Migliori giochi PS5: la classifica dei migliori titoli single player, multiplayer e in uscita
La nostra top 15
La Playstation 5 è disponibile sul mercato da ormai tre anni e dispone di un parco titoli ampio e vario, capace di soddisfare ogni gusto o preferenza. I migliori giochi PS5, dunque, non sono più un miraggio a cui andare incontro, aspettando di superare i periodi burrascosi che hanno invece accompagnato il lancio della console Sony, bensì sono finalmente qui, disponibili per tutti, e non resta altro da fare che scoprirli.
Fedeli al loro know-how in termini di sviluppo, i Playstation Studios continuano imperterriti nella produzione di giochi in esclusiva ad alto budget (in gergo, titoli AAA) votati all'avventura single player, con forte impronta narrativa dal taglio altamente cinematografico e con un gameplay curato nei minimi dettagli.
Ciò detto, non mancano titoli pensati per il multiplayer e la cooperazione, titoli gratis a cui approcciarsi (sviluppati secondo il comune modello Free-to-Play) e titoli indie di prima qualità, spesse volte basati su idee e concept particolarmente originali e brillanti, e che costituiscono un'alternativa di prim'ordine alle grandi produzioni del mercato videoludico.
Nella classifica dei migliori giochi PS5 che abbiamo pensato di proporvi troverete titoli di ogni fattispecie, che non soltanto rientrano nelle tipologie di videogame sopracitate, ma che hanno anche e soprattutto conquistato il grande pubblico (rientrando spesse volte nelle classifiche dei giochi più venduti), con l'aggiunta di alcuni interessanti titoli in uscita nelle prossime settimane che già stanno facendo parlare tanto di sé per l'incredibile qualità di cui sembrano caratterizzarsi, per un 2024 videoludico tutto da scoprire.
- 1Spider-Man 2 - Il miglior gioco d’avventura
- 2Gran Turismo 7 - Il miglior multiplayer
- 3The Last of Us Parte I - La migliore esclusiva
- 4Assassin’s Creed Mirage - Il miglior third-party
- 5God of War: Ragnarok - Il miglior seguito
- 6Hogwarts Legacy - Il migliore su licenza
- 7Horizon Forbidden West - Il miglior Open World
- 8Final Fantasy XVI - Il miglior Action
- 9Final Fantasy 7 Remake Intergrade - Il miglior JRPG
- 10Dredge - Il miglior Indie
- 11Ghost of Tsushima: Director’s Cut - Il migliore per ambientazione
- 12Stray - Il miglior gioco breve
- 13Dead Space Remake - Il miglior Horror
- 14Uncharted: L'Eredità dei ladri - La migliore raccolta
- 15Resident Evil 4 Remake - Il miglior remake
I migliori giochi PS5 del 2024
Dai titoli indie alle grandi produzioni esclusive o prodotte da terze parti, passando per giochi basati su licenze amate in tutto il mondo, titoli multiplayer e giochi free-to-play con grandi community di appassionati, i migliori giochi PS5 che abbiamo raccolto nella classifica che segue sono stati scelti per proporre ad ogni gamer un nuovo titolo a cui affezionarsi, a prescindere da gusti, budget e tempo a disposizione da dedicare ai videogame.
Spider-Man 2
Il miglior Action-Adventure
Consigliato a chi cerca un gioco: single player; su licenza; tripla A; open world.
Pro: il sistema di movimento e di combattimento rendono questo gioco la perfetta esperienza di immedesimazione nei panni dell'Uomo Ragno.
Contro: il gameplay non presenta particolari innovazioni rispetto ai capitoli precedenti, limando i difetti dei titoli che lo hanno preceduto e puntando alla massima qualità delle meccaniche tipiche della serie.
Genere: action-adventure; open world; single player.
Spider-Man 2, sviluppato da Insomniac Games, è un titolo in esclusiva PS5 che narra le vicende dei due arrampicamuri più famosi al mondo, Peter Parker e Miles Morales, ora impegnati ad affrontare alcuni tra i nemici storici dell'Uomo Ragno come Kraven il Cacciatore e Venom. Rispetto ai precedenti capitoli (Spider-Man e Spider-Man Miles Morales), questo titolo lanciato nel 2023 promette di sfruttare a pieno le caratteristiche tecniche della console Sony, garantendo un impatto grafico strabiliante e una fluidità eccellente sia in combattimento, la cui impostazione è basata sul celebre sistema free flow nato con la saga di Batman: Arkham, sia nel bel mezzo degli spostamenti, con un sistema di ondeggiamento con ragnatele, planate e "scivolate" rapidissime sulle distese d'acqua che circondano una New York virtuale assolutamente fedele alla controparte reale.
Un titolo irrinunciabile per gli affezionatissimi dell'amichevole (anzi, degli amichevoli) Spider-Man di quartiere, ed estremamente consigliato agli appassionati di giochi action con mappe open world, trame avvincenti e tante attività secondarie da svolgere.
Gran Turismo 7
Il miglior multiplayer
Consigliato a chi cerca un gioco: single player e multiplayer; tripla A; con un sistema di guida ormai iconico; con contenuti enciclopedici su automobili e case di produzione; con tante modalità di gioco; con modelli di auto che rasentano la perfezione.
Pro: che lo si giochi in solitaria o in multiplayer, Gran Turismo 7 si riconferma come una vera e propria bibbia per gli appassionati di automobilismo, con tanto di appositi hub virtuali in cui condividere la propria passione con il resto della community.
