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Urano come mai visto prima, la straordinaria foto del telescopio spaziale James Webb

Nell’immagine appena pubblicata dalla NASA sono visibili i suoi numerosi anelli e nove delle numerose lune del lontano gigante ghiacciato.
A cura di Valeria Aiello
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Urano osservato dalla NIRCam (Near-Infrared Camera) del telescopio spaziale James Webb della NASA: nell'immagine sono ben visibili la calotta polare stagionale, gli anelli interni ed esterni e anche 9 delle 27 lune del pianeta / Credit: NASA, ESA, CSA, STScI
Urano osservato dalla NIRCam (Near-Infrared Camera) del telescopio spaziale James Webb della NASA: nell'immagine sono ben visibili la calotta polare stagionale, gli anelli interni ed esterni e anche 9 delle 27 lune del pianeta / Credit: NASA, ESA, CSA, STScI

Il telescopio spaziale James Webb continua a sorprendere con nuove spettacolari immagini di mondi distanti ed enigmatici, come Urano, il lontano gigante ghiacciato che, per l’eccezionalità della sua inclinazione (ha il proprio asse di rotazione quasi parallelo al piano dell’orbita) ruota esponendo al Sole uno dei suoi poli per quasi un quarto di ogni anno uraniano, con conseguente estremizzazione delle fasi stagionali (nell’altra metà del pianeta cala un oscuro inverno lungo 21 anni) . Lo sguardo del telescopio spaziale James Webb ha catturato questo mondo con i suoi numerosi anelli, alcune delle sue lune, le tempeste e altre caratteristiche atmosferiche, inclusa la calotta polare stagionale.

La nuova foto di Urano scattata dal telescopio spaziale James Webb

Quando la Voyager 2 sorvolò Urano nel 1986, il pianeta sembrava essere una palla blu, solida e quasi priva di caratteristiche. L’occhio a infrarossi del telescopio spaziale James Webb ci mostra invece un pianeta molto più dinamico e intrigante. Anelli, lune, tempeste e una luminosa calotta al polo Nord spiccano nella nuova immagine di questo gigante. “Poiché Urano è inclinato su un lato, la calotta polare sembra diventare più prominente mentre il polo del pianeta punta verso il Sole e riceve più luce solare – un periodo chiamato solstizio” spiega la NASA in una nota.

Urano raggiungerà il suo prossimo solstizio nel 2028 e sarà allora che i ricercatori osserveranno i cambiamenti nell’atmosfera del pianeta. “Lo studio di questo gigante di ghiaccio potrà esserci di aiuto nella comprensione della formazione e la meteorologia di pianeti di dimensioni simili attorno ad altri soli” hanno evidenziato gli studiosi.

La sensibilità del telescopio spaziale James Webb ha inoltre permesso di catturare in maniera nitida gli anelli interni e esterni di Urano, incluso l’inafferrabile anello Zeta – l’anello estremamente debole e diffuso più vicino al pianeta. Ha inoltre fotografato 9 delle 27 lune conosciute del pianeta, osservandone anche alcune piccole all’interno degli anelli.

Riguardo invece le caratteristiche atmosferiche catturate dal telescopio spaziale James Webb, una delle più sorprendenti è relativa ad alcuni dettagli della calotta interna, bianca e luminosa, e della fascia scura nella parte scura della calotta polare, verso le latitudini inferiori. “Diverse tempeste luminose possono essere viste anche vicino e sotto il confine meridionale della calotta polare – spiegano gli astronomi – .  Il numero di queste tempeste, la frequenza e il punto in cui appaiono nell’atmosfera di Urano, potrebbero essere dovuti a una combinazione di effetti stagionali e meteorologici”.

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