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Un volto angosciato è comparso su Giove, giusto in tempo per Halloween

Le colossali e turbolente nuvole dell’atmosfera di Giove hanno “dipinto” un volto angosciato sul pianeta. La spettacolare immagine condivisa dalla NASA, legata al fenomeno della pareidolia, è stata immortalata dalla sonda JUNO.
A cura di Andrea Centini
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Credit: Vladimir Tarasov /NASA
Credit: Vladimir Tarasov /NASA

Su Giove è comparso un gigantesco volto angosciato, o meglio è ciò che il nostro cervello “vede” nelle linee sinuose tracciate dalle colossali perturbazioni nell'atmosfera gioviana. Il tutto grazie al fenomeno della pareidolia. Sebbene l'immagine sia stata condivisa solo di recente dalla NASA, come una sorta di omaggio per l'imminente notte di Halloween (l'agenzia aerospaziale americana non è nuova a simili iniziative), lo scatto non è freschissimo. È stato infatti catturato dalla fotocamera JunoCam della sonda JUNO il 7 settembre 2023, durante il suo 54esimo fly-by (passaggio ravvicinato) sulla superficie gassosa di Giove, ad appena 7.700 chilometri dalle nubi che hanno disegnato la faccia angosciata. Le linee sinuose del volto ricordano in qualche modo il famosissimo dipinto “L'urlo” del pittore norvegese Edvard Munch.

La faccia è emersa anche grazie al sapiente lavoro di post produzione del “cittadino scienziato” Vladimir Tarasov, che ha attinto dai dati grezzi raccolti dalla sonda JUNO e caricati su un database pubblico della NASA. Lo scatto è particolarmente interessante perché mostra l'area del terminatore, ovvero la linea che separa il giorno dalla notte sul più grande pianeta del Sistema Solare. Ciò che si vede nella porzione illuminata dalle parti del terminatore è molto interessante per gli scienziati, poiché la luce solare allunga le ombre – esattamente come avviene sulla Terra al crepuscolo, facendo emergere maggiori dettagli e una superiore tridimensionalità delle caratteristiche presenti nella turbolenta atmosfera del gigante gassoso.

Le caratteristiche bande colorate del pianeta visibili al telescopio sono le correnti di gas in continuo movimento, spinte da venti violentissimi che viaggiano a centinaia di chilometri orari. La superficie gassosa del pianeta è così impetuosa che vi si formano i più colossali cicloni del Sistema solare, come la caratteristica Grande Macchia Rossa, una tempesta attiva da diversi secoli e visibile anche con un telescopio amatoriale. Le perturbazioni danno vita a nuvole e bande in continuo mutamento, che nell'area soprannominata Jet N7 (nella porzione settentrionale del pianeta) hanno di fatto creato il volto angosciato. Come indicato, si tratta del risultato della pareidolia, la tendenza istintiva del nostro cervello di ricostruire forme e schemi precisi in qualcosa di astratto, come possono essere le linee sulla carta da parati, i disegni sulle piastrelle del bagno o le nuvole.

Questo fenomeno psicologico è davvero potente quando riguarda i volti; il cervello è infatti particolarmente predisposto a tirarli fuori dagli oggetti e dai contesti più disparati, trovando occhi, bocca, naso e orecchie dove non ci sono. Uno degli esempi di pareidolia più spettacolari offerti dalla NASA è il volto sorridente del Sole, catturato dal telescopio spaziale Solar Dynamics Observatory (SDO) la sera del 26 ottobre 2022. Anche in questo caso con Halloween alle porte.

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