Contro: Gran Turismo viaggia da sempre sul filo del rasoio tra un modello di guida simulativo e un'impostazione prettamente arcade, ma questo incentiva tutti i giocatori – anche quelli meno avvezzi ai racing game – a provare a fare il proprio meglio in pista, senza preoccuparsi più del dovuto di tutti gli aspetti più tecnici legati alle condizioni dei circuiti e all'assetto dell'auto.
Genere: racing game; multiplayer; single player.
Punto di riferimento per tutti gli amanti dei racing game in casa Playstation, Gran Turismo 7 è l'ultimo capitolo della celebre saga di giochi di corse prodotta da Polyphony Digital. Il gioco si presenta come una vera e propria bibbia per appassionati di automobilismo e di corse su pista, con componenti di spessore sia per quanto concerne il single player che il multiplayer competitivo: per il primo, vi è la classica modalità carriera, attraverso cui approcciarsi ai diversi tipi di bolidi presenti nel gioco grazie alle numerose patenti da sbloccare e, in seguito, ai campionati appositi da affrontare; per il multiplayer, invece, vi sono le classiche corse singole e lobby ricche di opzioni per un'esperienza multigiocatore pienamente personalizzabile.
Torna, più ricca che mai, la possibilità di modificare e migliorare le vetture che sblocchiamo lungo la progressione del titolo, e si aggiunge all'esperienza anche un comodo e affascinante Hub, soprannominato Gt Café, in cui visionare gli spettacolari modelli delle auto (tutte sotto licenza) presenti in game, studiare la storia delle case automobilistiche più importanti e tenere nota dei numerosi obiettivi che il gioco propone e che di fatto aumentano una longevità già alle stelle.
The Last of Us Parte I
Il miglior single player
Consigliato a chi cerca un gioco: single player; tripla A; con storia intensa; graficamente bellissimo.
Pro: l'alta dose di spettacolarità, il gameplay immersivo e che suscita tensione, e il taglio cinematografico di una storia profondissima rendono questo titolo l'esclusiva di punta per PS5.
Contro: La riproposizione 1:1 dell'avventura originale pubblicata su PS3 potrebbe apparentemente non incentivare chi giocò il titolo all'epoca, ma il gameplay rinnovato ed il comparto tecnico all'avanguarda rendono giustizia a un titolo che riacquista fieramente una nuova giovinezza.
Genere: action-adventure; single player.
Complice il revamp dell'IP avuto grazie alla serie TV targata HBO, The Last of Us Parte I, il remake del titolo uscito su PS3 e ora rivisto in termini grafici e di meccaniche su PS5, è l'occasione perfetta per chiunque si sia appassionato da poco alle imprese di Joel ed Ellie, o anche per chi vuole riscoprire questa toccante storia con una nuova veste grafica ed un livello di immersione ben più profondo rispetto alla prima iterazione del 2013. L'avventura single player sviluppata da Naughty Dog in esclusiva per Playstation racconta dell'epopea di Joel, uomo burbero e sopraffatto dagli eventi della terribile epidemia che ha sopraffatto il mondo, che deve affrontare l'importante compito di scortare Ellie, una giovanissima pre-adolescente cresciuta in un mondo ormai stravolto, lì dove, forse, sarà possibile dare una nuova luce all'umanità.
Una storia intensa, quella di The Last of Us parte I, che saprà toccare il cuore di qualsiasi videogiocatore, e che ha preparato il terreno al capolavoro successivo uscito sul mercato nel 2020 per PS4 (e che proprio nel corso del 2024 si rifarà il look con una nuova versione PS5), ovverosia The Last of Us Parte II.
Assassin’s Creed Mirage
Il miglior third-party
Consigliato a chi cerca un gioco: single player; tripla A; open world; che ricalchi le origini della saga di Assassin's Creed.
Pro: l'intenzione di Ubisoft nel riproporre le meccaniche classiche della serie di appartenenza, ammodernate per l'occasione, susciterà senz'altro interesse in tutti i fan duri e puri di Assassin's Creed sin dalla prima ora di gioco.
Contro: il protagonista, Basim, non raggiunge il livello di iconicità dei grandi Altair ed Ezio Auditore, ma vince senz'altro per carisma e intensità della sua storia (e del contesto che lo riguarda) su molti dei protagonisti dei capitoli del corso attuale della serie.
Genere: action-adventure; single player; open world; con meccaniche stealth accentuate.
Dato il recente corso che la saga action–adventure di Assassin's Creed ha preso, stupisce non poco la scelta di Ubisoft di ritornare un po' a quelle che sono le origini del brand, seppur riviste in chiave moderna. Eppure, Assassin's Creed Mirage fa proprio questo: prendere una formula del passato e svecchiarla, facendo sentire a casa i giocatori della saga della prima ora, e accogliendo con grande sapienza i giocatori del nuovo corso.
In Mirage lo stealth torna ad essere un tratto principale, e le componenti da GDR che hanno caratterizzato i più recenti capitoli della saga si assottigliano notevolmente, lasciando spazio ad una trama interessante e più concisa, un sistema di combattimento che elimina (o comunque, ridimensiona sensibilmente) i problemi legati all'intelligenza artificiale dei nemici dei primi giochi e, infine, richiama il carisma dei grandi personaggi della saga grazie ad un protagonista, Basim, ben caratterizzato e che entrerà ben presto nelle simpatie di tutti i giocatori che si approcceranno ad Assassin's Creed Mirage. Un titolo, questo, che garantisce un tuffo nel passato di una saga che si è evoluta sensibilmente negli anni, rappresentando un vero e proprio unicum in quest'epoca moderna dei videogiochi.
God of War: Ragnarok
Il miglior seguito
Consigliato a chi cerca un gioco: single player; tripla A; adrenalinico; con storia intensa; graficamente bellissimo.
