Un asteroide è stato scoperto poco prima dello schianto sulla Terra: scienziati a caccia dei resti
Per la sesta volta da quando si va "a caccia" dei Near Earth Objetc (NEO), gli oggetti che orbitano vicino alla Terra, gli scienziati sono riusciti a intercettare un asteroide prima che si schiantasse sul nostro pianeta, calcolandone con precisione traiettoria, orario e luogo d'impatto. Questa volta è un risultato ancor più sorprendente poiché si è trattato del “sasso spaziale” più piccolo mai rilevato prima dell'entrata in atmosfera e della deflagrazione. 2022 WJ1, questo il suo nome, aveva infatti un diametro di appena 1 metro, prima di trasformarsi in bolide a causa dell'attrito con l'aria, frammentandosi in tanti piccoli pezzi.
Come indicato dall'Agenzia Spaziale Europea (ESA) in un comunicato stampa, l'asteroide era stato intercettato la prima volta alle 05:53 ora italiana di sabato 19 novembre dal Catalina Sky Survey (CSS), un programma di monitoraggio coordinato da scienziati del Lunar and Planetary Laboratory dell'Università dell'Arizona volto proprio a ricercare gli asteroidi (e altri oggetti celesti) vicini alla Terra, potenzialmente minacciosi. Il telescopio da 1,5 metri del progetto Catalina sito all'Osservatorio di Mount Lemmon ha scattato immagini in sequenza dell'oggetto confermando la sua natura di asteroide; nel giro di poche decine di minuti i dati sono stati girati al Minor Planet Center dell'Unione Astronomica Internazionale (IAU), l'ente preposto alla catalogazione dei corpi celesti.
Man mano che 2022 WJ1 si avvicinava alla Terra, grazie a diversi sistemi di rilevamento i ricercatori sono riusciti a calcolare che sarebbe caduto in Nord America, restringendo sempre di più il range di orario e zona di caduta. Alla fine hanno determinato che sarebbe precipitato sul Canada nell'area dell'Ontario, attorno alle 08:30 del Tempo Coordinato Universale (UTC). Perfettamente in orario, alle 09:27 ora italiana (le 08:27 UTC), una palla di fuoco si è accesa nel cielo di Toronto: un rapidissimo bolide che è culminato con la frammentazione dell'asteroide. Secondo i ricercatori la maggior parte dei minuscoli pezzi sopravvissuti all'ablazione è precipitata nel Lago Ontario, nel quale sono state avviate spedizioni di ricerca per provare a recuperarli.
Grazie al preavviso di alcune ore, diversi ricercatori del Western Meteor Physics Group e dell'Institute for Earth and Space Exploration (Western Space) sono riusciti a raggiungere il luogo ipotizzato per la caduta, e hanno così potuto veder manifestarsi il bolide innanzi ai loro occhi. Tra essi il professor Paul Wiegert, docente di fisica e astronomia: “Ho guardato da Brescia Hill nel campus occidentale. Sebbene fredda e ventosa, la collina aveva una visuale chiara verso est, dove mi aspettavo di vedere solo un lampo lontano. Poi la palla di fuoco apparve all'improvviso, passando quasi sopra la sua testa. Oh! Era facilmente visibile tra le nuvole spezzate e notevolmente rosso-arancio”, ha dichiarato lo scienziato a Western News. “È passato proprio sopra di noi all'ora prevista ed era chiaramente di colore verde”, gli ha fatto eco il dottor David Clark, studente di dottorato di Geofisica, anch'egli balzato giù dal letto per andare a vedere lo spettacolo con i propri occhi (in Canada erano le primissime ore del mattino). “Diversi minuti dopo si è potuto sentire un notevole boom sonico”, ha aggiunto Clark.
Secondo quanto riportato dal quotidiano canadese, il meteoroide è entrato nell'atmosfera terrestre “appena a sud di Woodstock, procedendo verso est come una palla di fuoco luminosa fino alla sua fine a circa fino alla sua fine a un'altitudine di 20 chilometri a nord della città di Vineland”. Se gli scienziati riusciranno a raccogliere i frammenti scopriremo di più su questo “visitatore”, uno dei pochissimi rilevati prima dello schianto. I precedenti sono stati 2008 TC3 di 4 metri; 2014 AA di 3 metri; 2018 LA di 3 metri; 2019 MO di 6 metri; e 2022 EB5 di un paio di metri.