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Uno studio ha rivelato a quale età è più efficace congelare gli ovuli per avere una gravidanza: i dati

Uno studio nel Regno Unito ha seguito per 15 anni più di 2.000 donne che hanno scelto di congelare i propri ovuli per una futura gravidanza: di queste solo 299 hanno proseguito con lo scongelamento. Il tasso di gravidanze con esito positivo è paragonabile a quello registrato per i tentativi di fecondazione in vitro tradizionale.
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Un quarto delle donne che scelgono di provare ad avere una gravidanza dopo aver congelato gli ovuli ha un bambino. Tuttavia, il tasso di successo varia in modo significativo in base all'età in cui gli ovuli vengono congelati: se la percentuale complessiva dei bambini nati una volta completato il trasferimento degli embrioni è del 34%, questa raggiunge il 45% tra quelle che hanno congelato gli ovuli prima dei 36 anni.

Sono i risultati del più importante studio sull'egg freezing, o crioconservazione degli ovuli, condotto nel Regno Unito fino a oggi: i dati si riferiscono a un campione di 299 donne che hanno congelato i loro ovuli tra il 2008 e il 2022 e hanno deciso poi di scongelarli per provare ad avere una gravidanza. Lo studio, pubblicato sulla rivista specialistica Reproductive Biomedicine Online, ha seguito il destino di quasi 30.000 ovuli congelati alla London Women's Clinic in questi 15 anni. Qui abbiamo spiegato cos'è l'egg freezing e quali sono i rischi.

In definitiva, il numero di gravidanze che hanno portato alla nascita di un bambino è stato all'incirca lo stesso che si registra con la fecondazione in vitro tradizionale. "Questi risultati  – spiegano i ricercatori – sono incoraggianti per coloro che stanno pensando di congelare le loro uova per un uso futuro".

Cosa succede agli ovuli congelati

Per prima cosa i ricercatori hanno calcolato il numero delle donne che dopo aver deciso di ricorrere a questa procedura – di cui da qualche tempo si parla sempre più spesso anche in Italia – hanno poi effettivamente scelto di scongelare i propri ovuli. Questo studio ha permesso di osservare un interesse crescente verso questa procedura: se nel 2015 le donne che vi hanno ricorso sono state 150, nel 2022 lo hanno fatto in più di 800 donne.

Ma quante di queste poi hanno proseguito con lo scongelamento e le procedure di fecondazione per avere una gravidanza? Secondo lo studio su un totale di 2171 pazienti che hanno optato per la crioconservazione degli ovuli solo 299 hanno scelto di procedere con la fecondazione, ovvero il 15% del totale. Complessivamente, un quarto delle donne che hanno scelto di effettuare un trasferimento di embrioni a fresco ha avuto un bambino.

Le tecniche di Procreazione Medicalmente Assistita (PMA) prevedono infatti due opzioni possibili dopo l'avvenuta fecondazione dell'ovulo: la coppia può scegliere se trasferire l'embrione a fresco o congelato. Nel secondo caso gli embrioni vengono vetrificati prima di venire impiantati.

Come cambia il tasso di successo in base all'età

Da questo studio è emerso come il tasso di successo delle gravidanze può variare in modo rilevante a seconda dell'età a cui si ricorre all'egg freezing. L'età media a cui le donne hanno congelato i propri ovuli era di 37,6 anni, mentre quella a cui hanno proseguito l'iter decidendo di scongelarli era di 40 anni, con un periodo di conservazione medio di due anni.

Un dato interessante riguarda la percentuale di bambini nati dalle donne che hanno scelto il transfert dell'embrione congelato: in media questa è stata del 36%, ma con differenze importanti in base all'età: tra le donne che hanno congelato gli ovuli prima dei 35 anni questa percentuale sale fino al 57%.

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