Un’ondata di caldo record ha appena colpito tutta l’Asia: temperature alle stelle da Gaza a Delhi e Manila
Un’ondata di caldo record ha appena colpito tutta l’Asia, con gravi ripercussioni in tutto il continente. Da Israele, a Palestina, Libano e Siria fino a Myanmar, Tailandia, Vietnam e Filippine, vaste regioni dell’Asia hanno registrato temperature ben al di sopra dei 40 °C per diversi giorni consecutivi, rendendo la vita impossibile per milioni di persone e aggravando la già terribile crisi umanitaria a Gaza, dove gli sfollati vivono in rifugi sovraffollati con scarso accesso all’acqua.
Centinaia di morti sono già state segnalate nella maggior parte dei Paesi colpiti, con gravi impatti anche sull’agricoltura. Secondo gli esperti si tratta di un tipo di evento estremo che, durante la stagione pre-monsonica, in Asia sta diventando sempre più frequente a causa dei cambiamenti climatici. “Da Gaza a Delhi a Manila, le persone hanno sofferto e sono morte quando le temperature di aprile sono aumentate vertiginosamente in Asia” ha affermato la dottoressa Friederike Otto dell’Imperial College di Londra, parte del World Weather Attribution (WWA), il gruppo internazionale che valuta l’influenza dei cambiamenti climatici sugli eventi meteorologici estremi. “Il calore aggiuntivo, causato dalle emissioni di petrolio, gas e carbone, sta provocando la morte di molte persone”.
Ondate di caldo estremo in Asia sempre più frequenti a causa dei cambiamenti climatici
Il cambiamento climatico sta aumentando la probabilità e l’intensità delle ondate di caldo estremo, rendendo questo tipo di eventi circa 45 volte più frequente e molto più forte in gran parte dell’Asia meridionale. Lo indicano i dati del World Weather Attribution che, in una nuova analisi, ha esaminato come la crisi del clima abbia alterato la gravità delle ondate di caldo nel corso del mese di aprile e fino a maggio 2024 nelle diverse regioni asiatiche.
Nell’Asia occidentale e nelle Filippine, evidenziano gli studiosi, la possibilità che un’ondata di caldo estremo si verifichi in un dato anno è pari a circa il 10%. Nella più ampia regione dell’Asia meridionale, un mese di aprile caldo come quello che si è appena concluso, ha invece una probabilità del 3% in un anno. Per le Filippine, in particolare, l’aumento della probabilità “è cosi grande che l’evento sarebbe stato impossibile senza il cambiamento climatico” si legge nel rapporto del WWA. “Nell’Asia occidentale, il cambiamento climatico ha aumentato la frequenza di questi eventi di circa un fattore 5”.
In termini di intensità, i ricercatori stimano che un’ondata di caldo come quella registrata da aprile nell’Asia occidentale sia di circa 1,7 °C più calda del periodo pre-industriale. Nelle Filippine, d’altra parte, l’aumento di intensità è stato di circa 1,2 °C, considerando anche l’influenza di El Niño ha reso l’ondata di caldo più calda di circa 0,2°C. “Se le temperature globali aumenteranno di 2°C rispetto alla media del periodo pre-industriale, in entrambe le regioni la probabilità del caldo estremo aumenterebbe ulteriormente, di un fattore 2 nell’Asia occidentale e di un fattore 5 nelle Filippine – avvertono i ricercatori – . Le temperature aumenterebbero di un ulteriore grado caldo nell’Asia occidentale e 0,7 °C nelle Filippine”.
Situazione peggiore nell’Asia meridionale, dove emergono forti segnali dell’impatto del cambiamento climatico nelle temperature medie del mese di aprile. “Abbiamo scoperto che queste temperature estreme ora sono circa 45 volte più probabili e 0,85 °C più calde – spiegano gli studiosi – . Questi risultati sono in linea con i nostri studi precedenti, in cui abbiamo scoperto che il cambiamento climatico ha reso il caldo estremo circa 30 volte più probabile e più caldo di 1 °C”.