Tutti i pianeti del Sistema solare visibili insieme a giugno, cinque a occhio nudo: come vederli
Per gli appassionati di astronomia e in particolar modo di congiunzioni astrali e allineamenti planetari giugno 2022 offre uno spettacolo grandioso. Per quasi tutto il mese, infatti, poco prima dell'alba dalla Terra sono visibili insieme tutti i pianeti del Sistema solare, ovvero Mercurio, Venere, Marte, Saturno, Giove, Urano e Nettuno (in ordine di distanza dalla stella). Di questi i primi cinque possono essere osservati anche a occhio nudo, mentre per i due lontanissimi “pianeti ghiacciati” serve uno strumento ad hoc. L'evento diventerà ancor più suggestivo verso la fine del mese, quando al valzer dei pianeti si aggiungerà la falce di Luna crescente, che danzerà nella stessa porzione della volta celeste. Ecco tutto quello che c'è da sapere per osservare l'evento e riconoscere tutti i protagonisti nel firmamento.
L'allineamento dei pianeti è già in corso e si può tentare l'osservazione prima dell'alba durante questo weekend. Domani, sabato 11 giugno, l'alba è attesa alle 05:35 (ora di Roma): il consiglio è iniziare a guardare il cielo attorno alle 04:50, puntando lo sguardo tra Est e Sud. Dei cinque pianeti visibili a occhio nudo alcuni risulteranno facilmente identificabili, mentre per gli altri servirà un po' più di impegno. Iniziamo da Mercurio, il “proiettile” del Sistema solare, il più difficile da vedere tra il gruppo osservabile senza strumenti. Il piccolo pianeta sarà infatti molto basso sull'orizzonte, a sinistra della costellazione della Balena. Servirà un cielo sgombro di ostacoli naturali e artificiali proprio per la posizione scomoda. Il piccolo puntino luminoso, immerso nell'alba incipiente, sarà allineato con Venere, sito un po' più in alto e a destra, come mostra l'immagine soprastante. Lo si riconosce subito perché è l'oggetto più luminoso della volta celeste dopo il Sole e la Luna. Ai nostri occhi appare come un piccolo faretto. Alla sinistra del “Pianeta dell'Amore”, spostato di pochi gradi più in alto, si trova Urano. Per osservare il pianeta azzurro servirà almeno un buon binocolo.
Il secondo trittico di pianeti sarà visibile più in alto e a destra del primo, sotto la costellazione dei Pesci e a sinistra dell'Acquario. Il gruppo è formato da Marte, Giove e Nettuno. Saranno tutti e tre allineati con Venere, ma solo i primi due potranno essere visti a occhio nudo. Marte è facilmente riconoscibile per il colore rossastro (non a caso è soprannominato il “Pianeta Rosso”), mentre Giove, alla sua destra, è molto luminoso. Si tratta del quarto oggetto più luminoso, subito dietro Venere. Ancor più a destra, sotto la "testa" dei Pesci, si trova il pianeta ghiacciato Nettuno, invisibile a occhio nudo. Del resto il corpo celeste si trova a ben 4.500 milioni di chilometri dal Sole. Per ammirarlo sarà necessario un telescopio, che consigliamo di usare anche per osservare gli altri pianeti, dopo averli identificati. L'ultimo pianeta del “Settebello”, il Signore degli Anelli Saturno, sarà il più defilato di tutti. Domattina si troverà a Sud, tra la Costellazione dell'Acquario e quella del Capricorno. Risulterà quasi allineato con Marte, Giove e Venere. Riconoscerlo non sarà comunque difficile: ha una tipica colorazione tenue bianco-giallognola, che lo differenza dagli astri circostanti. Ricordiamo infatti che la luminosità dei pianeti è legata alla luce riflessa del Sole, mentre quella delle stelle, scintillante, deriva dalle reazioni nucleari.
Come indicato, alla fine del mese si aggiungerà alla festa dei pianeti anche la Luna. La falce crescente il 27 giugno si troverà a Nord Est, alla sinistra di Venere e appena sopra Mercurio. Quest'ultimo durante il corso del mese diventerà via via più visibile, restando più tempo oltre l'orizzonte. Bisogna prestare massima attenzione quando si tenta l'osservazione del pianeta, poiché essendo così vicino al Sole si rischia di puntare lo sguardo verso la stella mentre sorge o tramonta, con potenziali gravi danni alla vista (alba e tramonto sono gli unici momenti in cui si può ammirare Mercurio).