Un uomo ha ricevuto il rene di un maiale: è il primo trapianto di questo tipo in una persona viva
Negli Stati Uniti è stato eseguito con successo il primo trapianto di rene di maiale in un uomo ancora in vita, anche dal punto di vista delle funzioni cerebrali. L'operazione è stata eseguita su un uomo di 62 anni affetto da una malattia renale allo stadio terminale dai medici del Massachusetts General Hospital di Boston. Prima di questo ci sono stati infatti altri casi di trapianto di rene da maiale a uomo, ma in persone cerebralmente morte.
Il rene utilizzato nell'operazione apparteneva a un maiale geneticamente modificato con l'obiettivo di eliminare i geni che avrebbero potuto causare problemi nel paziente una volta effettuato il trapianto e aggiungerne altri che invece potevano aumentare le possibilità di compatibilità. Si tratta di un primo caso che potrebbe aprire la strada a nuove soluzioni al problema della difficile reperibilità di organi necessari ai trapianti.
Il primo trapianto di rene al mondo su una persona in vita
Il Massachusetts General Hospital di Boston lo ha annunciato giovedì 21 marzo 2024, ma l'operazione è stata eseguita qualche giorno prima, sabato 16 marzo. È durata circa quattro ore e rappresenta il primo caso al mondo di trapianto di rene di maiale geneticamente modificato in un ricevente vivo. I medici che l'hanno eseguito lo hanno definito un risulto storico nel campo degli xenotrapianti, ovvero quel tipo di trapianti che si avvale di tessuti o organi di una specie diversa da quella di appartenenza del ricevente.
Il rene trapiantato è stato fornito dal gruppo eGenisis di Cambridge: l'organo è stato prelevato da un maiale geneticamente modificato: attraverso la rivoluzionaria tecnica di editing genetico, CRISPR-Cas9, i ricercatori hanno apportato 69 modiche al Dna del maiale. Questo passaggio è stato finalizzato a rendere il più possibile sicuro il trapianto per il paziente. Per lo stesso motivo infatti gli scienziati hanno eliminato dall'animale i retrovirus che avrebbero potuto favorire l'insorgenza di infezioni dopo il trapianto.
Chi è il paziente che ha ricevuto il rene di maiale
Nel comunicato stampa dell'ospedale di Boston è indicato nome e cognome del paziente che ha ricevuto il rene geneticamente modificato. Si chiama Richard ‘Rick' Slayman e vive nello stato del Massachusetts: senza il suo coraggio, hanno sottolineato i medici, niente di tutto questo sarebbe stato possibile.
Slayman stesso ha parlato dell'intervento, raccontando di aver già subito anni fa, nel 2018, un trapianto di rene, ma quella volta da un donatore umano, dopo essere stato in dialisi per sette anni. Dopo cinque anni, però, il rene ha smesso di funzionare e il paziente ha dovuto di nuovo sottoporsi a dialisi. A quel punto i medici del Massachusetts General Hospital gli hanno proposto lo xenotrapianto, mostrandogli i punti di forza e gli eventuali rischi della procedura. Slayman ha raccontato di aver accettato senza esitazione, non solo per la sua vita, ma anche per il bene delle migliaia di persone in situazioni simili alla sua.
La difficoltà nel reperire gli organi da utilizzare nei trapianti è infatti uno dei problemi sanitari più urgenti: questo è soprattutto vero per gli organi più richiesti e il rene è quello di cui si ha più comunemente bisogno. Secondo quanto riportato dal Massachusetts General Hospital, in base ai dati dell'United Network for Organ Sharing (UNOS) solo negli Stati Uniti più di 100.000 persone sono in attesa di un organo per il trapianto e ogni giorno 17 persone muoiono perché non riescono a ottenere l'organo di cui necessitano in tempo.