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Vaccino orale anti Norovirus efficace nei primi test sull’uomo: pillola innesca robusti anticorpi

I Norovirus sono responsabili dei principali focolai di gastroenterite nel mondo e uccidono circa 200.000 persone ogni anno. Presto potrebbe essere disponibile un vaccino orale in pillola grazie agli importanti risultati raggiunti in due nuovi studi.
A cura di Andrea Centini
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Un vaccino orale in pillola per prevenire le infezioni da Norovirus potrebbe essere presto disponibile. Due nuovi studi, infatti, hanno dimostrato che un vaccino sperimentale ha innescato una robusta e duratura risposta anticorpale contro diversi ceppi del patogeno, principale responsabile delle epidemie di gastroenterite nel mondo. Norovirus è un genere di virus a RNA a singolo filamento isolato per la prima volta oltre mezzo secolo fa, il cui nome è legato a un significativo focolaio che scoppiò nel 1968 in una cittadina statunitense chiamata Norwalk. In base ai dati dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), ogni anno le infezioni da Norovirus provocano nel mondo 700 milioni di casi di gastroenterite caratterizzata da diarrea, vomito, dolori addominali, febbre e mal di testa; 200.000 di essi risultano mortali, soprattutto per disidratazione.

Il tasso delle infezioni da Norovirus è in costante aumento e ad oggi non è disponibile un vaccino per combattere il patogeno, del quale esistono numerosissimi ceppi che eludono rapidamente il sistema immunitario. È infatti possibile infettarsi più e più volte a causa della debole risposta. In un contesto di morbilità significativa soprattutto per i bambini sotto i 5 anni e gli anziani di oltre 85 anni, che rischiano la disidratazione a causa delle scariche di vomito (più comuni nei bambini) e diarrea (più comuni negli adulti), un vaccino che possa contrastare il patogeno è più che mai necessario. Del resto il Norovirus è estremamente trasmissibile – bastano dieci particelle virali per scatenare l'infezione – e innesca severi evidenti epidemici in ambienti circoscritti, come ad esempio navi da crociera e scuole. L'acqua e gli alimenti contaminati sono le principali fonti di trasmissione; il patogeno sfrutta sia gli aerosol che la via orofecale.

Grazie al lavoro di vari team di scienziati presto potremmo avere un'arma preziosa per prevenire i gravi episodi di gastroenterite virale. Il primo vaccino sperimentale orale testato si chiama VX22 ed è stato messo a punto dalla casa farmaceutica Vaxart. Un team di ricerca statunitense guidato da scienziati dell'Università del Texas ad Austin, dell'Università della Carolina del Nord a Chapel Hill e dei National Institutes of Health (NIH) lo ha sperimentato su alcuni volontari, al fine di verificarne la risposta anticorpale. I ricercatori guidati dal professor Juyeon Park hanno osservato che le pillole di VX22 producevano robusti anticorpi in grado di neutralizzare vari ceppi di Norovirus, compresi quelli responsabili dei principali focolai epidemici. I ricercatori hanno trovato un anticorpo particolarmente potente che si legava a una parte altamente conservata dei vari ceppi del virus, rappresentando un candidato significativo sul quale costruire attorno il vaccino definitivo. “I casi di norovirus quest'inverno sono aumentati fino al doppio dei due picchi annuali precedenti, il che sottolinea davvero il fatto che il norovirus è sia prevalente che in rapida evoluzione, e abbiamo bisogno di un vaccino contro di esso per ridurre il peso globale delle malattie associate al norovirus”, ha affermato il professor Park in un comunicato stampa. “Questa scoperta ci avvicina a un vaccino che potrebbe fornire una protezione duratura e prevenire gli effetti devastanti delle epidemie di norovirus, nonché un potenziale trattamento per coloro che sono già infetti”, gli ha fatto eco il professor George Georgiou, coautore dello studio. I dettagli della ricerca sono stati pubblicati su Science Translational Medicine.

Un secondo studio condotto dall'Università del Maryland ha dimostrato che il vaccino sperimentale in compressa VXA-G1.1-NN contro un altro genotipo di Norovirus – sempre sviluppato da Vaxart – ha innescato una robusta e durevole risposta anticorpale (oltre 200 giorni) e cellule T contro il Norovirus. Il farmaco è stato testato in soggetti adulti tra i 55 e gli 80 anni. “Una scoperta fondamentale di questo studio che valuta il nostro candidato vaccino anti-norovirus orale di prima generazione in soggetti anziani è stata che le risposte anticorpali e sieriche osservate in questi partecipanti erano robuste e durature, e un'analisi incrociata ha suggerito che le risposte anticorpali e cellulari osservate erano indipendenti dall'età”, ha affermato in un comunicato stampa il dottor James F. Cummings di Vaxart. “Un altro risultato chiave è stato che un vaccino somministrato per via orale può generare potenti risposte anticorpali nei tessuti delle mucose al di fuori del tratto gastrointestinale, il che potrebbe avere importanti implicazioni per l'uso della nostra piattaforma vaccinale per il norovirus e anche per altre indicazioni”, ha chiosato l'esperto. La speranza è di avere a disposizione questi vaccini contro il norovirus il più presto possibile.

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