Tutto quello che dovete fare quando incontrate un orso in Italia
Andrea Papi, il runner trentino di 26 anni, era ancora vivo quando è stato aggredito da un orso. I primi riscontri dell’autopsia confermano che la morte è stata causata dall'attacco dell'animale che ha colto Andrea alla sprovvista mentre stava correndo lungo la discesa dal monte Peller per far rientro a casa, quando ha svoltato a un curva cieca si è trovato l'orso davanti. L’aggressione, avvenuta nel tardo pomeriggio di mercoledì 5 aprile, nei boschi vicini a Caldes, comune a circa 35 chilometri da Trento, è stata fatale. Il suo corpo è stato rinvenuto solo nella notte, senza vita.
Secondo Luigi Spagnolli, ex direttore del Parco dello Stelvio, in tutto il Trentino la popolazione degli orsi si aggira tra i 150 e i 200 esemplari. In una intervista rilasciata al Corriere della Sera chiarisce che sono due i punti necessari per regolare la convivenza tra uomini e grandi predatori. Da una parte c’è il monitoraggio degli esemplari, che passa anche dall’abbattimento di quelli che sono responsabili di attacchi all’uomo, dall’altra c’è l’educazione di chi si muove in montagna.
Dove si trovano gli orsi in Italia
In Italia sono diversi i territori diventati habitat per gli orsi. La specie presente in Italia è solo una: l’orso bruno (Ursus arctos). Al momento si può trovare in tre aree. La prima è il Trentino, quelli avvistati in Alto Adige di solito sconfinano da questo territorio. La seconda è tutta la parte più est dell’arco alpino, quindi il Friuli Venezia Giulia. Gli orsi qui arrivano dalle popolazioni della Slovenia e dell’Austria.
Degli esemplari si trovano anche in Centro Italia, nei boschi tra Abruzzo, Lazio e Molise. Questi orsi fanno parte di una sottospecie endemica: “marsicanus”. Niente da fare invece per l’arco alpino occidentale. In Valle d’Aosta non si registrano orsi, anzi. Le ultime tracce di questo esemplari si fondono con la leggenda e parlano di un orso ucciso a mani nude nel 1782 da un forzuto montanaro noto come “Il Re”.
Come comportarsi davanti a un orso
I maschi adulti di orso bruno possono arrivare a pesare 300 kg. I parchi naturali dove si trovano questi animali spesso rilasciano guide e indicazioni su come comportarsi in caso di incontro ravvicinato. Quelle che vi lasciamo qui sotto sono delle linee guida tratte dalle indicazioni pubblicate dalle province autonome di Trento e Bolzano. Sono state pensate per gli incontri con gli orsi bruni. Qui vi lasciamo anche una guida che abbiamo scritto in caso di incontro con un lupo.
- Se l’orso non ci nota, dobbiamo tornare sui nostri passi senza fare rumore. Mentre arretriamo non dobbiamo perderlo di vista.
- Quando incontriamo un orso la cosa più probabile è che si allontani. In questo caso basta stare fermi. Ovviamente dopo che l’orso si è allontanato non è il caso di seguirlo nella stessa direzione.
- L’orso però potrebbe anche notare la nostra presenza e studiare se possiamo essere un pericolo. In questo caso bisogna rimanere fermi e cominciare a parlare, in tono calmo.
- A questo punto ci sono due opzioni: se l’orso è in piedi sulle zampe posteriori ma non si avvicina, possiamo cominciare a camminare lentamente all’indietro, sempre parlando in tono calmo. Se invece si avvicina, la cosa migliore da fare è stare fermi e fargli capire che non siamo un pericolo.
- L’ultimo consiglio è in caso di attacco fisico diretto. In questo caso la soluzione migliore è quella meno intuitiva: sdraiarsi con la pancia a terra, serrare le mani dietro la nuca per proteggere la testa, non gridare, non fuggire e alzarsi solo quando siamo certi che l’orso si sia allontanato.