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Una dieta ricca di fibre in gravidanza può proteggere il cuore del bambino anche da adulto: lo studio

Uno studio australiano condotto su topi di laboratorio in gravidanza ha dimostrato che la fibra aumenta la produzione di alcune molecole che dal sangue materno attraversano la placenta e influenzano lo sviluppo del cuore della prole.
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Uno nuovo studio condotto dalla Monash University di Melbourne, in Australia, ha scoperto che avere una dieta ricca di fibre in gravidanza può influenzare la salute cardiaca del futuro bambino, anche quando sarà adulto.

Sebbene il legame tra una corretta alimentazione e la salute di madre e bambino sia noto da tempo, questa ricerca aggiunge nuove informazioni alle nostre conoscenze sull'argomento. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista Circulation Research.

Lo studio sull'alimentazione in gravidanza

Anche se lo studio è stato condotto su topi di laboratorio in gravidanza, ha raggiunto risultati che gli scienziati hanno definito "significativi" per la salute umana. Anche se i benefici delle fibre, contenute in molti alimenti, come frutta, verdura e cereali integrali, sono noti da tempo, questo studio ha osservato qualcosa mai emerso finora: "La nostra ricerca dimostra che il suo impatto si estende oltre la salute della madre e può modellare lo sviluppo del cuore di suo figlio", ha spiegato Francine Marques, prima autrice dello studio.

Studiando i topi in laboratorio, i ricercatori hanno visto che una dieta ricca di fibre migliora la salute del microbiota intestinale nella madre e nella prole, riduce i livelli di infiammazione nel cuore della prole e la presenza di fibrosi cardiaca, ovvero le cicatrici presenti nel cuore.

Come le fibre influenzano la salute del cuore

Ora, la parte interessante è capire come le fibre consumate dalla futura madre possano avere un effetto sulla salute cardiovascolare a lungo termine del futuro bambino. La chiave per comprenderlo è conoscere il microbiota, ovvero l'insieme di microrganismi presenti nel nostro apparato digerente, che negli ultimi anni diversi studi hanno scoperto avere un ruolo fondamentale per la nostra salute (anche se molti meccanismi alla base del suo funzionamento sono oggetto di studio) e il buono stato del microbiota dipende anche da ciò che mangiamo.

Nello specifico, le fibre sono tra gli alimenti più consigliati per favorire la produzione da parte del microbiota di acidi grassi a catena corta (SCFA). Queste molecole sono molto importanti – spiega il sito della Fondazione Humanitas – perché svolgono un ruolo nella funzione muscolare e nella prevenzione di malattie croniche.

I ricercatori australiani hanno aggiunto a questa consapevolezza un tassello in più: hanno infatti visto che gli acidi grassi a catena corta prodotti nell'intestino della madre viaggiano attraverso il suo flusso sanguigno e sono in grado di attraversare la placenta. In questo modo "possono influenzare l'attività genetica nel cuore, portando a uno sviluppo cardiaco più sano".

Le implicazioni per la salute umana

Ovviamente, come accade per ogni studio scientifico, la fase della sperimentazione animale non è quella conclusiva e non è sufficiente per tradurre lo studio in raccomandazioni pratiche da applicare nell'uomo.

Per questo – spiegano i ricercatori – saranno necessari altri studi, tuttavia i risultati ottenuti hanno creato grandi aspettative, soprattutto dato il peso che le malattie cardiovascolari rivestono per la salute umana in tutto il mondo. In Italia, ad esempio, il portale del Ministero della Salute le indica coma la principale causa di morbosità, invalidità e morte.

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