Pro: il secondo capitolo del nuovo corso della saga di God of War promette una trama al cardiopalma, con grande profondità dei personaggi e un gameplay fedele ai canoni di distruzione e potenza tipici della serie.
Contro: fortemente collegato al capitolo che procede, giocarlo senza aver recuperato la precedente avventura di Kratos può non essere la scelta più consigliabile. Ciò detto, dato il profondo interesse che suscita la macro-trama di queste avventure in qualunque giocatore, recuperare facilmente il primo capitolo e procedere poi con Ragnarok è più semplice (ed appagante) di quanto si pensi.
Genere: action-adventure; hack and slash; single player.
L'epopea di Kratos, il Fantasma di Sparta amato dai videogiocatori sin dall'epoca PS2, continua in questo nuovo capitolo per PS5 (e PS4, con versione apposita), in cui trovano continuazione le vicende narrate nel videogame del 2018, rinominato semplicemente come God of War, a simboleggiare un nuovo inizio per la saga. In God of War: Ragnarok, Kratos e il figlio Atreus esplorano il mondo nordico, con tutte le sue divinità, in una trama che promette adrenalina e profonda intensità emotiva, con un gameplay da action–adventure puro e la classica impostazione hack and slash della saga.
Gli elementi di progressione del personaggio sono stati sufficientemente ampliati rispetto al capitolo del 2018, con un discreto balzo in avanti in termini grafici. Nuove armi e curiose novità nelle meccaniche di combattimento, oltre ad un utilizzo più marcato del giovane Atreus, rendono questo capitolo dedicato al Ragnarok una perfetta evoluzione della nuova formula dei giochi targati Santa Monica Studios, seppur esso mantenga intatto un profondo sentore di familiarità col capitolo precedente.
Hogwarts Legacy
Il migliore su licenza
Consigliato a chi cerca un gioco: single player; su licenza; tripla A; open world; ricco di attività da svolgere e luoghi da esplorare.
Pro: Hogwarts Legacy è il prodotto perfetto per tutti gli amanti del mondo di Harry Potter, con un livello di sfida e una varietà di attività tali da incuriosire anche possibili utenti non particolarmente avvezzi al mondo del gaming.
Contro: la ripetitività può essere un fattore da tenere in considerazione, che sebbene sia giustificata da una longevità ottima del titolo, ha come vero elemento che la controbilancia l'immersione totale in un mondo, quello di Hogwarts e dintorni, che non smette mai di stupire lungo l'intera durata del gioco.
Genere: action-hadventure; sandbox; single player.
L'iterazione su licenza targata Avalanche Software si appropria di uno dei setting più amati globalmente da grandi e piccini: la Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Il gioco, dunque, attinge a piene mani dal mondo di Harry Potter, sebbene ambienti le vicende narrate circa un centinaio di anni prima dei fatti raccontati nei libri di J.K. Rowling. Il titolo si presenta come un action-adventure open world, in cui esplorare Hogwarts, Hogsmeade e altri luoghi cari a tutti i fan del giovane maghetto inglese, mentre si svolgono missioni principali di trama, attività secondarie, raccolta di oggetti collezionabili e si combatte a suon di magie (anche proibite!).
Il personaggio interpretato in game è un giovane studente, la cui casata – ve lo diciamo subito – sarà scelta in base ad un curioso test che il gioco propone, per capire le vostre attitudini e scoprire quale casata tra Grifondoro, Serpeverde, Tassorosso e Corvonero vi si addica di più. Il gioco, inoltre, include elementi di crafting, attraverso cui creare pozioni di qualsiasi tipo, e piccole attività da gestionale, permettendo di accudire creature magiche (alcune delle quali, per esempio, viste anche nella saga cinematografica di Animali Fantastici). Un'esperienza, quella di Hogwarts Legacy, adatta tanto ai giovanissimi quanto ad adulti di tutte le età, in grado di strizzare l'occhio anche a chi non è troppo avvezzo al mondo del gaming ma subisce il fascino del mondo immaginato dalla scrittrice inglese.
Horizon: Forbidden West
Il miglior Open World
Consigliato a chi cerca un gioco: single player; tripla A; open world; con grande varietà delle aree di gioco; graficamente bellissimo.
Pro: l'esplorazione di una mappa affascinante in ogni suo angolo, il combattimento fluido e rapidissimo e la sensazione di "caccia grossa" quando si affrontano le macchine senzienti (dalle fattezze tipicamente animalesche) fanno brillare questo titolo, rendendolo unico nel suo genere.
Contro: la trama si rivolge in particolar modo agli amanti dello sci-fi, ma il taglio cinematografico e la profondità dei personaggi – a partire dalla protagonista Aloy – rendono il prodotto accantivante per chiunque voglia un'esperienza in cui trama e gameplay hanno ugual peso e valore.
Genere: action-adventure; open world; single player.
Seguito diretto di Horizon: Zero Dawn, il nuovo capitolo sviluppato da Guerrilla Games riprende la storia di Aloy e del mondo infestato dalle macchine esattamente dal punto in cui li avevamo lasciati nel titolo del 2017, ampliando la narrazione e arricchendola di colpi di scena e momenti profondi ad alto impatto cinematografico, con un gameplay che riprende l'impostazione del primo gioco e aggiunge tutta una serie di nuove meccaniche sia per le fasi di combattimento che di esplorazione. Il risultato è uno degli open world più appaganti non solo del 2023, anno in cui Horizon Forbidden West è uscito, ma dell'intero catalogo PS5 e PS4 (che sfrutta al 100% le possibilità offerte proprio dalla console della scorsa generazione grazie ad una versione apposita ben ottimizzata).
