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Un dispositivo delle dimensioni di una valigetta trasforma l’acqua di mare in acqua potabile

Creato da un team di ingegneri americano, il dispositivo è in grado di generare acqua potabile da acqua salata o salmastra.
A cura di Valeria Aiello
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I ricercatori del Dipartimento di Ingegneria Elettrica e Informatica del Massachusetts Institute of Technology (MIT) hanno creato un dispositivo portatile in grado di generare acqua potabile pulita da acqua salata o salmastra, che potrebbe fornire accesso all’acqua dolce alle aree rurali o colpite da disastri naturali.

La soluzione, descritta in un documento pubblicato su Environmental Science and Technology, si basa su due processi di desalinizzazione, l’elettrodialisi, che permette tramite membrane cariche di separare gli ioni dall’acqua, e la polarizzazione della concentrazione di ioni (ICP), un sistema che consente di rimuovere anche i solidi e i batteri dall’acqua.

Grazie a questi due sistemi, l’acqua di mare in ingresso viene convertita in acqua potabile che soddisfa gli standard le linee guida dell’OMS. “Il dispositivo ha avuto successo dalla sua prima uscita. Ma penso che il motivo principale sia l’insieme di tanti piccoli progressi che abbiamo fatto lungo il percorso” ha affermato l’autore senior Jongyoon Han, professore di ingegneria elettrica e informatica e di ingegneria biologica al MIT e membro del Laboratorio di Ricerca di Elettronica (RLE).

ll dispositivo ideato dai ricercatori del MIT
ll dispositivo ideato dai ricercatori del MIT

L’intero sistema di desalinizzazione entra in una scatola dalle dimensioni di una valigetta, è alimentato a batterie e si controlla con uno smartphone. Per ridurre l’impatto ecologico, utilizza il sottoprodotto della salamoia come soluzione di risciacquo per gli elettrodi a quasi la stessa salinità dell’acqua in ingresso.

L’efficienza del dispositivo è impressionante: genera acqua potabile a una velocità di 0,3 litri all’ora e richiede solo 20 watt di potenza per litro, anche se i ricercatori dovranno ancora fare dell’altro lavoro perché il costo complessivo di produzione dell’acqua potabile sia inferiore a quello degli impianti di desalinizzazione più grandi. Il dispositivo è comunque un’opzione interessante per ridurre drasticamente l’impatto ecologico degli impianti.

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