se non particolarmente silenziosi.
Gli umidificatori ad ebollizione, detti anche umidificatori a caldo, funzionano tramite degli elettrodi che riscaldano l'acqua presente nel serbatoio, portandola ad ebollizione. Il vapore prodotto è, dunque, un vapore caldo che potrebbe rappresentare un potenziale pericolo per i bambini. Inoltre, gli umidificatori ad ebollizione producono tanta condensa ed hanno bisogno di una manutenzione più attenta in quanto formano facilmente calcare. Un altro svantaggio riguarda gli elettrodi che una volta usurati devono necessariamente essere sostituiti. Anche i consumi rappresentano un punto a sfavore di questa tipologia di umidificatore in quanto risultano più alti rispetto a quelli a ultrasuoni e ad evaporazione.
Un'altra tipologia di umidificatore, molto utilizzata in passato ed oggi decisamente di meno, sono gli umidificatori da termosifone. Si tratta di piccoli oggetti in ceramica che si appoggiano, o appendono, sui radiatori di casa e che sfruttano il calore del termosifone per produrre vapore. Sebbene si tratti di un umidificatore quasi a costo zero, sono considerati poco utili in quanto non garantiscono un ottimale controllo dei tassi di umidità immessi nell'ambiente e, per funzionare, è necessario che il calorifero sia acceso.
Dimensioni della stanza e capacità di umidificazione
La scelta dell'umidificatore deve essere fatta tenendo in considerazione le dimensioni dell'ambiente che abbiamo bisogno di umidificare. Più grande sarà la stanza, maggiore dovrà essere la capacità di umidificazione del dispositivo, ovvero la quantità massima di vapore, misurata in ml/h, che l'umidificatore è in grado di immettere nell'ambiente. Un umidificatore con un'emissione intorno ai 200 ml/h è più adatto a stanze piccole mentre per ambienti di dimensioni più considerevoli, sono da preferire modelli con un capacità di almeno 400 ml/h.
Autonomia
L'autonomia di un umidificatore dipende dalla capienza del serbatoio. Più quantità di acqua sarà in grado di ospitare il serbatoio, più lunga sarà la durata di erogazione del vapore. I serbatoio con una capacità superiore ai 3 litri, riescono a garantire un'autonomia anche di 15 ore, molto dipende anche dalla quantità di vapore che viene emesso. Anche l'autonomia di erogazione va valutata in relazione alla grandezza dell'ambiente: una stanza grande avrà bisogno di più tempo per raggiungere i livelli ottimali di umidità quindi sarà necessario acquistare un umidificatore abbastanza capiente. Al contrario, se il dispositivo sarà destinato principalmente a stanze dalle dimensioni più contenute, si potrà optare anche per un modello con serbatoio più piccolo.
Potenza e consumi
Altro fattore da considerare è la potenza, direttamente legata alla forza di erogazione dell'umidificatore e ai suoi consumi. Un umidificatore a freddo ha consumi nettamente inferiori rispetto ad un dispositivo con funzionamento a caldo. Anche le dimensioni possono incidere sulla potenza: un modello più grande avrà bisogno di più potenza per funzionare efficientemente e, di conseguenza, avrà anche consumi maggiori rispetto ad un dispositivo più piccolo.
Funzionalità
I modelli di umidificatori in commercio possono essere dotati di funzionalità aggiuntive che migliorare la praticità d'uso del dispositivo. In fase di acquisto, dunque, valutare la presenza o meno di tali funzionalità può aiutare ad orientarsi nella scelta del modello migliore per le proprie esigenze. Tra le funzionalità di cui in umidificatore può essere dotato ci sono:
- il timer di funzionamento che permette di impostare un tempo di funzionamento preciso, di modo che l'umidificatore resti acceso solo il tempo necessario;
- sistema di regolazione dell'emissione per ridurre o aumentare il getto di vapore. In genere gli umidificatori possono essere dotati di diversi livelli di intensità, basso, medio o alto, tra i quali possiamo scegliere in base alle nostre necessità;
- regolazione del tasso di umidità: gli umidificatori di fascia alta possono essere dotati di un igrometro integrato in grado di misurare l'umidità dell'ambiente e regolare automaticamente il loro funzionamento per garantire un livello ottimale di umidità;
- lo spegnimento automatico quando il serbatoio è vuoto
- la modalità notturna, che permette di utilizzare il dispositivo anche di notte, regolandone rumori e livelli di emissione del vapore;
- la diffusione degli aromi, alcuni umidificatori possono essere dotati di un'apposita vaschetta dove è possibile aggiungere qualche goccia di olio che si diffondono nell'aria insieme al vapore;
- il numero di erogatori, che possono variare da 1 a 3. Il numero di erogatori consigliati è legato alla grandezza della stanza a cui il dispositivo è destinato.
Manutenzione
In base al tipo di modello scelto, ogni umidificatore avrà bisogno di una manutenzione specifica per garantirne un corretto funzionamento ed una durata nel tempo. Il serbatoio deve essere pulito con una certa regolarità per evitare la formazione di batteri, muffe o calcare. Per gli umidificatori a caldo, saranno necessarie operazioni di decalcificazione degli elettrodi e degli ugelli per evitare che il calcare ne comprometta il corretto funzionamento. In ogni caso, indipendentemente dal tipo di umidificatore che si acquista, è consigliato utilizzare l'acqua demineralizzata piuttosto che l'acqua del rubinetto. Per gli umidificatori a evaporazione, invece, sarà necessario cambiare regolarmente i filtri.
Qual è l'acqua giusta da inserire in un umidificatore?
L'acqua che si inserisce in un umidificatore deve essere demineralizzata. Per questo motivo, fortemente consigliata è l'acqua distillata, la stessa che si utilizza nel ferro da stiro. Questo perché l'acqua del rubinetto e/o quella potabile è ricca di sali minerali e altre sostanze che non permetterebbero al dispositivo di funzionare a dovere e di rendere l'aria il più salubre possibile.
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