Ricco di creature (o, per meglio dire, di macchine senzienti) da affrontare e/o domare, Horizon: Forbidden West promette tanta varietà di situazioni, approcci differenti ai vari scontri e sfide impegnative (se giocato alle difficoltà più alte), con meccaniche di progressione del personaggio ben definite e facilmente leggibili, che donano profondità al titolo ma non ne complicano il gameplay.
Final Fantasy XVI
Il miglior Action
Consigliato a chi cerca un gioco: single player; tripla A; adrenalinico; con storia intensa; graficamente bellissimo.
Pro: la trama matura, i personaggi maturi e un sistema di combattimento che attinge ai migliori titoli action rendono questo Final Fantasy un gioco dal valore produttivo semplicemente incredibile.
Contro: la mancanza di reali tratti da gioco di ruolo potrebbe indispettire i fan che al nome "Final Fantasy" associano un'esperienza da JRPG puro. Ciò detto, se si sceglie di superare questo primo, importante scoglio mentale, ci si ritroverà dinanzi un gioco action di prima categoria che, a suo modo, sa reincarnare perfettamente i principi cardine della saga a cui appartiene.
Genere: action-adventure; single player.
Final Fantasy XVI, pur distaccandosi in termini di gameplay da qualunque capitolo della saga che lo preceda, coglie in pieno lo spirito del brand e propone una storia d'impatto, ispirata ad opere mastodontiche come Game of Thrones, e personaggi di spessore che sanno conquistare l'affetto dei videogiocatori sin dalle prime battute di gioco. Il gameplay, punto centrale che differenzia il titolo da tutti gli altri Final Fantasy, è quello di un action puro, con risultati che richiamano vagamente gli stylish action come Devil May Cry (difatti non è un caso che sia stato Ryota Suzuki, designer di DMC 5, a progettare il combat system di FFXVI). La trama, assai matura e particolarmente indicata ad un pubblico adulto, narra di lotte tra regni e di differenze sociali tra umani e portatori, ovverosia coloro che dispongono di poteri elementali senza che sia necessario l'utilizzo dei potenti cristalli presenti in questo mondo fantasy.
Le componenti da JRPG (gioco di ruolo di stampo orientale) qui sono ridotte all'osso, ma ciò non deve scoraggiare gli irriducibili del vecchio corso di Final Fantasy, poiché una trama avvincente, un gameplay divertentissimo e ben bilanciato e personaggi carismatici saranno pronti ad attendere chiunque scelga di approcciarsi all'ultima iterazione della saga prodotta da Square Enix.
Final Fantasy 7 Remake Intergrade
Il miglior JRPG
Consigliato a chi cerca un gioco: single player; tripla A; con combattimento action ma fortemente strategico; con storia intensa; graficamente bellissimo.
Pro: Final Fantasy VII è, per molti, un capitolo intoccabile. Eppure, Square Enix è riuscita a dimostrare che modernizzare un titolo è possibile, magari trasformandolo, ma senza mancare mai di rispetto al materiale di partenza.
Contro: la divisione in tre parti dell'esperienza di Final Fantasy VII, di cui questo Remake Intergrade costituisce solo la prima, può indispettire chi teme un'eccessiva durata del tutto. Va detto, però, che la gestione delle porzioni di narrazione per questo primo capitolo del remake sono state selezionate intelligenti e, nel chiudersi, lasciano un senso di soddisfazione e, soprattutto, curiosità per quanto (e per come) verrà narrato nei prossimi titoli tutto ciò che manca ancora della storia.
Genere: JRPG; action-adventure; single player.
Final Fantasy 7 Remake Intergrade è il rifacimento in chiave action-adventure del titolo più celebre della saga, Final Fantasy VII. Nato come JRPG a turni, il remake cambia il suo gameplay trasformandolo in un action dalla forte componente strategica, in cui non conta solo quanto più abili si è nel padroneggiare i comandi di gioco rispetto all'AI dei nemici, bensì quanto si è reattivi alle diverse situazioni che i combattimenti propongono, con un utilizzo delle abilità, dei poteri e degli items sempre accorto e ben ragionato.
Un remake, dunque, che conserva lo spirito del titolo originale sebbene apparentemente ne stravolga l'impostazione ludica. Il sottotitolo Intergrade, inoltre, fa specificatamente riferimento all'edizione PS5 del gioco, comprensiva anche del DLC dedicato al personaggio Yuffie. Da sottolineare, infine, che il gioco è a tutti gli effetti una prima parte di tre, con il secondo capitolo – dal nome di Final Fantasy 7 Rebirth – in uscita il 29 febbraio 2024.
Dredge
Il miglior Indie
Consigliato a chi cerca un gioco: single player; indie; che suscita tensione; con ambientazioni fortemente ispirate; stilisticamente affascinante.
Pro: Dredge promette di coinvolgere qualunque giocatore ben disposto a scoprire una storia che dovrà ricostruirsi pian piano, pezzo dopo pezzo, messaggio dopo messaggio. Il senso di solitudine in mare aperto, di tranquillità durante il giorno e inquietudine nelle notti buie, rende Dredge un titolo che non ha praticamente rivali in ciò che fa.
Contro: a chi cerca azione e adrenalina, l'avvertimento è questo: Dredge è un'esperienza ben diversa, le cui condizioni vanno accettate sin da prima dell'acquisto, ma se si accetta di fare questo viaggio in mare col titolo di Black Salt Games, siamo certi che non vi pentirete di essere salpati.
Genere: horror; single player.
