Un milione e mezzo di posti di lavoro possono arrivare dalle energie rinnovabili: i dati di WWF Italia
La sfida per contrastare gli effetti della crisi climatica non è solo etica, ma anche sociale ed economica. Così come i risultati che ne potrebbero derivare non migliorerebbero solo la vita di chi abiterà questo Pianeta dopo di noi, ma anche la nostra, oggi.
Un esempio concreto lo offrirebbe in tempi piuttosto brevi la completa decarbonizzazione del sistema elettrico in Italia, ovvero la sua conversione da un sistema basato su combustibili fossili a uno fondato completamente sulle energie rinnovabili. Secondo infatti un recente report realizzato da Fondazione Ecosistemi per conto di WWF Italia questo processo potrebbe creare nei prossimi anni quasi un milione e mezzo di nuovi posti di lavoro, la maggior parte in Italia.
Cosa dice il report
Il report ha considerato otto settori di produzione all'interno delle due macro-aree, quella degli impianti rinnovabili e quella delle reti, considerando i finanziamenti necessari e ricavi ottenibili, in termini di impatti economici e crescita occupazionale, delle principali fasi della loro attuazione: costruzione, installazione e manutenzione.
Il primo dato che emerge è la differenza tra le voci di spesa e quelle degli utili: a fronte degli 187,7 miliardi di euro per i finanziamenti necessari per la realizzazione e gestione degli impianti rinnovabili, i vantaggi economici per l'Italia ammonterebbero a 350,6 miliardi di euro. Allo stesso modo, risulta positivo il bilancio per l'implementazioni delle reti: 34,7 miliardi di euro di finanziamenti, a fronte di un giro di affari conseguente di 48,6 miliardi di euro per il sistema produttivo italiano.
Quanti posti di lavoro in più
Il secondo dato invece riguarda la creazione di moltissimi nuovi posti di lavoro. Secondo il report, considerando un ciclo di vita degli impianti di 25 anni, questo settore da solo potrebbe creare 1.305.066 nuovi posti di lavoro, di cui la maggior parte, più di un milione di posti, si aprirebbe in Italia.
Per quanto riguarda il macro-settore delle reti, invece, in un ciclo di vita di 50 anni, i nuovi posti di lavoro creati sarebbero – secondo le stime del report – più di 57.000. Anche in questo ambito, quattro più idi 44 mila resterebbero in Italia.
Questi numeri – spiega Mariagrazia Midulla, responsabile Clima ed Energia Wwf Italia – dimostrano come, oltre a una necessità, la transizione energetica possa essere anche un'opportunità di crescita economica e occupazionale per l'Italia.