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Voler mangiare solo alcuni cibi può essere una forma di disturbo alimentare: i sintomi dell’Afrid

Nel 2013 il Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali ha inserito tra i disturbi alimentari anche l’Afrid, la sigla inglese del Disturbo evitante-restrittivo dell’assunzione di cibo. Si tratta di un disturbo che porta le persone a restringere l’elenco dei cibi che mangiano fino a debilitarsi.
A cura di Valerio Berra
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Gli unici cibi che si mangiano sono quelli che fanno parte di un elenco molto ristretto. Possono essere scelti per gusto, per consistenza o addirittura per marche. Il passaggio è graduale: prima si inizia a escludere dei cibi poi a selezionarli in maniera sempre più specifica. È così che viene tracciato il Disturbo evitante-restrittivo dell’assunzione di cibo. La sigla inglese è Afrid.

La CNN ha raccontato la storia di Hannah, una bambina di 8 anni che ha iniziato un percorso di cura per trattare l’Afrid. Secondo la madre, Hannah aveva selezionato una lista molto specifica di cibi da mangiare, compresi di marchi e formati. Fra questi c’erano per esempio le Pringles alla panna acida verde e alla cipolla ma solo nelle confezioni piccole, non grandi.

La differenza tra Afrid e l’essere schizzinosi

Anche se in misura diversa, tutti noi abbiamo cibi che non mangiamo. Il Disturbo evitante-restrittivo dell’assunzione di cibo però è qualcosa di diverso. È stato inserito nel 2013 nel Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali.

Secondo Stuart Murray, professore associato di psichiatria e scienze comportamentali, questo è uno disturbo alimentare meno difficile da vedere, anche perché mancano ricerche sul tema: “Lo definirei il disturbo alimentare silenzioso perché è molto diffuso ma è il meno studiato. È quello di cui si parla meno e quello meno finanziato a livello di ricerca federale”.

Murray chiarisce la differenza tra un atteggiamento schizzinoso verso il cibo e un disordine alimentare: “Un mangiatore schizzinoso potrebbe riuscire a mangiare un certo cibo nel piatto, o potrebbe riuscire a mangiarne un pezzettino. Una persona con ARFID potrebbe non riuscire a mangiare nulla nel piatto se nel piatto c'è un cibo ritenuto inaccettabile”.

Quali sono i sintomi del Disturbo evitante-restrittivo dell’assunzione di cibo

Il Disturbo evitante-restrittivo dell’assunzione di cibo è riconosciuto e spiegato nel MSD, il Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali. Qui viene spiegata nel dettaglio anche la sintomatologia. C’è la perdita di peso e il deficit nutrizionale, entrambi segnali che abbiamo visto nel caso di Hannah. Ma non solo. Fra i sintomi che vengono indicati c’è anche il “Funzionamento psicosociale marcatamente disturbato”.

Sempre nel MSD viene anche chiarito che al momento le cause di dell’Afrid non sono ancora note: “La causa esatta del disturbo è sconosciuta ma può avere componenti genetiche e psicosociali, tra cui trauma, ansia, autismo e disabilità dello sviluppo”.

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