Sviluppato da Black Salt Games, il primo titolo indie della classifica è Dredge, un gioco dalla forte influenza lovecraftiana nel setting. Il gioco, infatti, come più volte ha fatto l'autore americano, approfondisce il tema delle oscurità marine, mettendoci nei panni di un pescatore che, con la sua piccola barca, esplora distese d'acqua via via sempre più ampie, giorno dopo giorno e, soprattutto, notte dopo notte. Il titolo ha una narrazione non lineare, basata sul dialogo coi personaggi e sul ritrovamento di messaggi o indicazioni man mano che si prosegue con le proprie esplorazioni.
La trama è intrigante, lo stile dei personaggi visivamente ispirato e il clima che si respira prevede una tensione sempre crescente che saprà incuriosire ed appassionare tutti i videogiocatori, ma in particolar modo quelli vicini ad una letteratura in cui l'orrore è anche e soprattutto nei dettagli che riusciamo a scovare e che, una volta appresi, restano come un tarlo fisso in mente.
Ghost of Tsushima: Director’s Cut
Il migliore per ambientazione
Consigliato a chi cerca un gioco: single player; tripla A; open world; con taglio cinematografico ispirato; che racconti la cultura giapponese; graficamente bellissimo.
Pro: delicato, adrenalinico, profondo, intenso in ogni sua attività: Ghost of Tsushima è, attualmente, il miglior modo per riscoprire un interessante spaccato della cultura nipponica se si è appassionati di videogiochi. Tutto ciò, divertendosi ed emozionandosi.
Contro: per tutti i cinefili lì fuori, la forte ispirazione che Ghost of Tsushima trae dalle opere di autori come Kurosawa renderà il titolo derivativo ai loro occhi, ma ciò non deve distrarre dal fatto che Ghost of Tsushima rappresenta alla perfezione l'incontro tra due dei più importanti e popolari medium artistici, facendoli combaciare con rispetto assoluto.
Genere: action-adventure; open world; single player; multiplayer.
Ghost of Tsushima fu una delle esclusive più apprezzate in epoca PS4, ma è con la sua versione PS5 e l'aggiunta dei contenuti di questa Director's Cut che il titolo è diventato un vero e proprio faro nel mondo del gaming degli ultimi anni. Il gioco, un action-adventure open world, tratta le vicende di Jin Sakai, ultimo samurai dell'isola di Tsushima, che affronta gli eventi della prima invasione mongola in Giappone. Lo stile del titolo richiama i grandi classici della narrazione nipponica, con forti riferimenti (ed una modalità grafica con color correction dedicata) alla filmografia di Akira Kurosawa, leggendario regista di lungometraggi come I sette samurai e La sfida del samurai.
In un perfetto connubio tra esplorazione e combattimento all'arma bianca, il combat system proposto in Ghost of Tsushima non spinge all'approccio aggressivo e sregolato, bensì ad un combattimento molto ritmato e ragionato in ogni suo affondo, spada alla mano; l'arco, i kunai, le bombe fumogene e gli altri gadget a disposizione del giocatore, poi, rendono ogni approccio a gruppi di nemici sempre diverso, incentivando ad una certa fantasia per la risoluzione di ciascun scontro.
Stilisticamente, il titolo brilla sotto ogni punto di vista: che si stia cavalcando il proprio fido destriero o assistendo ad una cutscene della trama, il gioco mantiene un taglio cinematografico invidiabile, risultando una delle produzioni più curate in tal senso tra tutto il catalogo di esclusive Playstation. Nella sua Director's Cut, il titolo eccelle anche per contenuti, grazie all'inclusione sia di opzioni grafiche e sonore aggiuntive, sia dell'espansione de L'isola di Iki, così come della modalità multiplayer rinominata Legends. Se si è appassionati di storia e si subisce il profondo fascino della cultura nipponica, Ghost of Tsushima è un must have assoluto.
Stray
Il miglior gioco breve
Consigliato a chi cerca un gioco: single player; indie; con ambientazioni che raccolgono tutto il meglio del genere cyberpunk; stilisticamente affascinante.
Pro: la direzione artistica curata in ogni dettaglio e l'intrattenimento generale dell'esperienza rendono Stray uno dei titoli indie più curiosi e persino rilassanti attualmente presenti sul mercato.
Contro: il livello di difficoltà dell'esperienza non è particolarmente alto, al punto da offrire raramente un vero e proprio senso di sfida. Questo, però, aumenta non poco l'accessibilità al titolo, che risulta così assolutamente perfetto per qualunque tipo di videogiocatore.
Genere: adventure; puzzle game; platform 2D; single player.
Stray è un interessante titolo indie che ci mette nei panni di un simpatico gatto in un mondo cyberpunk fortemente ispirato. Il gioco, sviluppato da Annapurna Interactive, presenta soluzioni di gameplay interessanti, che sfruttano a pieno l'essenza felina del protagonista, ma anche i suoi ovvi "limiti". Sì, perché se è vero che l'agilità del nostro avatar virtuale sarà impareggiabile, è altrettanto vero che il gatto rosso che guidiamo lungo l'avventura non ha di certo la possibilità di parlare, e questo comporterà soluzioni di interazione con i personaggi presenti originali e intrattenenti. Il gioco, la cui durata non supera la decina di ore, promette una direzione artistica di prim'ordine in un mondo in cui l'esplorazione prende a piene mani dai platform 2D con puzzle ambientali e in cui i combattimenti (o, più che altro, le sezioni in cui soprattutto ci difendiamo dai vari nemici robotici) funzionano bene, amalgamandosi a dovere col grande impianto narrativo del gioco.
Tra colpi di scena, pisolini e "chiacchiere" col robottino B-12, che ci accompagnerà per tutta l'avventura come fidato comprimario, Stray promette di divertire tanto quanto è in grado di intenerire, per un'esperienza che – pur non mettendo mai in difficoltà il giocatore – sa intrattenere al 100% lungo tutta la sua durata.
