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Un uomo che teme il tradimento della partner produce più spermatozoi: com’è possibile e perché

Ricercatori statunitensi dell’Università di Oakland hanno determinato che gli uomini che percepiscono la potenziale infedeltà della compagna producono un maggior numero di spermatozoi. Ecco per quale ragione.
A cura di Andrea Centini
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Un uomo produce una concentrazione superiore di spermatozoi se crede che la propria compagna possa essere infedele o se frequenta abitualmente altri maschi, che vengono interpretati come potenziali rivali sessuali. È quanto emerso da un nuovo studio che ha analizzato campioni di sperma di giovani uomini impegnati in relazioni sentimentali e sessualmente attivi. Questo aumento nella concentrazione degli spermatozoi, chiaramente, non è volontario, ma avviene in modo “automatico” sotto la spinta di una strategia riproduttiva che ha solide basi evolutive.

Il desiderio di trasmettere i propri geni è il potentissimo motore alla base della vita, tuttavia per raggiungere il risultato vanno superati i rivali in amore. Negli uccelli e nei mammiferi, ai quali appartiene anche la nostra specie (Homo sapiens), si è sviluppata quella che gli scienziati chiamano competizione spermatica, una serie di strategie volte a primeggiare – o perlomeno a tentare di farlo – nella trasmissione dei propri geni. L'aumento degli spermatozoi è una delle sue componenti principali, ma ce ne sono anche altre, come quelli comportamentali e anatomiche. In alcune specie sono ad esempio presenti le cosiddette spine peniene, sviluppate per rimuovere lo sperma di altri maschi nell'apparato riproduttivo delle femmine; anche la dinamica dei rapporti sessuali si ritiene possa essersi evoluta per favorire l'eliminazione del liquido seminale dei rivali.

Non c'è dunque da stupirsi troppo se, innanzi alla percezione di potenziale infedeltà da parte della partner, anche nell'essere umano possa aumentare la produzione di spermatozoi. A dimostrarlo un nuovo studio condotto da scienziati del Dipartimento di Psicologia dell'Università di Oakland (Stati Uniti), che hanno coinvolto 34 coppie eterosessuali in cui gli uomini avevano un'età compresa tra i 18 e i 32 anni, tutti impegnati nella carriera universitaria. I ricercatori, coordinati dalla dottoressa Tara DeLecce, hanno costruito il proprio studio sulle basi di un'indagine condotta circa 30 anni fa da altri studiosi, nella quale era stato determinato quanto segue: “Gli uomini che trascorrono meno tempo con la loro consueta partner femminile dall'ultimo rapporto sessuale producono eiaculati con più spermatozoi alla successiva copulazione della coppia”. Un risultato che non è stato evidenziato nel nuovo studio, probabilmente perché oggi siamo iperconnessi con la tecnologia e ci manteniamo continuamente in contatto con le persone importanti della nostra vita.

Ciò che la dottoressa DeLecce e colleghi volevano misurare era proprio la concentrazione degli spermatozoi in presenza della percezione di potenziale infedeltà da parte della compagna, o comunque della sua frequentazione di potenziali partner sessuali rivali. “Abbiamo condotto una replica concettuale di questa ricerca (riferendosi allo studio del 1993 NDR) per indagare se il rischio di competizione spermatica predice l'adattamento dell'eiaculato nei maschi umani utilizzando misure aggiuntive del rischio di competizione spermatica (ad esempio, percezioni di infedeltà del partner, presenza di potenziali rivali sessuali) e tecnologia aggiornata di analisi del liquido seminale laser-ottica”, hanno scritto DeLecce e colleghi nell'abstract dello studio.

Analizzando sei campioni di sperma consegnati nell'arco di 45 giorni e incrociando i dati con un questionario sulle dinamiche di coppia, nel quale si chiedeva appunto se si temesse il tradimento e simili, i ricercatori hanno osservato che la concentrazione di spermatozoi risultava sensibilmente più alta proprio negli uomini che percepivano la “minaccia” dell'infedeltà, per via della frequentazione di altri potenziali rivali. In pratica, la possibilità che la compagna possa avere altri partner sessuali spinge l'uomo a produrre più spermatozoi, fondamentalmente per avere maggiori probabilità di fecondare le uova con il proprio seme. Un classico esempio di competizione spermatica. I dettagli della ricerca “Ejaculate Adjustment in Response to Sperm Competition Risk in Humans” sono stati pubblicati sulla rivista scientifica specializzata Archives of Sexual Behavior.

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