video suggerito
video suggerito

Un piccolo asteroide ha appena “sfiorato” la Terra: perché è importante averlo scoperto

Un piccolo asteroide identificato il 24 febbraio è passato vicinissimo alla Terra questa sera. Il sasso spaziale, chiamato 2025 DN6, è sfrecciato a oltre 21.000 chilometri orari a una distanza inferiore a quella che ci separa dalla Luna.
A cura di Andrea Centini
0 CONDIVISIONI
Immagine

Alle 18:53 ora italiana di oggi, mercoledì 26 febbraio 2025, un piccolo asteroide è passato vicinissimo alla Terra. Si tratta di 2025 DN6, scoperto appena due giorni fa (il 24 febbraio) da un telescopio del Mount Lemmon Survey, un progetto di ricerca guidato da scienziati del Lunar and Planetary Laboratory dell'Università dell'Arizona volto a “dare la caccia” ai Near-Earth Object (NEO), gli oggetti che si avvicinano alla Terra come asteroidi e comete. È un sistema di sorveglianza che assieme ad ATLAS e Catalina Sky Survey – giusto per citare due dei più famosi – gioca un ruolo significativo nella difesa planetaria.

Il corpo celeste è sfrecciato a una velocità di oltre 21.000 chilometri orari ad appena 298.000 chilometri dal nostro pianeta, circa la metà della distanza che ci separa dalla Luna (che in media orbita a 484.000 dalla Terra). Potrebbe sembrare una grande distanza, ma dal punto di vista squisitamente astronomico è praticamente un'inezia. Uno dei dettagli più interessanti del passaggio di 2025 DN6 risiede nelle sue dimensioni: secondo i calcoli del Near-Earth Object Coordination Centre (NEOCC) dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA) ha infatti un diametro compreso tra i 2,8 e i 6 metri, mentre per ilCenter for Near Earth Object Studies (CNEOS) del Jet Propulsion Laboratory della NASA tra i 2,7 e i 5,9 metri. Insomma, è un oggetto molto piccolo. Essere riusciti a identificarlo e tracciarlo significa che i sistemi di sorveglianza che scandagliano il cielo alla ricerca di potenziali minacce funzionano in modo estremamente efficace; fosse stato un oggetto più grande e avesse avuto una traiettoria di impatto contro la Terra, ad esempio, sarebbe stato possibile far evacuare in tempo tutte le aree potenzialmente coinvolte dalla collisione.

È doveroso sottolineare che un oggetto al massimo di 6 metri come 2025 DN6 non rappresenta alcun pericolo, considerando che verrebbe completamente – o quasi completamente, anche in base alla sua composizione – disintegrato dall'attrito estremo con l'atmosfera terrestre, che innesca il fenomeno di ablazione responsabile anche della formazione delle meteore o stelle cadenti. Nel caso in cui ci avesse puntati, probabilmente il piccolo asteroide avrebbe generato un grande bolide e un significativo boato esplodendo nel cielo, con verosimile caduta di qualche piccolo meteorite. Ricordiamo che il meteoroide responsabile della cosiddetta “meteora di Čeljabinsk” esplosa nei cieli della Russia nel 2013 aveva un diametro di una quindicina di metri e una massa di 10.000 tonnellate (generò un grosso meteorite di quasi 600 chilogrammi ritrovato in un lago).

La continua scoperta e il monitoraggio di questi oggetti – anche molto piccoli – deve rassicurarci sul fatto che gli esperti di difesa planetaria sono continuamente alla ricerca di potenziali pericoli provenienti dallo spazio, come quello recentemente scongiurato (anche se ancora non del tutto) di 2024 YR4, un sasso spaziale tra i 40 i 90 metri che per settimane ha tenuto in molti con il fiato sospeso. Per un breve periodo è stato infatti l'asteroide più minaccioso in assoluto per la Terra, con una probabilità di impatto del 3,1 percento prevista per il 22 dicembre 2032. Come previsto dagli scienziati, tuttavia, tale rischio è stato scongiurato poco dopo è attualmente secondo i calcoli della NASA ha lo 0,0022 di probabilità di colpirci. Per questo è stato spostato a 0 sulla scala di Torino, dopo aver passato diversi giorni con un punteggio di 3. Curiosamente ora ha maggiori probabilità di colpire la Luna. Il rischio di impatto non è ancora del tutto scongiurato, ma con le prossime osservazioni del James Webb e quelle del 2028, quando tornerà al perigeo, probabilmente 2024 YR4 verrà considerato del tutto "innocuo".

0 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views