Dead Space Remake
Il miglior Horror
Consigliato a chi cerca un gioco: single player; tripla A; che suscita tensione e disgusto; con ambientazioni dark di grande atmosfera.
Pro: forse il miglior horror dell'epoca PS3, ora punta al titolo anche per la generazione PS5, posizionandosi sul trono grazie all'atmosfera tesa e cruenta che è in grado di riproporre e un gameplay che, al netto della tensione suscitata, è comunque divertente e soddisfacente.
Contro: Dead Space era già ben avanti rispetto ai competitor dei suoi anni, dunque questo remake potrebbe apparire non necessario a molti, ma attenzione, poiché le aggiunte di sezioni di gameplay e un miglioramento generale della reattività dei comandi e delle meccaniche stesse dimostrano esattamente il contrario, facendo risplendere un titolo che oggi, nuovamente, domina un'intera fetta del mercato videoludico.
Genere: avventura horror; single player.
Sì, è vero: nello spazio nessuno può sentirti urlare. Ecco perché devi cavartela da solo, e in un'epica avventura horror come quella di Dead Space, è meglio armarsi fino ai denti e prepararsi ad affrontare qualsiasi cosa ci sia là fuori.
Dead Space Remake è un prodotto del 2023 che ripropone con veste grafica migliorata e una serie di aggiunte in termini di gameplay l'omonimo capolavoro horror pubblicato nel 2008 da Electronic Arts. Il gioco riprende le vicende di un ingegnere minerario, Isaac Clarks, che approda coi suoi compagni sulla nave spaziale Ishimura, da cui il team riceve una chiamata. Qui, ad attendere Clarks e i membri del suo gruppo sarà soltanto morte e infidi pericoli, da cui solo l'ingegnere minerario riuscirà a rimanere incolume (questo, solo se saremo abbastanza bravi pad alla mano), mentre prosegue lungo l'esplorazione della nave e, al contempo, procede nello scoprire i misteri delle creature che la infestano.
Dead Space Remake è uno dei migliori prodotti horror d'epoca moderna, che riconferma tutto il suo valore artistico con questa nuova edizione per current gen. Il gameplay è solido e intrattenente, tutto basato sull'esplorazione e il combattimento contro creature antropomorfe pericolosissime contro cui non basterà di certo un colpo d'arma da fuoco per mandarle giù. In virtù di ciò, gli strumenti da utilizzare per difendersi offriranno soluzioni di gameplay assai interessanti, nonché divenute ormai iconiche nel panorama videoludico degli ultimi 20 anni.
Uncharted: L'Eredità dei ladri
La migliore raccolta
Consigliato a chi cerca un gioco: single player; tripla A; a livelli; con grande varietà delle aree di gioco; graficamente bellissimo.
Pro: la raccolta degli ultimi due capitoli di Uncharted presenta il meglio in termini di qualità tecnica e di gameplay che la serie abbia mai offerta, e per il prezzo a cui è attualmente venduta, rappresenta un interessantissimo biglietto da visita per PS5.
Contro: la raccolta non raccoglie tutti i capitoli della saga, che sono però recuperabili su PS5 tramite retrocompatibilità delle loro versioni PS4. Tenuto conto di ciò, si è lasciato spazio – in questo caso – ad un rimaneggiamento generale dei due titoli più recenti, realizzati con un livello tecnologico particolarmente avanzato e che meritavano di essere trattati singolarmente, per brillare poi su PS5.
Genere: action-adventure; single player.
Nathan Drake, protagonista della serie Uncharted, è un po' un Indiana Jones dei tempi moderni, seppur molto più spaccone. Le sue avventure, e quelle dei suoi comprimari, sono incredibili e la raccolta che prende il nome di Uncharted: L'eredità dei Ladri rimarca fieramente questo punto. Ad essere inclusi nel pacchetto sono le rimasterizzazioni di Uncharted 4: la fine di un ladro e del suo spinoff, Uncharted: L'eredità perduta, entrambi originariamente pubblicati su PS4: il primo con protagonista proprio Nathan, il secondo invece narra di un'avventura vissuta da Chloe Frazer, amica di Nathan e già conosciuta negli episodi precedenti della saga. L'esperienza, per entrambi i giochi, si basa sui medesimi impianti ludici, che sono poi i classici della serie: avventure story driven in terza persona col piede premuto sull'acceleratore per quanto riguarda platforming, enigmi ambientali e combattimenti – sia corpo a corpo, che con armi da fuoco. La caratteristica di questi due capitoli, però, è di presentare in molti livelli delle vere e proprie open map, dove l'interazione con l'ambiente aumenta leggermente, con tanto di veicoli da guidare per spostarsi da punto A a punto B.
I due titoli restano sostanzialmente gli stessi e non acquisiscono sostanziali miglioramenti rispetto alle loro versioni per la scorsa generazione, ma guadagnano un netto upgrade sul piano grafico e per il frame rate. Il tutto, ad un prezzo ormai notevolmente calato dalla pubblicazione dei due titoli, e che rende la raccolta un must have assoluto per tutti i possessori di Playstation 5.
Resident Evil 4 Remake
Il miglior remake
Consigliato a chi cerca un gioco: single player; tripla A; a livelli; con tinte horror; con personaggi ormai iconici.
Pro: Resident Evil 4 per PS5 costituisce, semplicemente, il miglior remake attualmente disponibile sul mercato per miglioramenti delle meccaniche, ripensamento della struttura del titolo (pur mantenendo intatta la fedeltà generale al materiale di partenza) e incremento generale sotto il profilo tecnico.
