Vaccino universale contro tutti i ceppi di influenza sempre più vicino: funzionerà come quelli Covid
Un vaccino universale contro tutti i ceppi responsabili dell'influenza è sempre più vicino. Una nuova formulazione sperimentale multivalente, progettata contro 20 sottotipi di Influenza A e due tipi di Influenza B, si è infatti dimostrata sicura ed efficace in test su modelli animali, che hanno sviluppato una robusta risposta anticorpale e sono rimasti protetti dall'esposizione ai patogeni. Il vaccino sperimentale non solo ha difeso gli animali dai ceppi relativi agli antigeni utilizzati, ma anche da altri sottotipi influenzali. Ciò suggerisce che il vaccino possa essere efficace contro tutte le forme di influenza.
A sviluppare il nuovo vaccino antinfluenzale sperimentale è stato un team di ricerca internazionale guidato da scienziati statunitensi della Scuola di Medicina Perelman dell'Università della Pennsylvania, che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi della società canadese Acuitas Therapeutics di Vancouver, del Fred Hutchinson Cancer Center di Seattle, del Dipartimento di Microbiologia e Genetica Molecolare dell'Università di Pittsburgh e di altri istituti. Gli scienziati, coordinati dal professor Scott E. Hensley, docente presso il Dipartimento di Microbiologia dell'ateneo di Philadelphia, hanno sviluppato il proprio vaccino con la tecnica rivoluzionaria dell'RNA messaggero (mRNA), la medesima dei vaccini anti Covid “Comirnaty” di Pfizer-BioNTech e “Spikevax” di Moderna. In parole semplici, il vaccino sperimentale si basa su nanoparticelle lipidiche che contengono le informazioni genetiche degli antigeni, nel caso specifico quelli dell'emoagglutinina (una glicoproteina antigenica presente su alcuni virus) relativa ai 20 sottotipi di virus dell'Influenza A e ai 2 tipi di Influenza B.
Una volta volta iniettato il composto, le informazioni genetiche contenute nell'RNA messaggero vengono consegnate ai ribosomi (le “fabbriche” di proteine nelle cellule) che sviluppano l'antigene e lo presentano al sistema immunitario, che a sua volta risponde con anticorpi e altre reazioni immunitarie contro il virus. Il vaccino antinfluenzale multivalente sperimentale è stato testato in topi e furetti, che hanno sviluppato una reazione anticorpale cross-reattiva e sono rimasti protetti dall'esposizione ai patogeni. In pratica, il vaccino ha funzionato e li ha difesi anche dalla morte.
Come indicato, la protezione si è innescata non solo contro i sottotipi virali inclusi nel vaccino, ma anche contro altre “influenze”. Per questo si ritiene che il farmaco possa diventare una protezione universale contro la patologia respiratoria. Una delle ragioni per cui è necessario vaccinarsi tutti gli anni contro l'influenza è la mutevolezza dei numerosi ceppi, inoltre non sappiamo mai quali saranno quelli dominanti nella stagione successiva, quindi i vaccini trivalenti e quadrivalenti vengono sviluppati sulla base di proiezioni.
Avere un vaccino universale sicuro ed efficace cambierebbe completamente il modo di combattere l'infezione respiratoria, fin troppo spesso sottovalutata e responsabile di un numero significativo di decessi. Naturalmente il nuovo studio è solo preliminare e ci vorrà ancora tempo prima del passaggio alla fase clinica, ovvero ai test sull'uomo. I dettagli della ricerca “A multivalent nucleoside-modified mRNA vaccine against all known influenza virus subtypes” sono stati pubblicati sull'autorevole rivista scientifica Science.