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Una misteriosa forza nascosta sta generando acqua sulla Luna

Lo suggeriscono i risultati di un nuovo studio pubblicato sulla rivista Nature Astronomy che ha preso in esame i dati della sonda indiana Chandrayann-1: “Nella coda magnetica della Terra potrebbero esserci ulteriori processi di formazione dell’acqua lunare”.
A cura di Valeria Aiello
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Aree del Polo Sud della Luna dove si trovano depositi di ghiaccio d'acqua (in blu) / Credit: NASA, Goddard Space Flight Center Scientific Visualization Studio
Aree del Polo Sud della Luna dove si trovano depositi di ghiaccio d'acqua (in blu) / Credit: NASA, Goddard Space Flight Center Scientific Visualization Studio

Mentre la missione indiana Chandrayann-3, impegnata nella ricerca di acqua sulla Luna, è stata messa in stand-by per superare la fredda e lunga notte lunare, i dati della prima missione Chandrayann dell’Agenzia indiana per la ricerca spaziale (ISRO) possono aver dato una risposta alla questione della formazione dell’acqua sulla superficie del nostro satellite. Sulla Luna non ci sono infatti piogge e precipitazioni come le conosciamo sulla Terra, per cui la presenza di ghiaccio d’acqua, precedentemente rilevata nelle regioni più fredde e buie della Luna, ha suggerito l’esistenza di un diverso meccanismo di formazione.

La formazione dell'acqua sulla Luna

Tale processo di formazione non è ancora stato completamente chiarito dagli scienziati, che hanno concentrato le loro ricerche sul ruolo del vento solare sull’erosione spaziale della Luna e altri corpi privi di atmosfera gassosa. Ciò implica che il vento solare, composto da particelle ad alta energia come i protoni che bombardano la superficie lunare, sia responsabile dei principali meccanismi di formazione dell’acqua sulla sua superficie.

Tuttavia, una nuova analisi dei dati acquisiti dalla sonda Chandrayann-1 suggerisce che la sua formazione sia legata a ulteriori processi non direttamente associati al vento solare.

Mentre la Luna orbita attorno alla Terra, entra ed esce dalla cosiddetta coda magnetica del nostro pianeta, una regione che protegge quasi completamente la Luna dal vento solare. Tale transito comporterebbe che, quando all’interno della coda magnetica, la formazione di acqua sulla superficie della Luna scenda quasi a zero. I risultati della nuova analisi, appena pubblicata sulla rivista Nature Astronomy, hanno però suggerito che non è così. Sembra che l’acqua continui a formarsi anche quando la superficie lunare è protetta dai venti solari, all’interno della coda magnetica.

Secondo i ricercatori, guidati dallo scienziato planetario Shuai Li dell’Università delle Hawaii a Mānoa, nella coda magnetica “potrebbero esserci ulteriori processi di formazione o nuove fonti d’acqua non direttamente associate all’azione dei protoni del vento solare – ha affermato l’esperto – . In particolare, la radiazione degli elettroni ad alta energia (che possono provenire dalla magnetosfera terrestre, ndr) mostra effetti simili a quelli dei protoni del vento solare”.

Per avere la certezza che la formazione dell’acqua sulla Luna durante il suo transito nella coda magnetica della Terra sia quasi identica a quella osservata all’esterno della coda magnetica stessa, saranno necessarie ulteriori studi ed esperimenti sulla superficie lunare. “Nel complesso – ha aggiunto Li – questa scoperta e le mie precedenti scoperte sui minerali contenenti ferro altamente ossidato indicano che la madre Terra è fortemente legata alla sua Luna in molti aspetti non ancora conosciuti”.

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