Contro: nonostante sia stato pensato principalmente per i fan della saga, il rilancio sul mercato di Resident Evil 4 non deve scoraggiare i neofiti della saga, che possono approcciarsi al titolo come starting point e, da lì, riscoprire tutta la saga – anche grazie ai recenti remake del secondo e terzo capitolo della serie.
Genere: survival horror; single player.
Il remake di uno dei capitoli più apprezzati di una serie storica, originariamente pubblicato su Playstation 2 e Gamecube. Come se non bastasse l'alta qualità del materiale di partenza, col remake sviluppato da Capcom l'esperienza ludica con protagonista l'agente Leon Kennedy migliora sotto ogni punto di vista grazie all'aggiunta di nuove sezioni di gioco, accorgimenti di trama e, in generale, scelte di design che eliminano quasi del tutto i difetti del gioco originale, come l'eliminazione dei Quick Time Events, sostituiti da elementi più moderni come la classica schivata e l'inedito parry, e l'accentuarsi delle meccaniche da survival horror.
Un remake, quello di Resident Evil 4, che contraddice le dicerie di chi vuol vedere operazioni commerciali del genere come semplici "ammodernamenti grafici", regalando tanta sostanza al giocatore e restituendo, talvolta, la sensazione di star giocando davvero a un titolo nuovo e fresco in ogni suo aspetto. Se si è appassionati di trame action con personaggi ricchi di carisma e del tema zombie, Resident Evil 4 Remake è un titolo che non passerà di certo inosservato.
I migliori giochi PS5 in uscita nel 2024
Il 2024 non sarà certamente manchevole di grandi uscite, e promette fuoco e fiamme sin dalle prime settimane dell'anno. Tra ritorni inediti di saghe storiche e rifacimenti di grandi titoli del passato, il 2024 di PS5 promette ore di grande divertimento, sia in single player che in multiplayer.
Tekken 8
Data di uscita: 26 gennaio 2024.
Torna un colosso dei picchiaduro, più in forma che mai. Tekken 8 si è presentato al pubblico come la perfetta evoluzione del precedente capitolo, con una grafica rinnovata, un roster ampio già al primo avvio (32 personaggi, con l'ovvia possibilità di vederne inseriti altri tramite DLC), tante modalità di gioco e, infine, la solita, metodica, chirurgica precisione necessaria al trionfo per ogni scontro. In Tekken 8, le vicende dei personaggi di questa amata saga proseguiranno verso nuove, inedite direzioni, il tutto mentre si è impegnati a migliorare sempre di più nello studio di combo e stili di combattimento.
A tal proposito, le modalità offerte in giocatore singolo spaziano dal classico arcade, passando per la modalità storia, la modalità Arcade Quest (attraverso cui accedere ad un hub chiamato Tekken World Tour) e modalità speciali, come Tekken Ball, che rappresentano dei veri e propri minigiochi all'interno della macro-esperienza da picchiaduro che il titolo offre. Inoltre, per tutti i giocatori hardcore che sanno quanto fondamentale sia l'allenamento, sempre in single player è possibile accedere a modalità dedicate come la replay e suggerimenti – da cui è possibile studiare approfonditamente cosa è andato storto in un match e, istantaneamente, riprovare con approcci diversi quelle specifiche porzioni di incontro che ci hanno portato alla sconfitta – o la modalità super fantasma, ove il gioco ci mette contro dei personaggi guidati da una AI che si "rifà" ad altri giocatori che abbiamo affrontato o addirittura a noi stessi, per un allenamento volto a superare sempre i propri limiti.
A ciò si somma l'intero comparto multiplayer che consente di sfidare giocatori di tutto il mondo o i propri amici, sia in locale che online. In termini di gameplay, infine, è stata già abbondantemente presentata una nuova feature di combattimento, chiamata Heat, attraverso la quale ogni personaggio, una volta attivata, avrà dei buff alle statistiche per qualche secondo. Riassumendo: Tekken è tornato, e il suo Torneo del Pugno d'Acciaio aspetta di conoscere i suoi partecipanti più valorosi.
Prince of Persia: The Lost Crown
Data di uscita: 18 gennaio 2024.
Prince of Persia: The Lost Crown non è soltanto il nuovo titolo di una saga amata in tutto il mondo, bensì è un vero e proprio evento. La volontà di tornare in quelle ambientazioni desertiche, forti dei propri poteri temporali e/o elementali, scorre forte in tutte le generazioni di videogiocatori che hanno approcciato questa saga da uno qualunque dei suoi capitoli. Con The Lost Crown, però, le cose si fanno tanto interessanti quanto, se vogliamo, un po' diverse da ciò che ci saremmo aspettati: questo è infatti un titolo in 2D, che solo apparentemente vuole richiamare i primissimi giochi della serie, intento com'è a costruirsi una sua, forte identità.
Prince of Persia: The Lost Crown cambia anzitutto i paradigmi narrativi a cui siamo abituati, mettendoci nei panni non più del principe di Persia, bensì di un suo sottoposto impegnato nella missione di recupero e salvataggio proprio del principe stesso. Non solo, in termini ludici, la scelta del 2D reinterpreta la libertà di movimento dei capitoli di Prince of Persia usciti negli ultimi 20 anni, giocando in particolar modo con l'aggiunta di nuovi poteri – che si sommano a molti di quelli classici dei precedenti titoli della serie, che tornano anche qui – i quali, da quanto visto, risultano fondamentali sia per l'esplorazione che per il combattimento.
Viene da sé intendere, quindi, che Prince of Persia: The Lost Crown voglia provare ad essere nuovo in tutto, ma sempre tenendo bene a mente l'eredità del nome che porta; ciò lascia ben sperare gli appassionati di tutto il mondo e incuriosisce i neofiti della serie.
Persona 3 Reload
Data di uscita: 2 febbraio 2024.
