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Un grande vulcano sottomarino vicino alla fossa delle Marianne potrebbe essere in eruzione

Si tratterebbe dell’Ahyi Seamount, situato a circa 18 km a sud-est dall’Isola di Farallon de Pajaros (Uracas), nell’Oceano Pacifico. La sua ultima eruzione risale al 2014.
A cura di Valeria Aiello
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Un crescente numero di indicazioni sembra suggerire l’eruzione di un grande vulcano sottomarino nelle profondità dell’Oceano Pacifico nel Commonweath statunitense delle Isole Marianne Settentrionali. Si tratterebbe dell’Ahyi Seamount, situato a circa 18 km a sud-est dall’isola di Farallon de Pajaros (Uracas), secondo quanto comunicato dall’US Geological Survey (USGS), sebbene gli esperti non siano in grado di confermarlo con esattezza a causa dell’assenza di stazioni di monitoraggio vicine. “Questo limita la nostra capacità di rilevare e caratterizzare i disordini vulcanici in quell’area” fanno sapere dall’USGS che, a partire da metà ottobre, ha iniziato a registrare segnali coerenti con l’attività di una sorgente vulcanica sottomarina mediante i sensori idroacustici di Wake Island, un atollo corallino a nord delle isole Marshall a circa 2.300 km di distanza dal vulcano sottomarino.

L’Ahyi Seamount, un grande vulcano sottomarino nell'Oceano Pacifico / Google
L’Ahyi Seamount, un grande vulcano sottomarino nell'Oceano Pacifico / Google

“In collaborazione con il Laboratoire de Geophysique di Tahiti – precisa l’USGS – , una recente analisi combinata di questi segnali, insieme ai dati delle stazioni sismiche situate a Guam e nell’isola di Chichijima, in Giappone, indica che la fonte di questa attività sia presso o vicino all’Ahyi Seamount. Inoltre, le immagini satellitari del 6 novembre mostrano lo scolorimento sulla superficie dell’oceano nella posizione di Ahyi. Presi insieme, questi dati suggeriscono fortemente che Ahyi sia la fonte dell’attività, nonostante ci siano molte altre montagne sottomarine nell’area”.

Come spiegato da Matt Haney, un geofisico ricercatore dell’USGS, al momento non ci sono comunque elementi che lascino intendere un’intensificazione di questa attività o che la stessa diventi una grande eruzione. Tuttavia, le autorità hanno raccomandato alle navi di evitare l’area.

L’ultima eruzione dell’Ahyi Seamount risale al 2014 (dal 24 aprile al 17 maggio), rilevata utilizzando i dati dei sismometri situati su vulcani subaerei nelle Isole Marianne Settentrionali e della rete di idrofoni a Wake Island. In quell’occasione, i subacquei della NOAA riferirono di aver sentito esplosioni mentre conducevano ricerche sulla barriera corallina dell’isola di Farollon de Pajaros. In seguito a questa eruzione, si formò un nuovo cratere vicino alla sommità del vulcano che ne destabilizzò il fianco sud-est fino a franare. In precedenza, un’altra eruzione si era verificata tra i 24 e il 25 aprile 2001, rilevata sismicamente da una stazione situata sull’atollo di Rangiroa, nell’arcipelago di Tuamotu. Nel 1979, invece, l’equipaggio di un peschereccio subì scosse sull’area sommitale del vulcano, seguite da un sollevamento di acqua solforosa.

Durante questi periodi di attività, hanno precisato gli esperti dell’USGS, è stato sempre osservato lo scolorimento sulla superficie dell’oceano associato all’eruzione del vulcano. La presenza del fenomeno anche in questa circostanza, potrebbe dunque suggerire che del materiale stia uscendo dal vulcano. “I segnali idroacustici sono in corso in questo momento, sebbene il numero degli eventi rilevati sia diminuito negli ultimi tre giorni – indica l’USGS in una nota – . Continueremo a monitorare i dati idrofonici, sismici e satellitari disponibili a distanza”.

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