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Satellite NASA in caduta libera sulla Terra: dove e quando si schianterà

Il satellite RHESSI dal peso di 300 kg dovrebbe rientrare nell’atmosfera terrestre intorno alle 21:30 EDT di mercoledì (19 aprile; le 3:30 del 20 aprile in Italia), più o meno 16 ore.
A cura di Valeria Aiello
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Rappresentazione artistica del satellite RHESSI della NASA che osserva il Sole / Credit: NASA
Rappresentazione artistica del satellite RHESSI della NASA che osserva il Sole / Credit: NASA

Il satellite RHESSI (Reuven Ramaty High Energy Solar Spectroscopic Imager) della NASA, che ha studiato il Sole dal 2002 al 2018 cambiando la nostra conoscenza sui brillamenti solari, si schianterà sulla Terra nelle prossime ore. Le ultime stime del Dipartimento della Difesa americano indicano che il satellite dovrebbe rientrare nell’atmosfera terrestre intorno alle 21:30 EDT di mercoledì (19 aprile; le 3:30 del 20 aprile in Italia), più o meno 16 ore. Dal peso di 300 kg (660 libbre), il satellite dovrebbe bruciare quasi completamente durante mentre viaggia nell’atmosfera, ma la NASA prevede che “alcune componenti sopravvivranno al rientro” hanno scritto lunedì i funzionari dell’Agenzia spaziale americana in un aggiornamento. “Il rischio di danni – precisano – è comunque basso, circa 1 su 2.467”.

Anche se RHESSI non sarà il più grande pezzo di spazzatura spaziale in caduta incontrollata verso la Terra – lo scorso novembre, ad esempio, il razzo cinese Long March 5B è rientrato circa cinque giorni dopo aver lanciato il terzo e ultimo modulo della stazione spaziale cinese Tinagong – l’imminente schianto è un nuovo promemoria del fatto che l’orbita terrestre è un luogo sempre più affollato e pericoloso. Per avere un’idea del “traffico” e, soprattutto, della spazzatura spaziale che aleggia sopra le nostre teste, basti pensare che oltre 13.000 pezzi di detriti orbitali vengono attualmente monitorati dalle reti di sorveglianza globale. Ma ce ne sono tantissimi altri che sono troppo piccoli – circa 1 milione di larghezza compresa da 1 a 10 centimetri – da poter essere tenuti d’occhio.

Dove e quando si schianterà il satellite NASA

Il satellite RHESSI della NASA, lanciato nell’orbita terrestre bassa a bordo di un razzo Pegasus XL nel febbraio 2002, è il veicolo spaziale che ha studiato i brillamenti solari e le espulsioni di massa coronale utilizzando il suo unico strumento scientifico, uno spettrometro per immagini che ha registrato i raggi X e i raggi gamma. Prima della sua dismissione, avvenuta nel 2018 in seguito a problemi di comunicazione RHESSI “ha registrato più di 100.000 eventi di raggi X, consentendo agli scienziati di studiare le particelle energetiche nei brillamenti solari – hanno precisato i funzionari della NASA nell’aggiornamento di lunedì – . L’osservatorio ha aiutato i ricercatori a determinare la frequenza, la posizione e il movimento delle particelle, il che li ha aiutati a capire dove le particelle venivano accelerate”.

Il suo rientro, quasi 21 anni dopo il lancio e 16 di attività, è monitorato dalla NASA e dal Dipartimento della Difesa americano, che in queste ore stanno aggiornando le previsioni su quando il veicolo spaziale entrerà nell’atmosfera terrestre.

Al momento, la NASA indica che il veicolo spaziale rientrerà nell’atmosfera “intorno alle 21:30 EDT di mercoledì 19 aprile (le 3:30 del mattino di giovedì 20 aprile in Italia, ndr) con un'incertezza di +/- 16 ore” senza però specificare quale sia la zona del possibile impatto delle componenti che sopravvivranno al rientro. È però possibile che l’Agenzia – che raramente annuncia tali eventi – fornisca indicazioni più dettagliate solo dopo il rientro. L’ultima volta che la NASA ha emesso un comunicato del genere è stato lo scorso 6 gennaio, quando il satellite ERBS (Earth Radiation Budget Satellite) si è schiantato nelle acque del Pacifico settentrionale, nel Mare di Bering. In precedenza, la NASA aveva annunciato solo un’altra caduta libera di un veicolo spaziale, l’Orbiting Geophysics Observatory 1 (OGO-1), rientrato nell’atmosfera terrestre nel 2020, sopra il Pacifico meridionale, approssimativamente tra Tahiti e le Isole Cook, disintegrandosi nell’atmosfera.

I percorso del satellite RHESSI della NASA nel punto del suo rientro nell’atmosfera terrestre / Credit: SatFlare
I percorso del satellite RHESSI della NASA nel punto del suo rientro nell’atmosfera terrestre / Credit: SatFlare

Ad ogni modo, gli ultimi dati del servizio di tracciamento SatFlare emerge che satellite RHESSI “dovrebbe cadere intono alle 3:12 UTC di giovedì 20 aprile (le 5:12 in Italia) +/- 10 ore” secondo le previsioni di decadimento fornite da Joseph Remis, che ha determinato il luogo dell’impatto in un’area dell’Oceano Atlantico, al largo delle coste settentrionali del Brasile, approssimativamente nelle acque antistanti gli Stati di Amapà e Parà.

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