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Uccisi a fucilate quattro scimpanzé fuggiti dal recinto di uno zoo in Svezia

Un gruppo di scimpanzé è riuscito a fuggire dal recinto di uno zoo svedese in cui era imprigionato. I tiratori scelti ne hanno abbattuti quattro.
A cura di Andrea Centini
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Quattro scimpanzé di uno zoo in Svezia sono stati uccisi a fucilate da tiratori scelti, dopo essere riusciti a fuggire dal proprio recinto. La tragedia si è consumata presso lo zoo di Furuvik (Furuviksparken) sito nei pressi di Gavle, a 165 chilometri a nord di Stoccolma. Tutto ha avuto inizio mercoledì 14 dicembre, quando cinque dei sette esemplari di scimpanzé ospitati nella “casa delle scimmie” sono riusciti ad aprirsi un varco nella recinzione e hanno iniziato a vagare nelle viuzze del parco. In quel momento non c'erano visitatori – lo zoo è attualmente chiuso -, ma per proteggere l'incolumità dei lavoratori la sicurezza ha deciso di far intervenire la polizia e sette tiratori scelti per abbattere gli animali liberi. L'operazione violenta ha sollevato un'ondata di sdegno in patria e fuori, con un fiume di messaggi al vetriolo sulle pagine social dello zoo. Nel 2020 due scimpanzé fuggiti da uno zoo dei Paesi Bassi furono uccisi in circostanze analoghe.

Il numero degli scimpanzé deceduti non è stato chiarito fino ad oggi, domenica 17, perché uno degli animali feriti si era nascosto in un'area che i ranger hanno raggiunto solo nelle ultime ore. A perdere la vita sono stati Linda, Torsten, Santino e Manda; il corpo di quest'ultima è stato trovato proprio all'interno della casa delle scimmie. Era stato già individuato con i droni, ma non vi era ancora certezza che Manda fosse morta come i suoi sfortunati compagni. Gli altri tre esemplari rimasti in vita, Maria-Magdalena, Tjobbe e Selma, sono stati trasferiti in un recinto sicuro dopo giornate particolarmente critiche. Inizialmente in un'intervista al quotidiano Expressen la portavoce del gruppo che gestisce lo zoo, la dottoressa Annika Troselius, aveva dichiarato che gli animali “dovevano essere soppressi perché non c'era abbastanza tranquillante per tutti quelli fuggiti”. Poi lo zoo ha corretto il tiro, sostenendo che usare dei sedativi anziché la forza letale avrebbe messo in pericolo l'incolumità delle persone. “Gli scimpanzé sono animali forti e sono classificati come ad alto rischio. Se uno scimpanzé è libero nel parco, è un pericolo per la vita umana e quindi l'unica via d'uscita è sparare per uccidere l'animale. Durante il giorno, purtroppo, tre scimpanzé hanno dovuto essere soppressi per motivi di sicurezza”, aveva dichiarato il parco il 15 dicembre.

In un successivo post sul web il parco ha affermato che sedare gli scimpanzé liberi in un parco non può essere un'opzione se la vita umana è in pericolo. “Gli scimpanzé possono essere considerati pacifici ma sono estremamente pericolosi. Sono veloci, molto forti e generalmente senza paura. Si può rapidamente degenerare in una situazione di pericolo per la vita. Bisogna avvicinarsi molto e l'effetto non è immediato, ma ci vogliono 10 minuti, questo avrebbe messo in pericolo la vita umana”, ha specificato il parco, sottolineando che la sicurezza delle persone “è sempre la priorità numero uno”. Nell'ultimo messaggio, quello in cui è stato chiarito il numero di esemplari morti e annunciata la messa in sicurezza di quelli sopravvissuti alla mattanza, il parco ha aggiunto di essere consapevole della "tragedia" e del "proprio fallimento", pertanto verrà condotta un'indagine accurata per capire se fosse stato possibile agire in un altro modo.

Ciò che è certo è che sette scimpanzé si trovavano in Svezia, rinchiusi in un recinto a migliaia di chilometri dal proprio habitat naturale nelle foreste africane, e che quattro di essi sono morti in circostanze violente perché chi li teneva prigionieri per il pubblico ludibrio non è nemmeno riuscito a mantenerli “in sicurezza”. È l'ennesimo dramma degli animali selvatici sfruttati dall'uomo per i propri interessi. Così come quello dei 1.500 pesci morti nell'esplosione di un gigantesco acquario cilindrico a Berlino, per cause ancora da accertare.

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