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Un asteroide scoperto nell’orbita intorno alla Terra potrebbe essere un frammento di Luna

Riflette la luce del Sole allo stesso modo della Luna, ma questo non è l’unico indizio della sua origine lunare.
A cura di Valeria Aiello
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Illustrazione artistica di un asteroide. Credit: N. Bartmann/ESA/Webb/ESO/M. Kornmesser e S. Brunier/N. Risinger
Illustrazione artistica di un asteroide. Credit: N. Bartmann/ESA/Webb/ESO/M. Kornmesser e S. Brunier/N. Risinger

Un asteroide scoperto nel 2016 grazie ai dati del Pan-STARRS, il telescopio panoramico situato presso l’Osservatorio di Haleakala, alle Hawaii, potrebbe essere un frammento di Luna che orbita attorno alla Terra. Gli astronomi lo hanno chiamato Kamo‘oalewa, che in hawaiano significa oggetto celeste oscillante, perché la sua orbita cambia nel tempo, pur rimanendo sempre vicina alla Terra. Anche la sua superficie è notevole: riflette la luce del Sole allo stesso modo della Luna, grazie alla presenza di silicati. Questo non è però l’unico indizio della sua possibile origine lunare. Un nuovo studio, dal titolo Orbital pathways for a Lunar-Ejecta Origin of the Near-Earth Asteroid Kamo‘oalewa, ha esaminato l’orbita dell’oggetto per capire se davvero si tratta di materiale espulso dalla Luna. Il primo autore della ricerca è Jose Daniel Castro Cisneros del Dipartimento di Fisica dell’Università dell'Arizona.

L'asteroide Kamo‘oalewa potrebbe essere un frammento di Luna

Kamo‘oalewa fa parte del gruppo Apollo e si trova oltre la cosiddetta sfera di Hill della Terra, la regione dello spazio in cui domina l’attrazione dei satelliti. La Luna è invece confortevolmente all’interno di questa sfera di influenza e, sebbene la sua orbita sia soggetta a piccole variazioni, è abbastanza stabile. L’asteroide Kamo‘oalewa che, al contrario, si trova appunto al di fuori di questa sfera, ha invece un’orbita fortemente ellittica chevaria su scale temporali centenarie ed è definito come un quasi-satellite della Terra, perché il Sole esercita su di esso un’attrazione gravitazionale più forte di quella del nostro pianeta.

Per esplorare l’ipotesi che l’asteroide possa aver avuto origine come frammento di detriti in seguito all’impatto di un meteorite sulla superficie lunare, il team guidato da Castro-Cisneros ha effettuato simulazioni numeriche per valutare in che modo i frammenti di superficie lunare possano essere stati espulsi come risultato delle collisioni dei meteoriti. La modellazione di questi dati ha indicato che la maggior parte delle particelle lascia le vicinanze della Terra e della Luna e passa in orbite attorno al Sole, ma un piccolo numero di frammenti non entra in orbite eliocentriche, assumendo invece orbite simili a quella di Kamo’oalewa. “Mentre questi ejecta sfuggono all’ambiente Terra-Luna e si evolvono in orbite eliocentriche, scopriamo che una piccola frazione produce risultati compatibili con il comportamento dinamico di Kamo’oalewa” spiegano i ricercatori.

Come ampiamente noto, la superficie della Luna è caratterizzata da una grande quantità di crateri da impatto, che potrebbero conservare la prova storica dell’origine di Kamo’oalewa. “Le velocità di espulsione lunare (superiori alla velocità di fuga lunare, 2,4 km/s) necessarie per ottenere i risultati co-orbitali sembrano essere realizzabili negli impatti meteoroidi sulla Luna” scrivono gli autori dello studio.

Le collisioni sulla superficie lunare hanno abitualmente velocità di impatto di 22 chilometri al secondo e possono arrivare fino a 55 chilometri al secondo. Altri studi di simulazione hanno inoltre mostrato che gli impatti con queste velocità possono espellere detriti che viaggiano a una velocità di 6 km/secondo, dunque ben al di sopra della soglia di fuga di 2,4 chilometri/secondo. Gli studi sui crateri lunari hanno anche mostrato che i grandi crateri da impatto – di diametro superiore a 33 chilometri – si verificano una volta ogni 25 milioni di anni, e che questi grandi crateri sono probabili fonti di materiale espulso che viaggia abbastanza velocemente da sfuggire alla Luna.

Gli scienziati non hanno però esaminato quale cratere possa essere stato la fonte di Kamo’oalewa. “Lasciamo che uno studio separato indaghi sulla possibilità che un cratere lunare di dimensioni, età e posizione geografica adeguate possa essere coerente con l’ipotesi di espulsione lunare per la provenienza di Kamo’oalewa” hanno concluso gli studiosi.

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