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Una smiley face comparsa su Marte può essere una prova per la vita aliena: la scoperta dell’Esa

La foto è stata scattata dall’ExoMars Trace Gas Orbiter dell’ESA, che analizza i livelli di metano e altri gas nell’atmosfera di Marte dal 2016. Secondo i ricercatori offre nuove intuizioni sul clima di Marte e sulla vita passata del pianeta.
A cura di Elisabetta Rosso
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Non è la prima faccia che compare sulla superficie marziana, eppure la nuova "Smiley face" potrebbe essere un indizio importante per la presenza di vita aliena su Marte. Si vede solo con le telecamere infrarossi e la struttura richiama l‘emoticon del viso sorridente. Secondo i ricercatori è il residuo di un antico lago che si è prosciugato miliardi di anni fa e che potrebbe aver ospitato forme di vita sul Pianeta Rosso.

L’Agenzia Spaziale Europea (ESA) ha condiviso l’immagine in un post su Instagram il sette settembre spiegando: "Una volta un mondo di fiumi, laghi e forse oceani, Marte ora rivela i suoi segreti attraverso depositi di sale di cloruro trovati dal nostro ExoMars Trace Gas Orbiter. "I depositi, resti di antichi corpi idrici, sono una traccia di aree potenzialmente abitabili risalenti a miliardi di anni fa. “La scoperta di quasi un migliaio di potenziali siti offre nuove intuizioni sul clima di Marte e sulla sua vita passata”.

Perché i depositi di cloruro di sodio sono così importanti

La foto è stata scattata dall'ExoMars Trace Gas Orbiter dell'ESA, che analizza i livelli di metano e altri gas nell'atmosfera di Marte dal 2016. La foto in realtà fa parte di uno studio pubblicato sulla rivista Scientific Data che ha rilevato depositi di sale di cloruro su Marte utilizzando immagini dell’ExoMars Orbiter. In totale, il team ha identificato 965 diversi depositi.

I depositi sono particolarmente importanti perché "possono fornire condizioni ottimali per l'attività biologica e la conservazione", il che li rende "un obiettivo primario per l'esplorazione astrobiologica", hanno scritto i ricercatori nel documento.

L'acqua sul Pianeta Rosso

Su Marte c'erano laghi, fiumi e un oceano simile a quello terrestre, l'acqua si è prosciugata 2/3 miliardi di anni fa, probabilmente a causa della perdita di campo magnetico di Marte che ha permesso ai venti solari di raschiare l'atmosfera e causato l'evaporazione della maggior parte dell'acqua liquida nello spazio.

I depositi salati sono i residui, l'unica prova per dimostrare che una volta su Marte c'era l'acqua e quindi la vita. Queste pozzanghere salate "avrebbero potuto diventare un rifugio per gli estremofili microbici che potrebbero essere sopravvissuti alla trasformazione di Marte, causando l'accumulo dei loro resti in questi depositi mentre l'acqua si è finalmente asciugata", hanno spiegato i ricercatori. I sali avrebbero potuto agire come un conservante, mantenendo quindi intatte le prove di queste forme di vita estinte per miliardi di anni.

Non solo, le ultime scoperte scientifiche rivelano che su Marte potrebbe ancora esserci una riserva di acqua. A giugno, gli astronomi hanno rilevato “almeno 150.000 tonnellate” di acqua gelata sulle vette di alcuni dei vulcani più alti di Marte. Ad agosto, invece, gli scienziati hanno scoperto un enorme oceano nascosto "che potrebbe coprire il pianeta con i 1,6 km di acqua nascosti sotto la superficie". Gli scienziati credono quindi che sia possibile anche trovare microbici viventi sul Pianeta Rosso.

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