Persona 3 Reload è il remake di uno dei capitoli più apprezzati della celebre serie Persona, sviluppata da Atlus e prodotta da un colosso dei videogiochi come SEGA. Entrata nelle grazie degli italiani e degli occidentali in generale grazie all'ottimo Persona 5 Royal, la serie Persona ha conquistato tutti per l'incredibile solidità delle sue meccaniche da JRPG a turni e per il fascino delle componenti sim–life perfettamente amalgamate con trame sempre d'impatto e ricche di personaggi a cui è difficile non affezionarsi. Persona 3 Reload sembra richiamare nuovamente ciascuno di questi fattori, garantendo una maggiore accessibilità data dall'ammodernamento di alcune caratteristiche del gioco e un netto miglioramento del fattore quality of life, ovverosia quell'indice che indica la comodità attraverso cui accedere, per esempio, a cose come salvataggi rapidi, intere sezioni di menù di gioco e/o inventari, ecc…
Se si è appassionati di prodotti dalla forte critica sociale espressa, e se si amano i combattimenti a turni o le moderne graphic novel (di cui i Persona hanno, ad ogni modo, delle componenti in comune), allora Persona 3 Reload non deluderà in alcun modo, anche e soprattutto perchè il capitolo di cui si è scelto di fare un remake è tra i più maturi e ricchi di contenuti tra tutti i giochi della saga.
Quali sono i giochi gratis per PS5?
Pronte per essere scaricate già in questo istante sulla vostra PS5, le alternative gratis presenti sullo store di PS5 costituiscono dei veri e propri punti di riferimento per i free-to-play presenti sul mercato sia per longevità che per quantità di contenuti, con community di appassionati sempre attivi con cui giocare.
Fortnite
Definibile come il Battle Royale definitivo, Fortnite è tra i giochi multiplayer più giocati annualmente ed è il free-to-play con la community più grande e attiva che si possa ricordare in tempi recenti. Il gioco si basa sulla classica formula del genere: numero x di giocatori (solitamente cento) si scontrano su una mappa di gioco che va sempre più a restringersi, fin quando non resta solo uno a trionfare. Sarà l'immediatezza che lo contraddistingue, le numerose collaborazioni con brand di punta nella cultura pop, lo stile grafico semplice e colorato o l'ottima reattività dei comandi, resta il fatto che Fortnite è un fenomeno unico nel suo genere, e continua ad essere tra i giochi più scaricati su tutte le console, Playstation 5 inclusa.
The Finals
The Finals è un FPS multiplayer competitivo in cui due squadre si scontrano per portare a segno la "rapina" migliore, il tutto sotto l'occhio attento di telecamere che riprendono la scena per una sorta di reality show distopico. L'obiettivo della partita è riuscire a guadagnare quanti più soldi tramite varie azioni e, al momento giusto, andarli a depositare in appositi punti sparsi lungo tutta la mappa. Il gioco ha guadagnato consensi sia per l'ottima qualità dello shooting, che per l'eccezionale distruttibilità ambientale delle mappe che, tra esplosioni e fori di proiettili in ogni dove, cambieranno continuamente le loro fisionomie. Un gioco divertente, veloce, adrenalinico e perfetto da giocare sia in team coi propri amici, sia facendo squadra con perfetti sconosciuti: questo è The Finals.
Destiny 2
Sviluppato da Bungie, Destiny 2 è un FPS game as a service, cioè incentrato sul supporto a lungo termine del gioco, con espansioni e nuove modalità. Costruito su una base da gioco multiplayer, Destiny 2 presenta un grande quantitativo di missioni e avventure da affrontare sin dal momento in cui lo si installa su console; a ciò si sommano le numerose espansioni che è possibile trovare sui vari store, attraverso cui ampliare ulteriormente le possibilità del gioco. Il setting è fantascientifico, con armi e mezzi di trasporto futuristici, perfetti per gli amanti dello sci-fi. Data la natura del titolo, la possibilità di cooperare con i propri amici o con perfetti sconosciuti è ovviamente presente, ma il gioco si presta anche ad ore di divertimento in solitaria in cui svolgere gli obiettivi assegnati secondo il ritmo che più si preferisce, mettendosi anche maggiormente alla prova. A ciò si somma l'interessante trama delle missioni principali e, soprattutto, la lore da scoprire, complessa e ricca di informazioni che concernono tutti i mondi che andremo ad esplorare.
Genshin Impact
Fortemente ispirato nelle meccaniche a Zelda: Breath of The Wild, Genshin Impact presenta un'avventura in cui scoprire un mondo dal design semplicemente bellissimo, con un numero incredibilmente alto di personaggi giocabili da sbloccare – difatti, nel caso di Genshin Impact parliamo di un gatcha, cioè uno di quei titoli in cui sbloccare nuovi personaggi, talvolta anche sotto pagamento di box con risultati casuali, è parte integrante del divertimento. Il gioco è un simpatico action-adventure con meccaniche gdr, in cui sfruttare i propri avatar virtuali e i loro poteri elementali per esplorare un mondo aperto particolarmente vasto e ricco di nemici da affrontare, e lo si può giocare sia in single player che in multiplayer. Il consiglio è di provarlo sia in solitaria che con amici, scegliendo tranquillamente di approcciarsi al titolo anche qualora non si abbia nessun amico intento a giocarci: questo, perché il livello di appagamento che Genshin Impact sa restituire è davvero unico, a prescindere da come lo si giochi. Va sottolineata, infine, la possibilità di cross-save (ovvero, di mantenere i dati salvati da una piattaforma all'altra) con gli altri dispositivi su cui è possibile accedere al gioco, come per esempio PC o Smartphone.