Vaccino Covid “tradizionale” di Sanofi e GSK efficace al 100% contro malattia grave e ricovero
Il vaccino anti Covid della società farmaceutica francese Sanofi e della società farmaceutica anglo-americana GlaxoSmithKline (GSK) ha mostrato un'efficacia del 100 percento nel prevenire la COVID-19 grave e il ricovero in ospedale. Lo hanno annunciato i due colossi farmaceutici in un comunicato stampa congiunto, riportando i risultati dello studio di Fase 3 “VAT08” condotto su una popolazione sieronegativa di oltre 10mila volontari di Stati Uniti, Africa, Asia e America del Sud. Contestualmente ai dati dello studio, le case farmaceutiche hanno annunciato che faranno richiesta alla Food and Drug Administration (FDA) statunitense e all'Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) per l'autorizzazione all'uso di emergenza.
Il vaccino anti Covid di Sanofi e GSK, noto con il nome in codice di VAT00002 o VAT00008, si basa su una tecnologia collaudata per questa classe di farmaci, ovvero quella della subunità proteica ricombinante potenziata da un adiuvante. Viene utilizzata anche per i comuni vaccini contro l'influenza. In parole semplici, anziché spingere il nostro organismo a produrre la proteina S o Spike del coronavirus SARS-CoV-2 attraverso la sua istruzione genetica contenuta nell'mRNA, come avviene per i vaccini Spikevax di Moderna e Comirnaty di Pfizer-BioNTech, il vaccino VAT00008 contiene già al suo interno una forma modificata di questa proteina. Il virus sfrutta la Spike per agganciarsi alle cellule umane e avviare i processi infettivi che determinano la malattia (COVID-19), per questo è un bersaglio privilegiato dei vaccini.
Come indicato, il vaccino Covid di Sanofi e GSK – basato su due dosi da 10 microgrammi – ha determinato una protezione del 100 percento contro contro la malattia grave e l'ospedalizzazione, essendo stati registrati zero casi contro dieci nel gruppo di controllo dopo la prima dose e zero casi contro quattro dopo la seconda dose. Gli scienziati hanno inoltre osservato un'efficacia del 75 percento contro la malattia da moderata a grave, con tre casi contro 11. Per quanto riguarda la protezione da qualunque forma sintomatica della COVID-19, compresa quella lieve, l'efficacia è risultata essere del 57,9 percento. “I primi dati indicano un'efficacia del 77 percento contro qualsiasi malattia sintomatica COVID-19 associata alla variante Delta”, si legge nel comunicato stampa delle due case farmaceutiche.
Il vaccino di Sanofi e GSK è stato sperimentato anche come richiamo (o booster) su persone che avevano già ricevuto la vaccinazione base con un vaccino a mRNA o uno basato su adenovirus (AstraZeneca e Johnson & Johnson), inducendo un aumento significativo degli anticorpi neutralizzanti “da 18 a 30 volte tra piattaforme vaccinali e gruppi di età”. Quando invece il vaccino VAT00008 è stato somministrato in tre dosi (vaccinazione di base più booster) “gli anticorpi neutralizzanti sono aumentati da 84 a 153 volte rispetto ai livelli pre-richiamo”.
Sono tutti dati che certificano – almeno preliminarmente – l'efficacia protettiva del nuovo farmaco, testato in una fase pandemica in cui è significativa la circolazione di varianti di preoccupazione (come la Omicron B.1.1.529) e di diverse altre sottovarianti. Il vaccino si è dimostrato ben tollerato ed efficace in tutte le classi di età testate. I dati dello studio VAT08 ribaltano i risultati insoddisfacenti degli studi clinici pubblicati lo scorso anno, che spinsero Sanofi e GSK a riformulare il proprio vaccino (potenziandolo) e a uscire sul mercato molto più avanti rispetto ad altri produttori.
“Siamo molto soddisfatti di questi dati, che confermano la nostra solida scienza e i benefici del nostro vaccino COVID-19. Il vaccino Sanofi-GSK dimostra una capacità universale di potenziare tutte le piattaforme e per tutte le età. Abbiamo anche osservato una solida efficacia del vaccino come serie primaria nel difficile ambiente epidemiologico di oggi. Nessun altro studio globale di efficacia di Fase 3 è stato intrapreso durante questo periodo con così tante varianti di preoccupazione, incluso Omicron, e questi dati sull'efficacia sono simili ai recenti dati clinici dei vaccini autorizzati”, ha dichiarato il dottor Thomas Triomphe Executive Vice President di Sanofi Vaccines. “L'evoluzione epidemiologica della COVID-19 dimostra la necessità di una varietà di vaccini. Il nostro candidato vaccino a base di proteine adiuvato utilizza un approccio consolidato che è stato ampiamente applicato per prevenire l'infezione con altri virus, inclusa l'influenza pandemica. Siamo fiduciosi che questo vaccino possa svolgere un ruolo importante mentre continuiamo ad affrontare questa pandemia e a prepararci per il periodo post-pandemico”, gli ha fatto Roger Connor, Presidente di GSK Vaccines.
Il nuovo vaccino può essere conservato a temperatura di frigorifero (non ha bisogno della catena ultrafredda) ed è poco costoso, pertanto si ritiene che possa essere spinto soprattutto nei Paesi dove il tasso di vaccinazione è ancora basso, come in Africa. Per via della sua tecnologia consolidata e tradizionale, inoltre, potrebbe essere apprezzato anche da chi fino ad oggi ha deciso di non vaccinarsi perché non si fida dei vaccini a RNA messaggero, nonostante si siano dimostrati ampiamente sicuri ed efficaci.